Codice Oleario

Il brillante lavoro di Olea per una formazione qualificata

L’olio da olive – scrive in una lettera il presidente della scuola di assaggio Renzo Ceccacci - è frutto del lavoro dell’Uomo e merita di essere trattato con umiltà, prudenza e rispetto, oltre che con la sua perfetta conoscenza, garantita soprattutto da Ricercatori e Docenti come quelli che ci onorano della loro collaborazione, forti di competenze assolute riconosciute in ambito Accademico a livello mondiale, e per questo membri anche dei massimi organi di gestione del comparto oleario

Olio Officina

Il brillante lavoro di Olea per una formazione qualificata

Caro Luigi,

preso atto delle affermazioni della Sig.ra Benedetta Stellino, che nella Tua Rivista ha riportato l’affermazione della presunta supremazia dell’analisi sensoriale su quella di laboratorio nell’evidenziare la frode di commercializzazione di olio di sansa aggiunto di clorofilla rispetto all’extra vergine come pontificata da un “Chimico degli alimenti” di una Scuola Marchigiana, in qualità di Presidente di O.L.E.A. sento il dovere di intervenire con alcune precisazioni.

O.L.E.A. è una Associazione senza fine di lucro che da oltre 25 anni si occupa di divulgazione e valorizzazione dell’olio da olive, molto conosciuta e stimata dai Produttori Italiani come anche da quelli di molte Nazioni del bacino del Mediterraneo, soprattutto per la sua competenza ed imparzialità. Per la conoscenza della nostra realtà esorto la consultazione del sito www.olea.it, ma voglio evidenziare che per offrire sempre la presentazione dello “stato dell’Arte” annoveriamo tra i nostri Docenti le migliori figure professionali, ritenute di riferimento nei vari ambiti: per la chimica dell’olio siamo orgogliosi della collaborazione garantitaci dal Prof. Giovanni Lercker, dal Prof. Lanfranco Conte e dal Dott. Lorenzo Cerretani, che sicuramente nel mondo oleario non necessitano di presentazioni.

Su richiesta e con la collaborazione di “Oliveti di Sicilia” nella persona del Dott. Di Benedetto, nel 2008 O.L.E.A. ha gestito a Palermo un Corso per l’Idoneità Fisiologica che ha visto quale Docenti di chimica dell’olio il Prof. Giovanni Lerker ed il Dott. Lorenzo Cerretani. Pur a distanza di 12 anni non è immaginabile che dalla loro bocca sia uscita un’affermazione tanto sbagliata e fuorviante, quindi preferisco pensare che questa possa essere frutto di un malinteso, o sia quantomeno di altra provenienza, ancorché improbabile: a volte accettiamo di inserire tra i Docenti, soprattutto per la presentazione di aspetti locali dell’olivicoltura, uno o due Esperti locali che a volte conosciamo poco, indicati dagli Organizzatori dei Corsi. Noi controlliamo sempre la loro esposizione didattica, mentre non possiamo fare altrettanto nei momenti ricreativi o nelle pause pranzo, ma anche in questa ipotesi è difficile credere alla volontaria affermazione di una modalità di valutazione totalmente scorretta, che fa strame della scienza, dell’onestà e anche della correttezza della formazione che O.L.E.A. ha sempre perseguito.

Condivido quindi, e tutta O.L.E.A. che rappresento condivide pienamente, quanto autorevolmente scritto in merito dal nostro Amico e Docente Prof. Lanfranco Conte ed anche le sagge considerazioni di Luigi Caricato, aggiungendo che anche questa vicenda conferma quanto sia opportuno fare informazione corretta, che scorre sempre silenziosa ancorché apprezzata da chi la riceve, mentre possono fare molto rumore negativo le affermazioni superficiali o scorrette, come anche le pessime definizioni del Presidente della Regione Campania, specialmente in tempi di amplificazione mediatica indiscriminata.

L’olio da olive è frutto del lavoro dell’Uomo e merita di essere trattato con umiltà, prudenza e rispetto, oltre che con la sua perfetta conoscenza, garantita soprattutto da Ricercatori e Docenti come quelli che ci onorano della loro collaborazione, forti di competenze assolute riconosciute in ambito Accademico a livello mondiale, e per questo membri anche dei massimi organi di gestione del comparto oleario.

Renzo Ceccacci

Presidente scuola di assaggio Olea

Caro Renzo, caro Presidente,

confesso che si resta molto più impacciati che stupefatti, dinanzi ad affermazioni tanto estreme e infelici, come il dichiarare che la valutazione sensoriale sia ben più efficace degli esami di laboratorio, nell’individuare una eventuale frode negli oli.

Forse anche infastiditi e arrabbiati, a dire il vero, nel prendere atto di affermazioni tanto gravi quanto palesemente inesatte.

Credo siano in particolare il frutto di una sottocultura alimentata ad arte per creare confusione e gettare discredito solo a fini strumentali.

A volte si orecchia qualcosa, e si ha difficoltà a inquadrarla in un arco temporale e in un momento specifico. Sicuramente la signora Stellino avrà ascoltato o letto notizie diffuse da comunicati stampa, oppure può anche essere che qualcosa l’abbia ascoltata per davvero ma non certamente a lezione e non certamente da docenti di grande levatura.

Eppure insensatezze simili si ascoltano spesso in giro.

Il fatto è che sull’olio si sono diffuse nel corso degli anni tante dicerie al solo scopo di gettare ombre funeste sul prodotto e sul comparto.

Stiamo pagando il frutto di una comunicazione forzata, devastante, falsa, fondata sull’esagerazione e sull’inganno. Le conseguenze si pagano a distanza e le si notano quando qualcuno pensa in buona fede di aver ascoltato da qualche parte ciò che magari avrà ascoltato altrove. Non saprei. Ciò che so, è che vi sono scuole di assaggio in Italia che svolgono un ottimo lavoro.

Lunga vita, dunque, a tutte le scuole di assaggio indipendenti.

Luigi Caricato

LEGGI ANCHE

C’è ancora molto da apprendere in materia di chimica olearia, il disappunto del professor Lanfranco Conte

Il palato umano può sostituirsi a un laboratorio?

La foto di apertura è di Olea ©

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui

Commenta la notizia