Il Consiglio Oleicolo Internazionale (COI) ha avviato in collaborazione con il Centro internazionale di alti studi agronomici mediterranei (CIHEAM), un incontro internazionale su azioni integrate contro la fastidiosa Xylella per proteggere Ulivi e commercio internazionalecoinvolgendo un centinaio di esperti.
Durante la cerimonia di apertura, Maurizio Raeli, direttore dell’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari; Placido Plaza, il segretario generale del CIHEAM; Abellatif Ghedira, il direttore esecutivo del COI; e Carmine Nardone, direttore generale del dipartimento Agricoltura e sviluppo rurale e ambientale della Regione Puglia, hanno sottolineato all’unanimità l’impatto negativo del batterio sul settore olivicolo e la necessità di definire un piano d’azione comune per affrontare questa minaccia.
Il rappresentante della Puglia ha sottolineato che mentre nella regione sono interessati solo 4.000 dei 7 milioni di alberi, è comunque urgente sviluppare uno standard e sviluppare un sistema di informazione per prevenire la diffusione di i batteri ad altri alberi in altre aree. Ha chiesto questo incontro internazionale per trovare un modo per migliorare la gestione dei batteri e proteggere il patrimonio olivicolo.
Il direttore esecutivo del COI e il segretario generale del CIHEAM hanno sottolineato l’importanza di garantire la sinergia tra le organizzazioni internazionali competenti, come il CIHEAM, il CIO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), l’Organizzazione europea e mediterranea per la protezione delle piante (EPPO) e la Convenzione internazionale sulla protezione delle piante (IPPC), per sviluppare una strategia comune per proteggere gli ulivi e il commercio internazionale contro Xylella fastidiosa.
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