Si ritornerà a scuola in settembre? Gli agriturismi e fattorie didattiche offrono spazi alternativi alle aule
I giovani agricoltori aderenti ad Agia-Cia raccolgono l'appello dell’Anci e candidano le proprie strutture. In tal modo le aziende potrebbero svolgere un ruolo fondamentale nel sostenere i comuni italiani in difficoltà e, allo stesso tempo, ricavarne una fonte di reddito, andando a compensare le perdite di una stagione ormai compromessa
A poco più di un mese dal ritorno degli studenti in classe, Cia-Agricoltori Italiani e i suoi giovani imprenditori riuniti nell’Agia, raccolgono l’appello dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), che lamenta la mancanza di 20mila aule su tutto il territorio nazionale. Agia-Cia è, dunque, disponibile a candidare gli agriturismi e le fattorie didattiche dei propri associati a spazi alternativi alle aule scolastiche, garantendo il distanziamento sociale necessario all’attività didattica e rispettando tutti i requisiti di capienza, sicurezza e igiene.
In Italia ci sono circa 24mila aziende agrituristiche, strutture già pronte a rispondere, per loro stessa natura, alle esigenze dei tanti Comuni italiani alla ricerca di luoghi ad hoc per le lezioni del nuovo anno.
I locali degli agriturismi sarebbero immediatamente pronti al supporto del mondo dei giovani e della scuola, con il quale hanno già instaurato una partnership feconda, organizzando in sicurezza attività ricreative e educative per bambini nelle fattorie didattiche durante i periodi estivi.
Le aziende agrituristiche potrebbero, così, svolgere un ruolo fondamentale nel sostenere i Comuni italiani in difficoltà e, allo stesso tempo, ricavarne una fonte di reddito, andando a compensare le perdite di una stagione irrimediabilmente compromessa dal Covid-19, che ha colpito in modo drammatico tutto il settore del turismo rurale e enogastronomico.
La foto di apertura è di Olio Officina
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