Economia

L’importanza del Bilancio di Sostenibilità per una impresa olearia. Il buon esempio di Salov

Tutti dicono sostenibilità, ma poi occorre che dare sostanza a questa parola. Ecco allora la presentazione di un documento con cui l'azienda titolare di due marchi storici, Sagra e Filippo Berio, si racconta in modo esaustivo e trasparente, riferendo le principali tappe di un percorso virtuoso che mira al miglioramento continuo. Non solo riduzione dei consumi idrici ed energetici, tasso di infortuni inferiore alla media nazionale, incremento della formazione. Questo e molto altro

Olio Officina

L’importanza del Bilancio di Sostenibilità per una impresa olearia. Il buon esempio di Salov

Lo scorso 23 settembre 2021 noi di Olio Officina eravamo a Vecchiano, in provincia di Pisa, insieme con altri giornalisti a seguire la presentazione ufficiale del Bilancio di Sostenibilità di Salov SpA, una storica impresa olearia che tutti conoscono attraverso i marchi Sagra e Filippo Berio. C’è tanto materiale che ci siamo sentiti in qualche modo obbligati a dar spazio al comunicato stampa ufficiale, che riportiamo di seguito integralmente, perché è stato scritto così compiuramente che sarebbe stato un peccato non valorizzarlo. Noi, però, oltre ad aver ascoltato, partecipatao con grande attenzione, e perfino visitato l’azienda agricola di 75 ettari, siamo in possesso del documento, pubblicato in forma di libro, e di cui scriveremo con attenzione. Per ora, ci sembra giusto limitarci, in questa prima puntata, a riportare contenuti sintetizzati così bene da Aida Partners, al punto da spingerci a riportarli tal quali. Il nostro pensiero al riguardo lo rimandiamo alla prossima puntata, anche perché il tema della sostenibilità merita, e d’altra parte tutto il futuro converge in questa parola (L. C.).

SALOV e l’impegno per un miglioramento continuo

Salov SpA, tra le maggiori aziende mondiali del settore oleario con un fatturato netto consolidato nel 2020 di circa 335,6 milioni di euro e 120 milioni di litri venduti, ha presentato oggi, presso Villa Filippo Berio di Vecchiano (Pisa), il suo primo Bilancio di Sostenibilità, un documento che offre un quadro informativo completo e trasparente dell’Azienda, delle sue attività e dei suoi progetti, rendicontando le performance dell’esercizio 2020 e raccontando Salov in prima persona.

La sostenibilità, per SALOV, non è solo una questione di performance da rendicontare, ma un pilastro che guida le strategie aziendali in ambito ambientale, sociale ed economico, all’interno di un percorso di miglioramento continuo. Il primo Bilancio di Sostenibilità è quindi solo l’ultima tappa di un cammino iniziato negli anni ’90 con la fondazione di quella che oggi è l’azienda agricola Villa Filippo Berio, una delle più grandi proprietà olivicole in Toscana con i suoi 75 ettari di oliveto. Oggi Villa Filippo Berio è un vero e proprio laboratorio a cielo aperto dove sono in corso sperimentazioni, in collaborazione con il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), dirette ad individuare soluzioni per il miglioramento qualitativo e la sostenibilità dell’olivicoltura attraverso lo sviluppo di tecniche di produzione all’avanguardia per il monitoraggio in tempo reale dell’intero ambiente produttivo con sensori intelligenti sulla pianta e sul suolo, oltre a droni e satelliti.

Infatti, alla base del miglioramento continuo, tratto distintivo dell’Azienda, ci sono ricerca e innovazione.

Innovare significa, per noi, produrre meglio consumando meno” – dichiara Fabio Maccari, Amministratore Delegato di SALOV SpA. “È grazie alla ricerca e all’innovazione se oggi Salov si trova allineata sia agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 ONU sia al Green Deal e al Farm to Fork dell’Unione Europea. Destiniamo sempre parte delle nostre risorse a R&D e alla costruzione di collaborazioni con autorevoli poli accademici e Centri di Ricerca. Senza questi elementi non avremmo potuto conseguire i risultati attuali sotto il profilo dell’efficienza del ciclo produttivo, della riduzione dei consumi idrici ed energetici, della gestione ottimizzata degli scarti di produzione e dell’abbattimento delle emissioni nell’ambiente.”

I continui investimenti strutturali e in aggiornamento tecnologico dal 2004 hanno portato SALOV a disporre, nel comune di Massarosa, di uno stabilimento tra i più avanzati ed efficienti al mondo sia per capacità produttiva che per sistemi di gestione ambientale.

Principali risultati in relazione all’impatto ambientale

Salov ha contribuito ad abbattere le emissioni di anidride carbonica (CO2) grazie a un impianto di trigenerazione dell’energia. L’impianto produce quasi il 50% dell’energia elettrica necessaria alla fabbrica e, grazie al recupero e conversione dell’energia termica, fornisce il 50% dell’energia frigorifera. L’energia elettrica prodotta immessa in rete ne riduce il costo aumentandone l’efficienza in termini di sostenibilità ambientale. Malgrado un aumento del 21,7% nei consumi totali di energia elettrica rispetto al 2019 – fisiologico considerando che nel 2020 l’Azienda ha registrato un incremento del 39% nei volumi prodotti –SALOV in realtà ha ridotto su base annua i consumi specifici di energia elettrica ed energia termica per tonnellata di prodotto.

