Verso una filiera del pane sempre più sostenibile
L’obiettivo è chiaro: l'Associazione Italiana Bakery Ingredients si schiera a favore dell'impegno di Fedima, la Federazione europea del settore che promuove gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Molte le iniziative a favore dell’ambiente e in funzione anti-spreco avviate dalle imprese. Qualcosa deve cambiare: in Europa ogni anno finiscono nella spazzatura 88 milioni di tonnellate di cibo
Sì ad una filiera del pane sempre più sostenibile. AIBI, l’Associazione Italiana Bakery Ingredients, aderente ad ASSITOL, rilancia il suo impegno per rendere sempre più “green” l’attività delle aziende di settore. In tal senso, sostiene l’azione di Fedima, la Federazione europea dei produttori e fornitori degli ingredienti di panificazione, dolci e pasticceria.
La Federazione, alla quale aderisce la stessa AIBI, ha reso pubblico il suo “Position paper” per la sostenibilità, che accoglie e sostiene gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu (SDGs).
Il documento individua 6 diversi temi, su cui le aziende sono chiamate a concentrare i loro sforzi: promuovere l’alimentazione salutare, creare ambienti di lavoro sostenibili, ridurre lo spreco alimentare ed il packaging, accrescere il ricorso alle rinnovabili, sostenere le comunità locali e puntare sull’approvvigionamento responsabile delle materie prime.
Il programma è ambizioso, ma per AIBI è strategico realizzarlo. “Le imprese del nostro comparto hanno già avviato vari progetti – spiega Giovanni Bizzarri, presidente di AIBI – con un unico obiettivo: far sì che la sostenibilità diventi parte integrante dei processi produttivi e dei rapporti con le persone e con il territorio in cui lavoriamo”.
Sono davvero tante le iniziative che vedono in prima linea i produttori di semilavorati della panificazione, pizzeria e pasticceria: dal risparmio idrico al ricorso alle rinnovabili, dalla riduzione delle emissioni di CO2 al riciclo di carta e imballaggi senza dimenticare la solidarietà nei confronti dei bisognosi e l’adozione di programmi speciali, come quelli Onu per l’eradicazione delle coltivazioni di droghe, o per il commercio equo e solidale di cacao e zucchero e, in generale, per le produzioni sostenibili (ad esempio RSPO per l’olio di palma). In questo modo, sono gli stessi comportamenti delle aziende a comunicare ai consumatori l’importanza della sostenibilità.
Nel documento di Fedima, si sottolinea con forza il valore nutrizionale del pane e dei prodotti da forno, essenziali per una dieta varia ed equilibrata. I carboidrati sono la base della Dieta Mediterranea, che, secondo medici ed esperti, rappresenta il regime alimentare più salutare e più sostenibile. “Aderire ai principi della sostenibilità – sottolinea il presidente di AIBI– significa valorizzare la nostra cultura del cibo, riconoscendo il ruolo del pane nella nostra quotidianità”. Quotidianità che, purtroppo, è spesso all’insegna dello spreco: nella sola Europa, ogni anno finiscono nella spazzatura 88 milioni di tonnellate di cibo.
“E’ un impegno che nasce all’interno di Fedima – aggiunge Bizzarri – ma che si lega alle richieste dei consumatori. Molto più che in passato, gli italiani chiedono che il pane, oltre che buono, sia prodotto in modo ‘etico’ e con un ridotto impatto ambientale”.
L’impegno per la sostenibilità rafforza anche l’attenzione del settore, già molto alta, sulla qualità dei prodotti e sulla sicurezza alimentare. “Le due tematiche sono legate tra loro – osserva il presidente di AIBI – ad esempio, lavorare alla riduzione dei contaminanti significa rendere sempre più sostenibili e salutari i nostri prodotti, migliorandone il livello qualitativo. A tale scopo, il settore ha investito in innovazione e ricerca e continuerà a farlo”.
Si ringrazia per notizia e foto Silvia Cerioli
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui
Commenta la notizia
Devi essere connesso per inviare un commento.