Tutti i numeri del vino: le tendenze del 2022 di un settore sempre più in crescita
Elaborato da Unionecamere e Bmti, il report I prezzi nel mercato vitivinicolo italiano è stato presentato in occasione della prima giornata di Vinitaly. Dopo i rialzi degli ultimi mesi sta rallentando la crescita dei prezzi all’ingrosso, anche se, rispetto allo scorso anno, si è registrato un incremento di listino quasi del 20%. Uno dei maggiori rialzi è quello relativo al Prosecco Docg Conegliano Valdobbiadene, pari al 47% in più rispetto a marzo 2021, mentre i vini comuni hanno segnato un calo generale, in particolar modo i rosati, rispetto ai rossi e ai bianchi. Infine, con le esportazioni si è raggiunto il valore record di 7,1 miliardi di euro

In occasione della 54^ Edizione del Vinitaly di Verona, il Salone internazionale del vino e dei distillati, Bmti, ospite del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ha presentato il suo report sui prezzi nel mercato vitivinicolo italiano.
Nello specifico, si tratta di un’analisi di mercato sui prezzi delle uve da vino, con un bilancio della vendemmia 2021 e sui vini sfusi, per i quali sono state analizzate le dinamiche dei prezzi nell’annata in corso.
Per quanto riguarda i vini, dopo i rialzi dei mesi scorsi, i dati di marzo mostrano un rallentamento della crescita mensile dei prezzi all’ingrosso, in linea con quanto già osservato nei primi due mesi dell’anno.
L’indice elaborato da Unioncamere e Bmti sulla base dei dati pubblicati dalle Camere di commercio ha registrato infatti un aumento mensile del +0,2%, dopo il +0,6% di febbraio.
I prezzi attuali dei vini sfusi rimangono però più alti rispetto allo scorso anno, con una crescita vicina al +20% (+19,4% rispetto a marzo 2021), beneficiando ancora dei rialzi dell’ultima parte del 2021, dipesi dalle stime di un calo delle quantità prodotte in Italia, delle riaperture nel canale della ristorazione e del buon andamento delle esportazioni, giunte a toccare il valore record di 7,1 miliardi di euro (+12,4% rispetto al 2020), guidate dall’ottima performance oltre confine degli spumanti.
Un aumento dei listini a cui già dalla seconda metà del 2021 si è però contrapposto l’incremento dei costi dell’energia e delle materie prime (vetro, carta, imballaggi), oltre alle criticità che persistono sul fronte della logistica, con i conseguenti livelli elevati dei noli.
Tra le diverse tipologie, marzo ha mostrato un ulteriore lieve rialzo per i prezzi all’ingrosso degli sparkling (+1% rispetto a febbraio), la cui crescita rispetto allo scorso anno, attestata su un +22,9%, rimane superiore alla media del settore.
Poche variazioni tra i vini fermi rossi e bianchi a denominazione che mantengono però un deciso rialzo rispetto al 2021 (+13,2% per i rossi, +15,2% per i bianchi).
In calo, invece, i vini comuni, più accentuati per i vini rosati (-3,7% rispetto a febbraio) rispetto ai vini rossi e bianchi.
Tra i vini per cui si sono registrati i maggiori rialzi spiccano il Prosecco Docg Conegliano Valdobbiadene (+47% rispetto a marzo 2021), l’Amarone della Valpolicella (annata 2018) e il Barolo (annata 2016), cresciuti di oltre il 30% rispetto ad un anno fa. In alto anche il Chianti Classico (vendemmia 2020), in aumento del 16% mentre assistiamo a un +15% per il Brunello di Montalcino (vendemmia 2019).
Decisamente meno accentuato, invece, l’incremento per la Barbera d’Asti (+2%).
Cliccando QUI è possibile scaricare in formato Pdf l’indice dei prezzi all’ingrosso dei vini sfusi rilevati dalle Camere di Commercio.
In apertura, foto di Olio Officina©
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