Terra Nuda

Urban agriculture survival kit

Un mese di menti e strumenti per idee da cogliere e cose da raccogliere. A Milano, dall’8 aprile al 10 maggio, una ragione in più per costruirsi un proprio kit agricolo di sopravvivenza in città

Olio Officina

Urban agriculture survival kit

Dal 8 aprile al 10 maggio 2014 Milano Green Point, The Flat – Massimo Carasi e Connecting Cultures, presentano Urban agriculture survival kit. L’inedita collaborazione progettuale nata per questa esposizione vede coinvolti tre soggetti che si occupano di cultura, arte contemporanea, architettura del paesaggio e design, impegnati, attraverso una pluralità di linguaggi, a porre le basi per una sensibilità nei confronti del paesaggio peri-urbano.

Presso Milano Green Point e The Flat Massimo Carasi saranno allestite mostre d’arte e di design e si incontreranno figure professionali diverse provenienti dal monto artistico e culturale, agricolo, di formazione, in un dialogo di condivisione interdisciplinare che metta in discussione il confine tra città e campagna. I visitatori potranno trovare spunti e idee per creare un proprio survival kit; diventare attori di questa comunicazione fornendo loro stessi modelli e soluzioni per il futuro, in linea con le tematiche definite per Expo 2015.

Urban agriculture survival kit è nato dalla volontà di far conoscere l’iniziativa “Risaie Survival Signal Mirror”, realizzata da Massimo Cutini all’interno del Parco delle Risaie (per l’azione Cascine Committenti del progetto Dencity curato da Connecting Cultures) e le molte riflessioni che sono nate intorno ad essa. Vuol continuare il discorso iniziato in un ambito ristretto a poche centinaia di partecipanti e diffonderlo presso il pubblico del Fuori Salone – ma non solo – affinché ciò che è stato detto e raccolto non vada perduto.
Le riflessioni nate sul tema dell’agricoltura urbana e focalizzate su questa specifica area peri-urbana alle porte di Milano sud saranno quindi allargate a una dimensione non solo nazionale, nel tentativo di definire e perfezionare il rapporto tra natura e cultura che ogni città industrializzata dovrebbe affrontare.

Dall’8 al 13 aprile, dunque, lungo i lati di via Frisi, nel cuore del Quartiere Porta Venezia, l’evento pubblico su strada Ape verde/Be(e) green accoglierà i molti ospiti che affolleranno la città nei giorni del Salone del Mobile. Una fila di motofurgoni Apecar parcheggiati appena fuori gli spazi daranno dimora ad alcune installazioni che condurranno all’Alveare di via Frisi. L’ideazione è di Angelo Jelmini, Direttore Creativo dell’evento, per Milano Green Project che ritorna con questa nuova proposta dopo il successo di “Nidi D’uomo” allestito presso il Giardino Ingegnoli nel 2008.

Milano Green Point, centro per la cultura e divulgazione del landscape design contemporaneo nato lo scorso anno dall’esperienza della landscape architect Patrizia Pozzi, per tutto il periodo del Salone del Mobile mostrerà soluzioni di giovani designer, tra cui Supercake, Recession Design, Tagmi e Parasite2.0, connesse al tema dell’agricoltura urbana e ospiterà mostre, incontri, presentazioni di libri, proiezioni di film e molto altro ancora in un continuo confronto e dibattito.

Tra le iniziative si evidenziano:

• Il Progetto di Paesaggio: motore di sviluppo economico ׀ Mostra di manifesti a cura di AIAP – Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio nell’ambito della quarta edizione di “Giardini e Paesaggi Aperti 2014” (Milano 12 e 13).

• “Zephir: Tecnologia innovativa a impatto zero nella produzione delle piante forestali” e “Debpal2”: Rinforzare le competenze per la difesa della biodiversità nei territori palestinesi” ׀ Presentazione ed esposizione di due progetti europei di ricerca FP7 di cui Vivai Torsanlorenzo è partner con l’Università della Tuscia e Veltha I.V.Z.W. Belgium, dal titolo “Il paesaggio che verrà: tra bellezza, innovazione e tutela della biodiversità. I progetti lo scorso Novembre hanno aderito alla settimana UNESCO di educazione allo sviluppo sostenibile 2013.

• “Il Frutteto sul balcone” e “Il Giardino delle api” (10/11 aprile ore 11-12.30) ׀ Workshop pensati appositamente per l’evento dagli esperti della Cascina Bosco in Città (esempio di forestazione urbana, realizzata a partire dal l 1974 da Italia Nostra su terreni comunali lungo via Novara, che ha portato alla creazione di un Parco pubblico, con 110 ettari di boschi, radure, sentieri, corsi d’acqua, orti urbano). Sarà inoltre presentato in anteprima il primo “Hotel degli insetti”.

• Elena Croci parlerà suo libro Affari di Tempo – Comunicazione Culturale per una nuova ricetta di felicità e racconterà come la Natura oggi, se realmente vissuta, possa restituirci una porzione di quel benessere che oramai il consumo materiale non ci da più.

