Le gioie dell’olio
Si è celebrata domenica 5 ottobre nel Salento, a Nociglia, l’edizione 2014 di Olio Officina Anteprima, all’insegna del motto “L’Olio abita i Paduli”. Tante le novità emerse, chiudendo con i canti della tradizione salentina: Fimmine fimmine, ca sciati alle ulìe
La pioggia di domenica 5 ottobre, neppure troppo battente – come avevano invece annunciato le previsioni meteo; solo una leggera drizzle – non ha impedito il regolare svolgersi dei lavori di Olio Officina Anteprima e neppure la partecipazione degli interessati, che sono accorsi numerosi, sfidando le intemperie.
Certo, parlare di olio all’ombra degli ulivi secolari del Parco dei Paduli sarebbe stato più avvincente, ma l’atmosfera calda e accogliente del Palazzo Baronale di Nociglia, l’allestimento curato nei minimi dettagli hanno dato all’evento, “Olio Officina Anteprima – L’olio abita i Paduli”, un tocco particolare.
L’idea di Luigi Caricato di declinare un incontro sull’olio e sull’ulivo, quale occasione per presentare Olio Officina Food Festival 2015, in programma a Milano dal 22 al 24 gennaio, non ha trascurato nemmeno di affrontare gli aspetti meno felici, come l’avversità nota con il nome di Xylella fastidiosa, in stretta sinergia con la presentazione del progetto di risanamento del Bosco Belvedere, oggi Parco dei Paduli. Un incontro che si è rivelato promettente.
Nel giro di una fitta giornata di interventi, presentati e coordinati da Luigi Caricato, con una calibrata e variegata sequenza di argomenti trattati e di molteplici presenze, il tempo è trascorso velocemente e l’attenzione si è mantenuta costante in un crescendo di partecipazione e di coinvolgimento.
I lavori si sono avviati a partire dalla presentazione del Piano Paesaggistico, del parco agricolo e dell’uliveto del Parco dei Paduli; con interventi dell’assessore della Regione Puglia Angela Barbarente, Gabriele Petracca, presidente del Gal Terra d’Otranto, Massimo Martella, presidente dell’Unione delle Terre di Mezzo, e il LUA, il Laboratorio Urbano Aperto.
Il sindaco di Nociglia, nonché presidente delle Unioni delle Terre di Mezzo, Massimo Martella, nel dare gli onori di casa ha ribadito quanto sia necessario difendere il territorio a partire da uno sguardo più ampio, che vada oltre le stesse municipalità, coinvolgendo così tutti i comuni in percorso virtruoso che li veda protagonisti assieme e non disgiunti.
Gabriele Petracca, sindaco di San cassiano, nonché presidente del Gal Terra d’Otranto, ha sostenuto come sia rimasto sorpreso e meravigliato dell’importante contributo di idee e azioni da parte dei giovani di Abitare i Paduli, anche perché all’inizio della sua attività amministrativa gli sembrava impossibile che potesse esserci una attenzione per il terriorio rurale, e invece ci sono sttae le figure giuste, motivate, capaci, senibili e ciò che appariva un desiderio è diventato realtà. Ci vuole coraggio e determinazione, ha detto; e poi, a proprosito della Xyella fastidiosa, anche questa al centro dell’attenzione, ha richiamato all’attenzione su un fenomeno che non può passare in secondo piano. Lo ha detto da tecnico, da agronomo: l’eradicazione non è un segnale positivo. La distruzione degli olivi non è la scelta migliore e più logica: si crerrebbe un serio danno all’ecosistema.
Molto interessanti gli interventi nel corso dell’intera giornata da parte dei protagonisti del progetto Abitare i Paduli, da Mauro a Yuri, da Valentina a Gaetano, da Marco ad Alessandra, da Giorgio a Francesco e tutti gli altri giovani presenti, nella speranza di non aver dimenticato nessuno. Luigi Caricato ha detto di loro che sono stati così abili da riuscire d agire e a parlare al plurale, proprio come il noto collettivo letterario Wu Ming, narratori che hanno firmato con tale nome molti libri di successo. Lo stesso vale per loro, impegnati a creare cultura del territorio attraverso una serie di competenze.
Yuri in particolare ha sostenuto che occorre cercare di capire come il Parco dei Paduli non debba chiudersi in un ambito istituzionale fine a se stesso, ma debba invece mantenere un tessuto vivo, senza mai dimenticare il ruolo dell’associzionismo. L’Ente Parco può essere una bella sfida, per la multifunzionalità, ma la creatività non deve essere fermata.
