Codice Oleario

L’etichettatura degli oli di oliva è molto complicata. In soccorso c’è una guida pratica

È disponibile un documento con tutte le informazioni utili per procedere nel modo migliore possibile. Le aziende hanno bisogno di indicazioni chiare nel grande magma, talvolta disallineato, delle normative. Oltre a una parte dedicata agli aspetti più propriamente “teorici”, con la descrizione di ogni singola dicitura da riportare in etichetta, vi è anche una parte più “pratica” dove si propongono alcuni format di etichetta. Le indicazioni fornite sono aggiornate al 28 febbraio 2023. Non sarà certo la soluzione ai tanti problemi, ma quanto meno con questa guida si intende indicare una traccia da seguire

Olio Officina

L’etichettatura degli oli di oliva è molto complicata. In soccorso c’è una guida pratica

Non sempre le Istituzioni collaborano con le aziende. Questo va precisato. C’è una grave responsabilità da parte dello Stato al riguardo. Così, dal momento che molte sanzioni derivano proprio da una errata (o ritenuta tale) etichettatura, è bene disporre di alcuni utili chiarimenti, per quanto sia possibile fornirli nel bailamme delle normative. Noi più volte abbiamo sollecitato un testo unico, sfoltendo le troppe leggi che incombono sugli oli da olive. Ma da questo punto di vista non c’è alcun segno di disponibilità da parte delle Istituzioni. Si preferisce la giungla legislativa, anziché la semplificazione.

Per la cronaca, anni fa avevamo proposto la migliore soluzione possibile in termini di etichettatura degli oli da olive: ovvero, il “visto si stampi”, che non è altro che l’autorizzazione a stampare l’etichetta dopo averla potuta concordare con gli organismi di controllo. Una soluzione semplice: l’azienda predispone l’etichetta, così da poter comunicare al meglio i messaggi rivolti al consumatore, ma anche curare il design e nel contempo le esigenze del marketing, mentre l’istituzione preposta allo scopo, dall’alto della sua autorità approva o si riserva di approvare, aprendo così un dialogo costruttivo tra le parti, anche perché non ha senso penalizzare un prodotto come l’olio extra vergine di oliva che ha bisogno di esprimere la propria identità e specificità al meglio, senza troppe restrizioni di ordine burocratico. L’idea che avevamo proposto (e riproposto) in più occasioni era funzionale e utile, ma nonostante le nostre insistenze, ci era stato detto che si trattava di una decisione politica (quindi impossibile da conseguire). L’idea di venire incontro alle esigenze delle aziende, in modo che si soddisfi la necessità di realizzare etichette efficaci, era una proposta intelligente ma evidentemente poco interessante per le istituzioni, con il risultato che etichettare un olio extra vergine di oliva è diventato sempre più complicato, proprio per l’eccesso di norme, talvolta anche contradditorie. Il risultato è che si limita, e di fatto si impedisce, di fare una corretta azione di marketing e comunicazione alle aziende, penalizzando così gli stessi consumatori.

In mancanza di tale sensibilità, e in assenza di iniziative, ci accontentiamo della Guida pratica all’etichettatura_dell’olio d’oliva redatta da Roberto Ciancio e Roberta Capecci. La pubblicazione è alla terza edizione ed è peraltro aggiornata con l’etichettatura ambientale.

CLICCANDO QUI E! POSSIBILE SCARICARE IL PDF DELLA GUIDA

A pubblicare la Guida è l’Icqrf e possiamo sostenere senza ombra di dubbio la qualità del lavoro. Quel che manca, a nostro avviso, è l’andare al di là di queste indicazioni, sicuramente utili. Il “visto si stampi” sarebbe il passo avanti che consentirebbe maggiore libertà d’azione alle aziende, potendo così concepire un’etichettatura sempre in linea con le norme, ma con la concreta possibilità di comunicare l’olio con maggior agio e libertà espressiva.

Scrivono gli autori nell’introduzione che non si tratta di “un trattatosull’etichettatura né ha la pretesa di avere esaurito tutte le problematiche relative, in quanto ciò avrebbe comportato la pubblicazione di una guida più complessa e di difficile lettura per molti operatori”. L’intenzione degli autori guida è piuttosto quella di fornire “solo le basi per l’etichettatura degli oli d’oliva in generale, rimanendo ancora escluse dalla trattazione le diciture specifiche previste per gli oli a Dop/Igp e per quelli biologici nonché le informazioni nutrizionali e sulla salute”.

 

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L’immagine di copertina è una illustrazione di Angelo Ruta, apparsa sul volume di Luigi Caricato, Il racconto dell’olio

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