• Saranno esposte in anteprima per il Salone del Mobile:

– Titti la mini conservatory per giardini, balconi e terrazzi, ma anche per interni, by Patrizia Pozzi per la coltivazione e il ricovero di piante e attrezzi, prodotta da Cuadra (azienda che unisce progettazione e artigianalità Made in Italy nel proporre soluzioni per orti da balcone, per l’arredo da giardino e urbano). Racchiusa in un contenitore, facile da trasportare e da montare sul proprio balcone, permetterà grazie agli stickers di decorare il proprio Green Space, secondo il criterio del “kit fai da te”;

– Ramett la lampada flessibile a led per interni ed esterni by Patrizia Pozzi ispirata ai boccioli di primavera che diventano lucciole nella notte, prodotta da Fosilum Industrial (azienda leader nel commercio di luci a led di nuova generazione in tutto il territorio italiano);

– Alice il tavolino per interno ed esterno, ispirato ai campi di margherite, prodotto da Serralunga (azienda italiana punto di riferimento e trend setter per aver creato una nuova visione dell’ Urban Outdoor) aggregabile come un prato di fiori, sempre della landscape designer milanese;

– la casetta per uccelli Birdy by Vladimir Jaccard e Trash Cube by Nicolas Lemoigne, oggetto versatile che si presta come tavolino o seduta ispirato all’immagine dei cubi prodotti dai compattori di rifiuti prodotte da Swiss Eform (azienda Svizzera che produce vasi sedute e tavolini handmade in fibra di cemento per Indoor e Outdoor).

The Flat – Massimo Carasi (8 aprile – 10 maggio 2014) presenterà invece alcune delle installazioni ambientali, ideate dell’architetto Massimo Cutini realizzate nel corso del 2013 durante i workshop ospitati presso la Cascina San Marco, che si è resa committente del progetto artistico. Si tratta di 7 tensostrutture (in mostra saranno presentati 3 esempi) che sono state esposte all’aperto nei mesi scorsi presso le Cascine del Parco, con l’obiettivo di creare una rete di comunicazione luminosa a distanza pensata per collegare il Parco Agricolo Sud di Milano e rivolta ai frequentatori, gli abitanti, i lavoratori, ospiti e visitatori.

Nella parte centrale della Galleria sarà poi ricostruita l’installazione/mappa di grandi dimensioni che rappresenta il risultato della ricognizione fatta nel Parco delle Risaie, utilizzata per individuare i punti strategici dove posizionare le tensostrutture, sopra descritte. La “mappa” è realizzata con fotografie, cartoline, elementi in legno per riprodurre strade, palazzi e autostrade al confine con l’area verde, campioni di riso e di piante di riso. Tutto il lavoro restituisce un racconto del Parco delle Risaie, visto attraverso lo sguardo di chi lo vive, vi lavora e di chi lo attraversa.

Nello stesso spazio verranno esposte le recenti opere di Guido Bagini (1970, Italy), Paolo Cavinato (1975, Italy) e Michael Johansson (1975, Sweden) artisti che indagano attraverso la loro ricerca pittorica ed installativa la relazione e la percezione dello spazio , fisico e mentale, per l’uomo contemporaneo. Il percorso in galleria continuerà con “Seconda Natura” una serie di fotografie di Paola Di Bello, realizzate nel 2008 in occasione del progetto “Imagining Parco Sud”, a cura di Connecting Cultures, e con le fotografie realizzate da Arianna Forcella per la mostra “Parco delle Risaie. Cuore Agricolo di Milano” del 2009 presso la Triennale di Milano curata da Connecting Cultures.

Le immagini illustrano uno spaccato frammentario, così come appare nella realtà, di quella vasta cintura verde che circonda la città di Milano e i sessanta comuni a sud del capoluogo lombardo.
Le mostre continueranno oltre la settimana del design, fino al 10 maggio in occasione di Orticola, accredita manifestazione milanese dedicata alla cultura del verde.

Urban agricolture sulvival kit sarà un grande contenitore collettivo dove per alcuni giorni saranno proposte idee per le aree verdi agricole urbane, strumenti di lettura di un territorio, in trasformazione, che vive, assorbe e subisce le dinamiche di espansione della città, ma è comunque attivo e produttivo e che vuole mantenere e ritrovare una sua identità. Le riflessioni nate sul tema dell’agricoltura urbana e focalizzate su questa specifica area peri-urbana alle porte di Milano sud saranno quindi allargate a una dimensione non solo nazionale, nel tentativo di definire e perfezionare il rapporto tra natura e cultura che ogni città industrializzata dovrebbe affrontare.

Cascina Caremma (Besate Brianza) in occasione dell’Opening proporrà agli ospiti alcuni prodotti della sua azienda agricola, collocata in uno dei luoghi più suggestivi del Parco del Ticino.

L’immagine di apertura “Ape-coltore per Api-coltori” è un progetto di del creativo Angelo Jelmini e la landscape architect Patrizia Pozzi.

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