Festival

Il suono degli olivi

Anticipazioni Olio Officina Festival 2024. Alberto Fachechi e Angela Trane presenteranno qualcosa di veramente unico. L’appuntamento è per la mattina di sabato 2 marzo. Sentirete una melodia scaturita dagli alberi attraverso una operazione altamente tecnologica. L’applicazione di alcuni elettrodi posizionati sulle foglie o sul tronco dell'albero permette, tramite un algoritmo, di convertire l’impedenza elettrica in note musicali

Olio Officina

Il suono degli olivi

Vi stupirete. Vi stupiremo. Nel momento in cui pubblichiamo la notizia, anticipando quanto avverrà al festival, siamo stati a Gisburn, nel Lancashire, presso il ristorante “La Locanda” dello chef Maurizio Bocchi, ad annunciare questo imperdibile progetto, “Verde musicale”, realizzato da Alberto Fachechi e Angela Trane. Quando i presenti all’incontro inglese hanno ascoltato le tracce sonore e avuta nei dettagli la notizia sono rimasti stupefatti e ammirati. Come è possibile che gli olivi producano musica? Eppure accade, per mano umana, grazie all’archeologo industriale Alberto Fachechi e la musicista Angela Trane, il suono degli olivi è divenuto realtà. Le piante diventano pertanto autrici delle musiche. È direttamente l’albero, infatti, a generare le note musicali. Ad affermarlo, soddisfattissimo, è Fachechi, un personaggio che non finisce mai di sorprendere, proprietario di olivi, ma anche cultore di una nuova pianta miracolosa: il lentisco, da cui ricava il prezioso olio.

Fachechi, dunque, con il supporto della musicista Angela Trane hanno messo in piedi qualcosa di veramente unico. Ricapitolando, l’olivo diventa il “compositore” che genera le note musicali, lo smartphone “l’esecutore” che suona le note generate dalla pianta inviategli dal dispositivo, e l’uomo, infine, è il “direttore d’orchestra”. L’essere umano è sempre al di sopra, così come in passato, oltre sei mila anni fa ha domesticato l’olivo, ora lo fa anche comporre musiche: “è l’uomo – chiarisce Fachechi – che ha la facoltà di scegliere quali regole può seguire la pianta per generare la musica”.

Le piante – precisa Fachechi – possiedono oltre quindici sensi per percepire la realtà che le circonda e scambiare informazioni anche in relazione all’ambiente in cui vivono. I segnali elettrici delle piante possono essere convertiti in musica grazie alla quale possiamo renderci conto di quanto le piante siano reattive alla nostra presenza e generino musica diversa in ogni situazione della giornata”.

Non aggiungiamo molto altro perché intendiamo entrare nel dettaglio nel corso della tredicesima edizione di Olio Officina Festival 2024. L’appuntamento è per la mattina di sabato 2 marzo presso la Fabbrica del Vapore.

Il progetto ha per nome “Verde musicale”. Non aggiungiamo altro perché abbiamo già anticipato fin troppo. Sul numero 17 della nostra rivista cartacea OOF Magazine, ci sarà l’articolo di Fachechi sul tema.

Ciò che possiamo dirvi è che con “Verde musicale” – come opportunamente sostiene Fachechi – “la musica delle piante si inserisce nelle discipline che ricercano il benessere psico-fisico dell’essere umano: musicoterapia, massaggi, centri estetici e Spa, yoga e meditazione”.

Chi segue Olio Officina conosce bene Alberto Fachechi, il suo pregiatissimo e singolare olio di lentisco, come pure l’interessantissimo e documentatissimo libro dal titolo L’olio di lentisco, peraltro edito dalla nostra casa editrice.

Angela Trane, invece, salentina anche lei, di Gagliano del Capo, in provincia di Lecce, ha conseguito il diploma di primo livello in pianoforte e quello di secondo livello in discipline musicali presso il conservatorio di musica “Tito Schipa” di Lecce. Attualmente è docente di pianoforte e musica presso le scuole secondarie di primo grado e sostegno per i ragazzi con bisogni educativi speciali.

Vi aspettiamo a Olio Officina Festival 2024.

 

In apertura, foto di Olio Officina

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