L’assessore all’Assetto del Territorio della Regione Puglia Angela Barbanente parla di consapevolezza nel capire finalmente il valore del paesaggio. La Puglia devve trovare il proprio punto di riferimento, ha detto, perché non esiste una capitale vera, nemmeno bari lo è, in quanto ci vuole un secolo perché vi sia la supremazia di una città sulle altre. Per questo è bene che si lavori per trovare una visione comune in una regione che ha molte ideintità. Non è un caso che dove non si è fatto sistema, le iniziative non abbiano funzionato. L’apertura alla società e alle professionalità, ha precisato la barbanente, è fondamentale per il successo del territorio. Non si può cavalcare l’idea che imperava nel passato di agire solo per vie opportunistiche, usando le risorse in funzione degli aiuti finanziari. Prima di tutto ci deve essere unità, ma anche una visione comune, e soprattutto grande professionalità.
E’ stato sempre Luigi Caricato a presentare il tema “Dall’olio lampante alla Xylella fastidiosa. Il Salento volta pagina”. Con lui hanno dialogato Tommaso Loiodice, presidente Unapol e l’agronomo Giuseppe Vergari. Quest’ultimo ha scritto per Olio Officina Magazine, quanto ha espresso a voce: QUI.
Si è passati poi ad affrontare il tema dell’olio da un punto di vista del marketing e della sua diffusione sullo scaffale, al ristorante e nella cucina domestica. Ad illustrare l’argomento Massimo Occhinegro, esperto di marketing, Benedetto Cavalieri, del celebre pastificio omonimo, e Tommaso Loiodice, presidente di Unapol.
Luigi Caricato, direttore di Olio Officina Food Festival, ha presentato alcune anticipazioni della quarta edizione del grande happening programmato a Milano dal 22 al 24 gennaio 2015 e ne descrive il tema filo conduttore: “L’olio alimenta l’eros”.
Il discorso dell’olio si è fatto esperienza concreta nei diversi interventi promossi sul territorio. Ha introdotto l’argomento il direttore della Casa dell’Olivo Francesco Caricato, noto anche per i corsi di assaggio d’olio e per i corsi di potatura dell’ ulivo che vi si svolgono puntualmente ogni anno. Tra viaggi tra gli olivi e i frantoi del Salento ha argomentato sviluppando il tema anche Stefania Mandurino, di Puglia Promozione, e Silvia Ruggieri, esperta in microricettività e turismo di nicchia; ma è intervenuta anche la professoressa Anna Trono, geografa.
Dall’olio ai Paduli, “Laboratorio Urbano delle Terre di Mezzo: Abitare i Paduli”. E’ stata raccontatta l’esperienza di gestione del bene ambientale: Abitare i Paduli, presentata dallo staff del Programma regionale per le politiche giovanili “Bollenti Spiriti”, Regione Puglia e dai diretti protagonisti.
E’ poi seguita un’interessante nota storiografica sul tema delle rivolte contadine e della democratizzazione dell’olivicoltura, con la presenza di Fulvio Filo Schiavioni in dialogo con Luigi Caricato, a partire dal libro Il cavallo farcinoso. Processo per la morte di un trappetaro nella Manduria di fine ‘800.
Sempre a margine delle iniziative promosse nel progetto di rivalorizzazione del Parco è stata riportata l’esperienza di un premio letterario condotta dalla Lua, dalla quale è scaturita la pubblicazione di Storie Lampanti. La narrazione dei Paduli, omonima antologia di racconti scritti dai partecipanti al concorso.
Ancora un’altra iniziativa, promossa all’interno del Parco, ha avuto corso con la realizzazione di Creature fantastiche dei Paduli. Si tratta di installazioni ottenute con materiale vegetale e animale recuperato dai bambini, che hanno preso parte all’iniziativa. Ne hanno parlato Laura Basco, coordinatrice del progetto, con Dem (artista), Antonello Colaps (grafico), e Francesca Marconi (curatrice del progetto GAP).
La serata si è poi avviata alla chiusura con un’atmosfera che si è fatta sempre più calorosa, con la partecipazione della cantante Enza Pagliara, che, dialogando con Luigi Caricato, ha raccontato l’esperienza dei canti nella vendemmia e nell’olivagione. E da qui ha poi preso il via una serie di canti da “Fimmine fimmine, ca sciati alle ulìe”, il coro delle raccoglitrici di olive, fino a tanti altri e… altri ancora.
I cori di Abitare i Paduli hanno regalato momenti di magica emozione e partecipazione. Alla fine sono proprio tutti a cantare in un’atmosfera di magica condivisione emotiva.
Davvero una bella giornata, ricca di contenuti interessanti, di suggestioni, di stimoli e di emozioni
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