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La musica lirica nel racconto delle lattine d’olio

Anticipazioni Olio Officina Festival 2024. Nei tre giorni dell’evento, in programma dal 29 febbraio al 2 marzo, la storica Collezione Guatelli sarà protagonista di primo piano con la mostra di Riccardo Guatelli, con le opere realizzate a partire dai materiali di scarti delle lattine, e le sculture di donne liriche dell’artista Elena Leal Santiago

Olio Officina

La musica lirica nel racconto delle lattine d’olio

“La(T)Lirica”, ovvero, la lirica raccontata dalle lattine storiche d’olio d’oliva della Collezione Guatelli e le lattine liriche raccontate da altre forme artistiche. Si intitola così la mostra, a cura di Manuela Guatelli, che si potrà ammirare presso la Fabbrica del Vapore nel corso della tredicesima edizione di Olio Officina Festival, dal 29 febbraio al 2 marzo 2024.

La lattina d’olio storica ha un legame affettivo indissolubile con la musica lirica. Spesso i personaggi dell’opera italiana venivano rappresentati e evocati nelle lattine d’olio. Attraverso le emozioni suscitate da musica e palato, gli italiani d’oltreoceano potevano rievocare sapori e melodie della lontana terra madre.

Lattina della Collezione Guatelli dedicata a Caruso

Nella mostra “La(T)Lirica” si racconta la lattina lirica e le sue declinazioni artistiche interpretate da Riccardo Guatelli, con i materiali di scarti delle lattine, e da Elena Leal Santiago, con le sue sculture di donne liriche.

Alcuni elementi della Collezione Guatelli a Olio Officina Festival

Dopo aver trascorso gran parte della propria vita alla guida dell’azienda di famiglia, Riccardo Guatelli ha deciso di non abbandonare la banda stagnata litografata ma di utilizzarla quale materia prima da plasmare e trasformare in opere d’arte. Ogni sua opera ha una storia legata a sé, al suo vissuto personale, e costituisce anche una riflessione legata alla natura umana e al mistero dell’esistenza.

Alcune opere di Elena Leal Santiago a Olio Officina Festival

L’artista Elena Leal Santiago, che si firma ELEkeramos, lavora invece sulla ceramica per raccontare in particolare il viso femminile, evidenziando lo sguardo e la bellezza sempre unica e diversa. Oltre alle sculture in ceramica, ELEkeramos lavora anche manualmente la porcellana, riportando nei suoi piatti i disegni e i ritratti, anche tridimensionali, che da sempre disegna su carta e tela.

 

In apertura (“Aida”) e all’interno (“Caruso”), alcune lattine storiche della Collezione Guatelli. Sempre all’interno, due foto di Sonia Santagostino che riprendono alcuni scatti della passata edizione del festival 

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