Una Puglia olearia competitiva
Parola chiave: rinnovamento. Non c’è altra scelta. A Lecce un importante seminario Apol e Cia su ruolo, organizzazione e obiettivi dell’olivicoltura pugliese, in diretta streaming
Sembra essersi diffusa l’infondata idea che la globalizzazione possa portare ad un mercato mondiale, dotato di un’inesauribile disponibilità di commodities agricole, dal quale attingere indefinitamente e spesso a condizioni convenienti, nonostante le speculazioni finanziarie e l’instabilità o volatilità dei prezzi. Le nostre agroindustrie alimentari sono state giustamente libere di importare queste commodities a condizioni vantaggiose. Contestualmente gli agricoltori hanno dovuto invece sostenere costi di produzione sempre più alti e sempre meno competitivi rispetto a quei prezzi.
In questa situazione la nostra agricoltura ha finito per essere ingiustamente considerata trascurabile e destinata ad un triste futuro. Si sta registrando nell’Unione Europea la progressiva – e per lo più irreversibile – perdita annuale della Superficie Agricola Utilizzata (SAU) che, secondo l’Accademia dei Georgofili, è stata di 14 milioni di ettari negli ultimi venti anni. Sembra incredibile che non ci si accorga come anche la nostra agroindustria potrebbe andare incontro agli stessi rischi, qualora continuassero a venir meno i suoi originali motivi di successo, basati sull’impiego di prodotti agricoli di qualità e di grande considerazione, legati ai territori di origine.
In tale realtà globale si inquadra lo stato di crisi dell’olivicoltura pugliese, che in quest’ultimo periodo deve far fronte, in provincia di Lecce, anche ad una nuova fitopatia, caratterizzata da disseccamenti estesi e rapidi della chioma delle piante, che determinano il deperimento delle stesse. Per garantire il rilancio del settore, assicurando un equo reddito ai nostri produttori, occorre necessariamente definire il ruolo, l’organizzazione e gli obiettivi dell’olivicoltura pugliese.
Alla base di tutto diviene necessario il rinnovamento delle aziende olivicole attraverso il ricambio generazionale, che è il più importante elemento da perseguire nella politica di innovazione del settore. Occorre definire, altresì, un nuovo modello di organizzazione economica capace di mettere insieme i piccoli e medi produttori, rendendoli protagonisti e artefici del loro futuro.
Per tale motivo è necessario sensibilizzare i produttori e le loro Organizzazioni a definire scelte strategiche comuni per l’olivicoltura pugliese che abbiano come obiettivo, da un lato la razionalizzazione della fase produttiva con la diminuzione dei costi di produzione e l’aumento della qualità del prodotto, dall’altro la concentrazione in una sola struttura commerciale, in modo da diffondere un’unica immagine dell’olio extra vergine di oliva pugliese da valorizzare, promuovere e quindi commercializzare con un solo brand.
Tale percorso potrà essere favorito dalla recente approvazione della riforma della PAC per il periodo di programmazione 2014-2020 che prevede, fra le altre misure, maggiori e più importanti compiti a favore degli Organismi associativi.
In vista del processo che porterà le competenti Istituzioni italiane a delineare le scelte applicative nazionali per quanto riguarda la nuova PAC per i prossimi anni, occorre esortare i responsabili della politica agricola a livello nazionale e regionale a compiere delle scelte compatibili con le esigenze di rilancio e di crescita del sistema olivicolo pugliese, considerata l’importanza economica, territoriale, ambientale e sociale che il settore riveste.
L’applicazione del pacchetto di riforma della PAC nel nostro Paese deve rappresentare l’occasione per salvaguardare, valorizzare ed assicurare prospettive favorevoli alla nostra olivicoltura. Occorre, quindi, fare sistema e creare stretti collegamenti tra ricerca scientifica, imprese, finanza ed Istituzioni, così da assecondare più efficacemente l’innovazione, indispensabile per la valorizzazione e competitività del settore olivicolo.
Difendere l’olivicoltura vuol dire preservare una ricchezza formidabile che altri Paesi cercano di sviluppare, valorizzare e utilizzare per far crescere la propria economia e per il miglioramento della qualità della vita.
Ciascuno di noi dovrà, comunque, essere consapevole delle proprie responsabilità, a cominciare dalle scelte strategiche che opereremo anche per rispetto delle future generazioni, le quali non mancheranno di giudicare criticamente, con il distacco dell’analisi storica, la coerenza delle nostre azioni rispetto agli obiettivi prefissati.
