La formazione oliocentrica del comparto Horeca passa anche per Metro Italia
Aspettando il Forum Olio & Ristorazione 2023. Tra i relatori della sesta edizione anche quest’anno sarà presente il responsabile qualità della nota catena cash and carry Claudio Truzzi. “Occorre aiutare, attraverso la formazione degli addetti del settore Horeca, a concepire l’olio non più come un costo, ma come un valore aggiunto che porta vantaggi e gratifica gli operatori”
Il mondo della ristorazione muove fatturati importantissimi, soprattutto ora che è passata la pandemia, e dell’olio non si può certo fare a meno nelle cucine come pure sui tavoli dei tanti locali operanti nel nostro Paese. Ecco allora il ruolo fondamentale di chi pone in vendita gli oli destinati ai ristoratori prestando la massima attenzione nell’individuare prodotti coerenti con le grandi qualità oggi disponibili sul mercato. Non è qualcosa di immediato, perché ancora le vendite fanno perno solo su confezioni destinate alla cucina e molto meno ai piccoli formati destinati ai tavoli, a contatto diretto con gli avventori del ristorante.
La formazione è un buon punto di partenza. Infatti in Metro Italia le iniziative non mancano. Negli anni passati sono state diversi gli appuntamenti in collaborazione con Il Ceq, il Consorzio extra vergini di qualità, proprio con l’obiettivo di fare formazione tra gli addetti al canale Horeca.
Già in passato Claudio Truzzi non ha mai nascosto le difficoltà, ma per risolvere ogni forma di resistenza l’unica strada da percorrere è informare e formare gli operatori. “Ad oggi – ammette il manager di Metro Italia – non esiste purtroppo una discriminazione tra l’olio destinato per la cucina e quello (o meglio: quelli) per la sala. In cucina l’olio è ingrediente, ed è necessaria la massima resa possibile; in sala l’olio extra vergine di oliva è alimento e, pertanto, non va sminuito”.
Ora resta da capire come procedere per dare una svolta nei ristoranti. Lo stesso Truzzi è fortemente convinto che la strada sia complessa e che non si possa solo limitarsi a formare chef, personale di sala e ristoratori. La formazione richiede uno sforzo grande ed esteso anche agli stessi fruitori. Per dare seguito a questa spinta esterna che motivi gli operatori del canale Horeca le stesse aziende produttrici e confezionatrici d’olio devono investire nel creare le condizioni per l’acquisizione di una cultura di prodotto. “Per ottenere buoni risultati – chiarisce Claudio Truzzi – anche il fruitore finale, colui che si siede al tavolo di un ristorante deve manifestare il proprio interesse per gli oli extra vergini di oliva. Il cliente di un ristorante deve essere più esigente e richiedere un olio di qualità”.
Per dare corpo a questa nuova visione, è necessario trovare soluzioni alternative rispetto al passato e spingere a rivedere le abitudini e a cambiarle. Occorre aiutare, attraverso la formazione degli addetti del settore Horeca, a concepire l’olio non più come un costo, ma come un valore aggiunto che porta vantaggi e gratifica”.
Metro Italia è un partner importante per tutto il mondo dell’Horeca, per questo ci fa piacere ascoltare l’intervento di Claudio Truzzi programmato per il mattino di lunedì 29 maggio a Milano, sempre presso il Palazzo delle Stelline, per la sesta edizione del Forum Olio & Ristorazione. Parola chiavbe: formazione oliocentrica.
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui
Commenta la notizia
Devi essere connesso per inviare un commento.