Olio Officina Festival

Spazio al sociale a Olio Officina Festival 2021

Nonostante la crisi sanitaria ed economica, con tutto ciò che ne consegue, ci sono esempi di organizzazioni che hanno continuato con costanza a portare avanti progetti molto ambiziosi e innovativi che valorizzano, e soprattutto favoriscono, il rapporto uomo-natura, diventato quanto mai importante. Appuntamento a OOF 2021 con Anna Gioria, blogger del Corriere della Sera; Alfonso Pascale, presidente dell'Accademia della Ruralità "G. Avolio"; Dino Angelaccio, presidente di ITRIA (Itinerari turistico religiosi interculturali e accessibili); e Marco Berardo Di Stefano, presidente della Rete Fattorie Sociali

Olio Officina

Spazio al sociale a Olio Officina Festival 2021

A causa della pandemia la maggior parte della nostra vita quotidiana si svolge all’interno delle mura domestiche. Lo smart working e il bisogno/desiderio di rimanere in contatto con le persone ci rendono schiavi della tecnologia, pc, tablet e smarthphone. Se solo per pochi attimi ci viene a mancare la rete wi- fi entriamo in panico, sentendoci completamente isolati da tutto e da tutti. È come se tutto il resto del nostro mondo non ci fosse più, non contasse più nulla.

In particolare, “ci siamo dimenticati” delle innumerevoli opportunità che ci può offrire la natura, e come il contatto con la stessa ci può aiutare a superare questo brutto momento storico. Abbiamo bisogno, più che mai, di uscire, di cose semplici come fare una passeggiata, di poter usufruire di ciò che di bello madre natura ha in serbo per noi.

Fortunatamente, nonostante la crisi sanitaria, economica e tutto ciò che ne consegue, ci sono esempi di organizzazioni che hanno continuato con costanza a portare avanti progetti molto ambiziosi ed innovativi che valorizzano, e soprattutto favoriscono il rapporto uomo – natura, diventato importante più che mai. Usufruiamo di questo momento di Olio Officcina, che quest’anno ha come filo conduttore la rinascita per presentare tre di queste esperienze, selezionate tra tante perché ritenute particolarmente significative.

Il primo è il progetto dei GIARDINI ACCESSIBILI E MULTISENSORIALI ideato dall’ente I.T.R.I.A (Itinerari turistico–religiosi interculturali e accessibili). È stato pensato come un’area verde realmente accessibile alle persone con disabilità sensoriali. Lo stesso spazio sarà dotato di particolari forme di segnaletica, basate non solo sulla vista e sulla scrittura, ma su un complesso integrato di informazioni tattili, acustiche, visuali e olfattive.

Il progetto stesso vuole essere la dimostrazione concreta che il design for all sia in grado di realizzare spazi che nello stesso tempo siano belli, funzionali, gradevoli e soprattutto fruibili dal maggior numero di persone possibile. I Giardini Accessibili e Multisensoriali sono stati progettati, tenendo in considerazione i particolari bisogni delle persone più fragili. Si sono, infatti, tenuti in considerazione elementi che favoriscano la piena autonomia di tutti e offrano una pluralità di soluzioni in grado di rispondere alle singole esigenze.

Un altro progetto è il GO “AGRI-SOCIAL 4.0” promosso nel Lazio da varie fattorie sociali, imprese che svolgono l’attività produttiva in modo integrato con l’offerta di servizi culturali, educativi, assistenziali, formativi e occupazionali a vantaggio di soggetti deboli o a rischio di marginalizzazione in collaborazione con istituzioni pubbliche e terzo settore.In particolare, il progetto stesso ha il compito di favorire la collaborazione tra i servizi sopracitati attraverso una piattaforma altamente tecnologica ed innovativa. L’obbiettivo è quello di mappare e di monitorare le attività dell’agricoltura sociale, promuovendo l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità psichica e/o fisica. L’inserimento lavorativo, in particolare, avviene in base a percorsi personalizzati all’interno delle stesse fattorie sociali.

“ADOTTA UNA PECORA, DIFENDI LA NATURA” è un progetto nato da più di vent’anni ad Anversa degli Abruzzi, nel cuore dei parchi d’Abruzzo. Lo scopo è quello di contrastare l’abbandono della montagna e il degrado ambientale. In tale ottica si vuole sensibilizzare i naturalisti, gli amanti dell’ambiente e i buongustai di adottare a distanza una pecora. In cambio delle spese per l’allevamento vengono garantiti i suoi frutti, come, latte, formaggio, ricotta e lana. Gli allevamenti che aderiscono all’iniziativa “Adotta una pecora, difendi la natura” sui loro prodotti biologici garantiscono un marchio di qualità. Inoltre, offrono la possibilità di ricettività a chi periodicamente volesse seguire da vicino le varie fasi di allevamento.

L’appuntamento a OOF 2021, il programma

Ore 18.30

Buone prassi di rinascita partendo dalla natura

Nonostante la crisi sanitaria ed economica, con tutto ciò che ne consegue, ci sono esempi di organizzazioni che hanno continuato con costanza a portare avanti progetti molto ambiziosi e innovativi che valorizzano, e soprattutto favoriscono, il rapporto uomo-natura, diventato quanto mai importante. Ecco allora una serie di progetti, da un’area verde realmente accessibile alle persone con disabilità sensoriali all’obiettivo di mappare e monitorare le attività dell’agricoltura sociale, promuovendo l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità psichica e/o fisica; e altre iniziative volte a contrastare l’abbandono della montagna e il degrado ambientale.

Intervengono: Anna Gioria, blogger del Corriere della Sera; Alfonso Pascale, presidente dell’Accademia della Ruralità “G. Avolio”; Dino Angelaccio, presidente di ITRIA (Itinerari turistico religiosi interculturali e accessibili); e Marco Berardo Di Stefano, presidente della Rete Fattorie Sociali

In apertura, foto di Olio Officina

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