Terra Nuda

La mia storia, la nostra

Ci scrive Adele Scirrotta: un'impresa – sostiene – nasce con l'intento di proiettarsi nel futuro, nel “per sempre”. Nel periodo nero che stiamo vivendo, le imprese zoppicano. Si vivono ansie, problemi, notti insonni. Ma il futuro dell’umanità, secondo quanto afferma lo scrittore Mauro Corona, sarà l’agricoltura

Olio Officina

La mia storia, la nostra

Gentilissimo Direttore,
come sta innanzitutto? Io bene, in continua lotta per i miei sogni. Si ricorda quando le scrissi di un’eterna agricoltura? Stasera le voglio scrivere di un’imprenditoria “per sempre”.

Un’impresa nasce con l’intento di proiettarsi nel futuro nel “per sempre”.

Inizia da un io, poi da padre/madre, da nonno/nonna. La mia storia inizia dal mio bisnonno Lorenzo: era amante della terra, del lavoro, amava rendere felice tutto ciò che lo circondava, la famiglia, la gente che gli chiedeva se poteva prendere qualcosa dalla sua terra e lui a dire “prendi pure e sii felice”; poi mio nonno, mia nonna, fino ad i miei genitori che con gioia, sacrifici, hanno costruito quello che ora è “mia figlia”.

Certamente i tempi sono cambiati: abbiamo burocrazia e quant’altro, ignoranza compresa.
A tutti voi che leggete voglio dire “andate avanti comunque sia, non abbiate timore, non abbattetevi, ma lottate per ciò che è vostro, per ciò che amate”. Abbiate fede, se credete in NOSTRO SIGNORE, credete anche in quello che avete in mano, che avete costruito.

Siamo in un periodo nero, le imprese zoppicano, si vivono ansie, problemi, notti insonni. Abbiate coraggio, prendete per mano il coraggio e andate avanti. Io l’ho preso per mano e ho fatto le valigie, mettendo dentro tutto di me, i valori, i miei sogni; ai miei perchè voglio sempre una risposta: do’ certezza, vitalità, responsabilità, e preghiere.

Non fatevi prendere dall’angoscia, dalle paure, perchè l’impresa è al centro di ognuno di noi, è al centro dell’universo, senza l’impresa che sia impresa agricola o di servizi o d’altro, non c’è vita, non c’è economia, non ci sono progetti. Senza l’impresa saremmo nel nulla.
Concludo scrivendo: CORAGGIO, DETERMINAZIONE, DIGNITA’, DOVERE, VALORI.

A tutti voi buona continuazione di domenica e che Dio ci benedica.

Adele Scirrotta

I SOGNI SONO FATTI PER ESSERE REALIZZATI

Quanta verità in queste parole franche e sincere di esortazione. L’invito a non mollare e a non avere paura. Il coraggio di confrontarsi con la realtà, invocando il passato di chi ci ha preceduto e le lezioni che ci hanno lasciato attraverso gesti, parole e opere.

Proprio ieri leggevo Mauro Corona, nel suo Confessioni ultime pubblicato da Chiarelettere:

…la salvezza del pianeta e degli uomini è diventare tutti imprenditori di terra, tornare a produrci il cibo. (…) Bisogna che torniamo alla terra.

(…) La crisi vale per questo, non è venuta a caso. Serve per far ridimensionare la gente…

(…) Lo intuisce anche un ingenuo che fra trent’anni il futuro dell’umanità sarà l’agricoltura, sarà produrci il cibo.

La mia storia. E’ bello poter dire “la mia storia”, eppure in molti cancellano il proprio passato, forse perché si vergognano. Invece bisogna scavare dentro di noi, guardando ciò che siamo stati, ciò che erano i nostri avi, per comprendere meglio il futuro senza perdere in lucidità.

Oggi vedo, soprattutto attraverso strumenti come i social network, l’inarrestabile lasciarsi andare (alla deriva) di molta gente: in tanti intenti a sproloquiare, a incitare alla violenza, per esempio con l’esercizio della calunnia, pur di sostenere la propria visione della vita, il proprio punto di vista.

Sì, è proprio vero: occorrono – mettendoli in maiuscolo senza temere di esagerare – CORAGGIO, DETERMINAZIONE, DIGNITA’, DOVERE, VALORI. E l’impresa è sicuramente proietatta in quel “per sempre”, quasi un atto d’amore. Per questo l’idea di partire dai propri sogni, per realizzarli, è l’auspicio di tutte le persone di buona volontà. E non posso che condividere e augurare che i sogni di Adele, e di tutti noi, si realizzino. Anche perché i sogni sono fatti appunto per essere realizzati. Basta volerlo.

Luigi Caricato

L’immagine di apertura è una foto di Luigi Caricato che riprende un murales apparso a Castelfranco Veneto

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