Terra Nuda

La migliore olivagione di sempre

Gea Westfalia Separator stima a oltre 3,3 milioni di tonnellate la produzione mondiale di olio di oliva. E’ il dato più alto della storia olivicola. La Spagna, in particolare, raggiungerà quota 1,7 milioni di tonnellate, ovvero il 51 % della produzione mondiale

Olio Officina

La migliore olivagione di sempre

Il presidente della Gea Westfalia Separator, Juan Vilar Hernández, sostiene che la Spagna aumenterà la propria produzione del 250 % rispetto all’anno precedente.

Secondo Gea Westfalia Separator si stima infatti che la campagna di produzione 2013/2014, tuttora in corso, sarà la più grande e significativa nella storia della olivicoltura mondiale, con una produzione mondiale di 3,3 milioni di tonnellate. Il rapporto rivela che la quantità di olio d’oliva prodotta in tutto il pianeta si incrementi del 37 % rispetto all’anno precedente, con una crescita di quasi un milione di tonnellate .

La Spagna, in particolare, raggiungerà quota 1,7 milioni di tonnellate, ovvero il 51 % della produzione mondiale. Anche il Portogallo avrà la sua parte di gloria, avendo aumentato la propria produzione del 200 %. L’Australia ha raddoppiato la sua quota produttiva. E’ la Tunisia. invece, che ha registrato un calo del 60 % , mentre a loro volta Turchia e Palestina hanno avuto problemi dovuti al fenomeno dell’alternanza.

La relazione di Gea Westfalia Separator Ibérica fa riferimento anche alla domanda mondiale di olio d’oliva, con Paesi come Italia, Spagna, Stati Uniti, Grecia, Turchia e Marocco che rappresentano più del 60 % del consumo globale, ovvero: quasi 2 milioni di tonnellate.

In questo rapporto colpisce il fatto che gli oli da olive rappresentino solo l’1,7 % di tutti i grassi alimentari in circolazione, e, di conseguenza, per ogni 100 litri di oli e grassi consumati in tutto il mondo, solo 1,7 sono di oliva. I grassi alimentari diversi dagli oli da olive hanno visto un incremento di oltre 32 milioni di tonnellate, ovvero di dieci volte l’attuale produzione degli oli da olive, in tutto 185 milioni di tonnellate.

Juan Vilar Hernández addebita tale situazione a politiche di promozione piuttosto miopi nella loro applicazione. Occorrerebbero delle strategie di promozione più mirate guardando alle preferenze individuali dei consumatori

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