Benedetto Accogli, Presidente APOL Lecce; Giulio Sparascio, Presidente CIA Lecce
SEMINARIO PAC 2014/2020 su “Ruolo, organizzazione e obiettivi dell’olivicoltura pugliese”
L’appuntamento è per venerdì 28 marzo 2014 – ore 9,00 – presso l’Hotel Hilton Garden Inn
Di Lecce, in via Cosimo De Giorgi 62.
IL PROGRAMMA
Ore 9.00 – Iscrizione Partecipanti
Ore 9.30 – Inizio Lavori
INTRODUCE E MODERA
Antonio De Donno – Coordinatore Tecnico APOL Lecce
I SESSIONE
IL PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DEL REG. CE N. 867/08 MODIFICATO DAL REG. UE N.1220/11 NEL TRIENNIO 2012/2015
INTERVENTI
Giovanni Muia – Tecnico APOL Lecce
Il progetto “Qualità” APOL nel triennio 2012/2015
Presentazione delle attività svolte nel corso della prima e seconda annualità
Salvatore Camposeo – Professore Aggregato di olivicoltura – Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Definizione di pratiche agronomiche e tecnologiche per la diversificazione produttiva
degli oli delle cultivar Cellina e Ogliarola nel Salento
II SESSIONE
Tavola Rotonda: PAC 2014/2020: RUOLO, ORGANIZZAZIONE E OBIETTIVI DELL’OLIVICOLTURA PUGLIESE
MODERATORE
Luigi Caricato – Direttore OlioOfficina Magazine
SALUTI
Paolo Perrone – Sindaco di Lecce
Giuliana Perrotta – Prefetto della Provincia di Lecce
Antonio Gabellone – Presidente Provincia di Lecce
Alfredo Prete – Presidente Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura – Lecce
Giulio Sparascio – Presidente CIA Lecce
Benedetto Accogli – Presidente APOL Lecce
INTRODUZIONE
Giuseppe Mauro Ferro – Accademico dei Georgofili
INTERVENTI
Raffaele Baldassarre – Componente Commissione Mercato Interno del Parlamento Europeo
Gennaro Sicolo – Presidente Consorzio Nazionale Olivicoltori (CNO)
Francesco Pacella – Assessore all’Agricoltura e Marketing Territoriale della Provincia di Lecce
PARTECIPANTI
Raffaele Carrabba – Presidente Regionale CIA Puglia
Paolo Leccisi – Confagricoltura Lecce
Santo Ingrosso – Presidente Fedagri Confcooperative Puglia
Angelo Petruzzella – Legacoop Agroalimentare – Puglia
Luigi De Bellis – Direttore DISTeBA – Università del Salento
Rosario Centonze – Presidente Ordine Dottori Agronomi e Forestali di Lecce
Luciana Signorile – Imprenditrice olivicola
Giannicola D’Amico – Imprenditore olivicolo – Presidente CIA Brindisi
Franco Passeri – Imprenditore agricolo – Presidente Cia Taranto
CONCLUSIONI
Fabrizio Nardoni – Assessore alle Risorse Agroalimentari – Regione Puglia
Dino Scanavino – Presidente Nazionale CIA
PRESENTAZIONE E SOTTOSCRIZIONE DELL’ACCORDO DI COLLABORAZIONE
APOL LECCE – CIA LECCE – CNO ROMA
CONSEGNA DEGLI ATTESTATI AI PARTECIPANTI AI CORSI SULLA SICUREZZA
E PER ASSAGGIATORI DI OLIO DI OLIVA ORGANIZZATI DA APOL
AD OTRANTO, MAGLIE, UGENTO E PRESICCE
Ore 14.00
Degustazione di prodotti tipici della dieta mediterranea presso gli stand delle aziende associate alla Confederazione Italiana Agricoltori di Lecce e all’Associazione tra Produttori Olivicoli di Lecce
Il Seminario sarà trasmesso in diretta streaming da SudNews.tv. Per condividere i temi discussi con il “mondo della Rete” sarà lanciato su Twitter, contestualmente alla diretta streaming, l’hashtag #olivicolturapugliese per interagire in modalità on-line, attraverso il moderatore, durante i lavori.
L’immagine di apertura, una fetta di Puglia, è di Tirsomedia
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