Terra Nuda

L’olio che ride

E’ quello che i giovani del Laboratorio urbano aperto, con il progetto Abitare i Paduli, hanno ottenuto nel Salento. A sfatare il luogo comune che non si possano ottenere extra vergini eccellenti da olivi secolari, le prove del laboratorio Chemiservice, con valutazioni sensoriali di gran pregio. Una ricca galleria immagini di Francesco Buccarelli e Alberto Caroppo

Luigi Caricato

L’olio che ride

Le foto della galleria immagini sono di Francesco Buccarelli e Alberto Caroppo, di VHS. Sono due talenti naturali, oltre che due bravi professionisti. Ogni scatto dimostra come il raccogliere le olive rappresemti anche un’occasione di conviviliatà e condivisione, un modo per stare piacevolmente insieme anche se si lavora, perché la raccolta è un lavoro bello ma impegnativo. Le foto raccontano la bellezza dei gesti, il frutto di un paziente lavoro. L’aver vissuto in compagnia questo momento corona è una motivazione in più, soprattutto quando poi leggi un WhatsApp come il seguente, firmato da Mauro Lazzari, di Lua, Laboratorio urbano aperto.

“Nell’anno più catastrofico per la produzione olearia noi abbiamo un olio che ride. Cari vi comunichiamo che sono arrivati i rapporti di prova sull’olio di oliva, raccolta 2014.
Abbiamo un superpolifenolico olio extra vergine di oliva!
Acidità oleica 0,30; perossidi 8,2; biofenoli 488; tocoferoli 524!!!!! Superlativo!!!!!”

Abbiamo anche lasciato tutti gli ecslamativi, perché questo messaggio racconta gioia ed è giusto riportare tutti i ! – ci sembra giusto e opportuno, testimoniano una gioia granmde e condivisibile, soprattutto in un’olivagione ritenuta da tutti terribile.

Nelle foto vedete campeggiare l’Apecar con l’insegna Abitare i Paduli. Chi è stato a Olio Officina Anteprima in ottobre sa benissimo di cosa si tratta, ma anche chi ha ascoltato e visto i gioavni di Abitare i Paduli nelle passate edizioni di Olio Officina Food Festival. C’è anche una sorpresa che si sta realizzando insieme, basta attendere pazientemente il prossimo 22 gennaio per scoprire questa bella sorpresa.

Intanto, loro scrivono di aver messo a “repentaglio la tenuta dell’Apecar cinquantina, il carrello e la cernitrice che ci ha prestato Rocco, qualche bacchetta dell’abbacchiatore, la nostra resistenza al lavoro e al vino, ma ci siamo difesi bene, rigenerati dai pasticciotti, dai biscotti Atene e dai thermos di caffè caldo, tra panini spartani e pranzi luculliani, con buffet di funghi fritti, pasta con la zucca, rollè di frittata presentati sul cassone dell’ape”.

Le olive sono state raccolte e l’olio estratto ha dato i suoi frutti. E’ la terza olivagione per il gruppo del Laboratorio urbano aperto. Il progetto Lampa! procede. “Grazie alla caparbietà di Luigi, il nostro ecologo-biologo, abbiamo macinato oltre 10 quintali di olive, producendo oltre un quintale di oro giallo. Ogni giorno ci siamo soffermati a osservare le olive cadere lentamente nella tramoggia, a odorare la pasta nella gramola e ad assaggiare il prodotto finito, spremuto goccia dopo goccia dal piccolo frantoio a due fasi che utilizziamo. Ne abbiamo immortalato il colore, con foto che viaggiavano con schizofrenia sui gruppi whatsapp, insieme alle notizie circa il suo valore di acidità”.

L’olio? E’ anche ben vestito. Lo scorso anno hanno ottenuto un gran successo alla prima edizione del concorso Le Forme dell’Olio. Ora l’olio, dopo essere stato spedito a Chemiservice di Monopoli per le analisi chimico-fisiche e organolettiche, è pronto per fare il suo corso. Gli estimatori dell’olio da olivi secolari, in gran parte Cellina di Nardò e per la restante parte Ogliarola di Lecce, non hanno che da mettersi in lista.

Le olive sono state raccolte nelle campagne di Nociglia, “Cote de Santu Donnu” e “Campine”, gestite in comodato d`uso, e nei fondi dell’oliveto pubblico di San Cassiano, in località “Pesco” di Surano, e quelle dell’Agriteatro di Giuggianello, nelle tenute di Nino e Fernando.

E’ possibile anche prendere visione dell’esperienza della raccolta delle olive QUI

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