Economia

In Andalusia il settore olivicolo non è stato incluso nella Riserva di crisi

Una decisione di questa natura prevede che agli attori interessati non vengano rivolti i giusti aiuti in situazioni complicate, scelta che resta difficile da comprendere. Il comparto, inoltre, è stato escluso anche dai sostegni erogati per rispondere ai danni e agli effetti dovuti alla siccità. La richiesta di inclusione in questa misura resta una priorità, già approvata all’unanimità dal Tavolo di interlocuzione agricola andalusa

Olio Officina

In Andalusia il settore olivicolo non è stato incluso nella Riserva di crisi

Carmen Crespo, ministro andaluso dell’Agricoltura, da diverso tempo chiede al Governo che il comparto olivicolo venga incluso all’interno della Riserva di crisi della Pac, Politica agricola comune. Inoltre, in modo del tutto incomprensibile, non sono stati erogati al settore neanche gli aiuti per fronteggiare la siccità e i danni correlati.

La richiesta di inclusione nella Riserva di Crisi era già stata approvata all’unanimità dal Tavolo di Interlocuzione Agricola Andalusa, che vede la partecipazione di Asaja, Coag e Upa e delle cooperative agroalimentari dell’Andalusia. Nel corso degli incontri, tali organizzazioni hanno affrontato in modo permanente tutti i problemi dell’agricoltura e dell’allevamento, colpiti dall’inflazione, dagli effetti del cambiamento climatico, dagli elevati costi di produzione e dalla guerra in Ucraina.

Questo organismo di coordinamento e consenso tra l’amministrazione regionale e il settore agricolo, oltre a ribadire la necessità di includere il comparto nella Riserva di crisi della Pac, si è anche espresso a favore dell’ottenimento da parte dell’Unione europea di una proroga della Misura 22, di cui potrebbe beneficiare anche il settore olivicolo.

Carmen Crespo ha voluto sottolineare la necessità di procedere con gli aiuti a chi ne ha più bisogno per alleviare questa difficile situazione economica, avvertendo che “il Governo regionale andaluso sta contribuendo con le diverse linee di incentivi a disposizione”.

Nello specifico, i dieci milioni di euro del budget di incentivi del Governo andaluso saranno suddivisi tra i professionisti dedicati ai suini da ingrasso iberici (6 milioni di euro), all’apicoltura (1,6 milioni), ai castagni (400.000 euro) e ai vigneti per la produzione di vino (2 milioni). Per quanto riguarda gli aiuti di Stato, i beneficiari sono i seminativi irrigui, gli alberi da frutto (comprese le drupacee), la frutta a guscio irrigua e piovana, il riso, i pomodori da industria e il bestiame.

Il tema è molto sentito in Spagna, come riportano varie testate giornalistiche, ad esempio AgroInformacion, Diario Córdoba e Teleprensa.

In apertura, foto di Olio Officina©

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