Terra Nuda

Quando la sostenibilità parla il linguaggio dell’arte e viceversa

La Milano Green Week 2022 è ufficialmente cominciata. Presso il Depuratore di Milano Nosedo, a partire dal 30 settembre fino a domenica 2 ottobre, il Movimento Arte da mangiare mangiare Arte accompagnerà i visitatori in mostre, performance e passeggiate dal taglio artistico verso la transazione ecologica. All’incontro “La gestione dell’emergenza idrica negli allevamenti e gli impatti sui cittadini della Pianura Padana” prenderà parte Ornella Piluso, direttore artistico del Movimento e del Museo Acqua Franca, Maf

Olio Officina

Quando la sostenibilità parla il linguaggio dell’arte e viceversa

Il programma della Milano Green Week a cura del Movimento Arte da mangiare mangiare Arte e del Museo Acqua Franca, Maf – 30 settembre, 1 e 2 ottobre

“Che cos’è una zappa per un artista?” mostra fra Arte e Design

Venerdì 30/09 h. 10.00 – 12.00
Incontro “La gestione dell’emergenza idrica negli allevamenti e gli impatti sui cittadini della pianura padana”

Sabato 01/10 h. 10.00 – 17.00
Performance collettiva e partecipata di zappatura “ZappArte”

h. 10.00 – 13.00
Passeggiata fra arte natura e tecnologia a servizio dell’ambiente

h. 14.30 alle 17.00
Lettura portfolio per artisti della transizione ecologica

Domenica 02/10 h. 10.00 – 13.00
Passeggiata fra arte natura e tecnologia a servizio dell’ambiente

Arte da mangiare mangiare Arte

L’Associazione culturale Arte da mangiare mangiare Arte nasce a Milano nel 1996 presso la Società Umanitaria su progetto della scultrice topylabrys, al secolo Ornella Piluso, e del dr. Piero Amos Nannini, Ex Amministratore Delegato e successivamente Presidente della Società Umanitaria, con il fine di invitare gli artisti ad indagare le tematiche più urgenti del nostro tempo come l’Ambiente e l’Alimentazione con uno sguardo rivolto verso il futuro.

Lo statuto dell’Associazione si rifà ai princìpi fondamentali dello Statuto della Società Umanitaria, fra questi l’Accoglienza che Arte da mangiare mangiare Arte sostiene fin dalle sue origini offrendo opportunità diverse ad artisti non appartenenti al Sistema dell’Arte, ma impegnati in modo totalmente libero e professionale su un percorso di ricerca e sperimentazione a prescindere dalle regole e dalle mode di mercato.

Promuovendo l’Accoglienza Arte da mangiare mangiare Arte favorisce la parte più autentica del “Fare Arte”: la spinta geniale che spesso proviene dal basso e che risponde alla pulsione creativa insita ad ogni artista e che rappresenta la ricchezza della nostra società.

L’Associazione muove ed elabora una serie di iniziative attraverso la sua rete di Gallerie d’Arte, Ristoranti, Spazi Culturali, Istituzioni, Aziende, piazze, strade, depuratori, luoghi non convenzionali potendo così spaziare il proprio messaggio attraverso l’uso di codici diversi, ma di grande prestigio ed efficacia.

Nel 2011 Arte da mangiare mangiare Arte avvia il progetto DepurArt Lab Gallery sviluppatosi poi in Maf – Museo Acqua Franca che porta l’arte contemporanea all’interno degli impianti di depurazione della città di Milano, anticipando con la propria ricerca artistica quelli che poi diventeranno gli obiettivi dell’Agenda per il Clima 2030.

Nel 2015 nasce la prima edizione del Festival Internazionale dei Depuratori, evento fra Arte, Scienza e Tecnologia dove grazie alla spinta dell’Arte professionisti, tecnici e scienziati si confrontano con i cittadini e artisti sui temi più caldi dell’ecologia.

Nel 2015 l’Associazione diventa Movimento di Pensiero accogliendo al suo interno pensatori e professionisti eterogenei che condividono lo spirito di Arte da mangiare mangiare Arte.

Maf – Museo Acqua Franca

Maf – Museo Acqua Franca è una raccolta museale d’arte contemporanea presente all’interno del Depuratore di Milano Nosedo (Via San Dionigi 90, 20139 Milano).

Si tratta di un progetto nato nel 2011, ideato e diretto da Ornella Piluso in arte topylabrys all’interno delle iniziative della storica Associazione Culturale milanese Arte da mangiare mangiare Arte.

La collezione permanente del Maf riguarda 30 grandi installazioni site specific e open air che affrontano i temi dell’acqua, dell’ecosostenibilità e dell’ambiente, a queste si affianca una raccolta d’archivio che racconta i 26 anni di attività di Arte da mangiare mangiare Arte e gli 11 anni di esperienza del Maf.

Le installazioni sono realizzate con materiali di diverso tipo, spesso si tratta di materiali di seconda scelta provenienti da aziende che hanno deciso di affiancare gli artisti invitati in una ricerca fra arte ed economia circolare, altre volte si tratta di materiali organici che si interrogano su una possibile “arte a impatto zero”.

La sfida principale con cui gli artisti sono stati invitati a confrontarsi è quella di un’arte in divenire nel tempo, infatti le opere dialogano costantemente con il contesto circostante e il mutare delle stagioni.

Ogni anno in primavera in occasione del Festival Internazionale dei Depuratori, evento fra Arte e Scienza nato dalle esigenze e richieste avanzate dagli artisti agli esperti di depurazione, mostre temporanee, performance e incontri artistico-culturali arricchiscono l’offerta del Maf.

Ogni edizione rappresenta un unicum, un progetto sperimentale che ogni volta affronta tematiche diverse del fare contemporaneo e del rapporto Arte-Pubblico in un dialogo costante con le tematiche più urgenti del pianeta.

Si tratta dell’unico esempio al mondo di un depuratore che ospita al proprio interno un progetto d’arte contemporanea, un laboratorio sperimentale che intende confrontarsi con gli obiettivi dell’Agenda per il Clima 2030 attraverso il linguaggio universale ed emozionale dell’arte e innescare originali forme di coinvolgimento e partecipazione del pubblico.

L’idea museale del Maf è frutto di una visione che si è sviluppata nel tempo rivoluzionando la tradizionale concezione di museo, Maf infatti supera la consuetudine che relega il museo a mero luogo per la conservazione e valorizzazione della propria collezione ponendosi invece come uno spazio vivo, un laboratorio interdisciplinare aperto alla cittadinanza e al territorio per confrontarsi sui temi del presente ma con un occhio rivolto al futuro.

 

In apertura, “ODISSEO – racconto itinerante fra Acqua ed Arte”

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