Terra Nuda

L’olio sposa la cultura

Al “Festival dei Due Mondi” l’attore e premio Oscar Tim Robbins mette in scena “Sogno di una notte di mezza estate” e riceve nel contempo anche il prestigioso premio Monini, giunto quest’anno alla quinta edizione

Maria Carla Squeo

L’olio sposa la cultura

“Un artista il cui talento, internazionalmente riconosciuto, contribuisce a consolidare il ruolo del Festival quale ponte culturale tra la città di Spoleto e gli Stati Uniti, nello spirito fondatore del Maestro Giancarlo Menotti”. E’ con questa motivazione che lo scorso venerdì 4 luglio l’attore Tim Robbins ha ricevuto dalle mani di Maria Flora Monini e di Giorgio Ferrara il premio “Monini – Una Finestra sui Due Mondi”, prestigioso riconoscimento giunto alla sua quinta edizione.

La notizia la apprendiamo direttamente dal sito della Monini Spa, dove appunto si annuncia che il premio Oscar quale miglior attore non protagonista nel 2004 con il film “Mystic River” ha poi compiuto quel gesto che dà il nome al premio e si è affacciato alla finestra di Casa Menotti a Spoleto rivolgendo un saluto alla piazza del Duomo.

Robbins segue a John Malkovich, Adriana Kucerova, Mikhail Baryshnikov e a Willem Dafoe, i quali lo hanno preceduto nelle precedenti edizioni. La finestra ha qui un significato simbolico, dal momento che è la stessa dalla quale il maestro Giancarlo Menotti – il fondatore nel 1958 del Festival dei Due Mondi e, nel 1977, a Charleston, della versione americana del festival – contemplava il “suo” Festival.

L’artista californiano è stato tra i protagonisti al Festival dei Due Mondi di Spoleto, al suo debutto europeo come regista teatrale con la Actors’ Gang, la sua compagnia. Lo spettacolo? Un classico di Shakespeare: “Sogno di una notte di mezza estate”.

Robbins ha dichiarato tutta la propria soddisfazione e gioia per l’intensa esperienza spoletina che ha vissuto. D’altra parte, è sempre un grande piacere ricevere un riconoscimento, ed essere apprezzati per il lavoro svolto, tanto più se si tratta di un lavoro che scava dentro di noi e si interroga sull’essere e sulle domande delal vita.

L’artista è colui che scava nel profondo di sé e trasmette questa tensione di verità anche al suo pubblico, attraverso le varie rappresentazioni e performance. “Spero – ha detto nell’atto di ricevere il premio – che possa essere la prima di una lunga serie di mie partecipazioni al Festival”.
Il regista teatrale, cinematografico e televisivo Giorgio Ferrara, direttore dal dicembre 2007 del Festival dei due mondi di Spoleto, ha ringraziato da parte sua pubblicamente sia Maria Flora, sia Zefferino Monini, evidenziando proprio alla presenza di Tim Robbins, come i Monini siano una famiglia da sempre vicina alla cutura e e all’arte, e tanto sensibili al festival spoletino.

“In Tim Robbins – ha dichiarato Maria Flora Monini – rivedo i valori che hanno sempre caratterizzato l’attività della mia famiglia, oltre che dell’azienda, ed esattamente la volontà di affrontare sfide impegnative, facendo del proprio lavoro una cassa di risonanza per trasmettere degli importanti e significativi messaggi sociali”.

Non è mancato nemmeno uno spazio dedicato alle giovani promesse. Lo scorso 7 luglio, sempre al Festival di Spoleto, Maria Flora Monini ha consegnato anche il premio della Fondazione Monini per giovani compositori a Dario Falcone. Così, attraverso queste esperienze, anche il mondo dell’olio testimonia la propria vicinanza alla cultura e, nel caso specifico del Festival dei Due Mondi, allo stesso territorio, sostenenendone una iniziativa ormai storica, che in tanti ogni anno attendono con partecipazione.

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