Italia Olivicola chiede l’intervento del Governo: c’è ancora da smaltire l’olio della passata olivagione
Per il presidente Fabrizio Pini, "questa maledetta pandemia" ha messo in ginocchio un intero settore. Puglia, Toscana, Calabria e Umbria hanno in giacenza il 67,5% dell’intero stock nazionale, mentre a livello di oli Dop, che rappresentano il 4.1% della giacenza totale in Italia in questo momento, le cisterne di Dop Terra di Bari sono quelle che occupano più spazio con il 44.9%.
Una nota di Italia Olivicola lancia l’allarme: “La crisi di ristoranti, bar, alberghi, causa Covid, ha comportato, da marzo ad oggi, un notevole incremento della quantità di olio extra vergine di oliva italiano in giacenza, urgono interventi del governo per sbloccare il mercato e aiutare i produttori in difficoltà, a partire dalla pubblicazione del Bando Agea da 20 milioni per l’acquisto di olio extra vergine di oliva 100% italiano della campagna scorsa da destinare agli indigenti”.
Il grido d’allarme è stato lanciato da Italia Olivicola con la pubblicazione del report Frantoio Italia, redatto dall’Icqrf, con cui si propone la fotografia aggiornata di settimana in settimana sulla situazione generale del comparto olivicolo e oleario in Italia, attraverso la lettura dei dati ricavati dal registro telematico dell’olio Sian.
“Rispetto allo stesso periodo del 2019 – scrivono nella nota i dirigenti di Italia Olivicola – lo stock di olio extra vergine di oliva italiano è salito a 42.904 tonnellate con un incremento super (+85,9%). Puglia, Toscana, Calabria e Umbria hanno in giacenza il 67,5% dell’intero stock nazionale, mentre a livello di oli Dop, che rappresentano il 4.1% della giacenza totale in Italia in questo momento, le cisterne di Dop Terra di Bari sono quelle che occupano più spazio con il 44.9%”.
“Le cisterne si stanno riempiendo con l’olio di questa campagna ed è un problema molto serio piazzare sul mercato il prodotto alla luce della crisi conclamata del canale Horeca”, ha chiarito il presidente di Italia Olivicola, Fabrizio Pini. “Sarebbero fondamentali – ha proseguito – interventi del Governo per aiutare i produttori che non riescono più ad avere uno sbocco commerciale e a vendere il miglior olio ai propri clienti per colpa di questa maledetta pandemia”.
“Un passo decisivo, che ci consentirebbe di svuotare le giacenze dell’olio della scorsa campagna in tutta Italia, sarebbe la pubblicazione, promessa dalla ministra Bellanova, del bando Agea per l’acquisto di 20 milioni di euro di olio extra vergine di oliva 100% italiano da destinare agli indigenti, che rappresenterebbe una bella boccata d’ossigeno per il settore”, ha ribadito Fabrizio Pini.
“Restano da valutare – aggiunge – anche le ripercussioni che avranno le misure restrittive appena adottate sulla campagna in corso, per questo motivo chiediamo alla ministra Bellanova un tavolo tecnico per ascoltare la voce dei produttori”.
Si ringrazia per la notizia Pasquale Scivittaro. La foto di apertura è di Giorgio Sorcinelli (Olea)
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