Emissioni di monossido di carbonio (CO): diminuzione del 48,44% delle emissioni dirette di CO (dai 609 kg del 2019 ai 314 kg del 2020);

Consumi idrici: decremento del 10% del consumo specifico unitario rispetto al 2019 (litri di acqua consumata vs. litri di olio prodotto)

La situazione dei reflui, gestita da un impianto di depurazione dimensionato per il carico di una cittadina di 20.000 abitanti e monitorata dal laboratorio interno all’Azienda mediante analisi chimico-fisiche a campione effettuate a cadenza settimanale, mostra un costante miglioramento nella qualità delle acque restituite all’ambiente.

Metodo Berio: l’innovazione che produce effetti concreti sulla sostenibilità

La migliore dimostrazione di come in SALOV il miglioramento continuo generi un circuito virtuoso di innovazione sostenibile è offerta dal Metodo Berio, progetto avviato a fine 2019 a sostegno dell’introduzione sul mercato italiano di Filippo Berio, marchio di prestigio negli oli extravergine d’oliva già presente in più di 70 Paesi con una consolidata reputazione di eccellenza.

Il Metodo Berio consiste in un processo produttivo integralmente tracciato e certificato che è fondato sui principi di sostenibilità insiti nell’agricoltura integrata. Con il Metodo Berio, SALOV assume su di sé la responsabilità dell’impatto ambientale e della qualità dell’olio d’oliva sin dal campo coinvolgendo le aziende agricole, invitate a partecipare a un processo di miglioramento continuo, comune e condiviso.

Sono quattro i pilastri di Metodo Berio

  1. la sostenibilità ambientale attraverso l’adozione, da parte delle aziende agricole fornitrici delle materie prime, dei protocolli di agricoltura integrata, dimostrati da certificazioni specifiche.
  2. La tracciabilità con un sistema completo ed esaustivo di tutto l’olio extra vergine.
  3. La definizione di parametri chimico-fisici e organolettici più stringenti rispetto alla normativa vigente.
  4. La Certificazione dell’intero processo da parte di un ente terzo, individuato in SGS, che attesta sia la qualità del prodotto, sia la sostenibilità ambientale.

Con questo progetto stiamo fornendo uno stimolo concreto all’olivicoltura di eccellenza, offrendo uno sbocco di mercato a produzioni sostenibili di qualità certa con il riconoscimento ai produttori di una remunerazione adeguata ai maggiori costi affrontati” – ha sottolineato Fabio Maccari. Allo stesso tempo Metodo Berio ci mette nelle condizioni di distinguerci nell’affollato scaffale degli EVO proponendo una gamma premium dotata di contenuti fortemente caratterizzanti e rilevanti per il consumatore.”

Benessere e sicurezza dei dipendenti, un asset cruciale

Il primo e più importante indicatore dell’importanza assegnata da SALOV alla sostenibilità sociale è l’attenzione al benessere e alla sicurezza delle persone che compongono la comunità aziendale.La progressiva diminuzione nel tasso di infortuni sul luogo di lavoro, portata negli ultimi anni ben al di sotto della media nazionale del comparto, è un risultato che premia un approccio alla sicurezza fondato sull’applicazione scrupolosa dei protocolli aziendali, sul riesame periodico di tutti i processi allo scopo di individuare possibili soluzioni migliorative e sul coinvolgimento del personale a tutti i livelli attraverso un intenso programma di formazione specifico, che ha visto un incremento delle ore dedicate del 162.2% (dalle 527 ore del 2018 alle 1382 ore del 2020).

L’eccellenza di Salov nell’area sicurezza si è confermata anche nel corso del 2020, all’insorgere dell’emergenza Covid-19, quando la prontezza del management ha fatto sì che l’azienda si preparasse in anticipo all’arrivo del virus in Europa. Infatti, quando nel marzo 2020, il Covid-19 è arrivato anche in Italia, Salov aveva già implementato i protocolli di sicurezza, riuscendo così a reagire con estrema tempestività: unitamente alla sanificazione straordinaria dei locali e alla distribuzione dei Dispositivi di Protezione Individuale, ha dato disposizioni per la riduzione delle presenze con l’attivazione, dove possibile, dello smart working.

Senza mai perdere di vista l’importanza della salvaguardia della salute della propria comunità aziendale, Salov ha provveduto ad aumentare le scorte e ha garantito le consegne, onorando puntualmente le clausole dei contratti in essere.

Gli sforzi compiuti in questo ambito dall’Azienda sono stati riconosciuti dai dipendenti che, all’interno di un’analisi di clima somministrata tra novembre e dicembre 2020 e che ha visto la partecipazione del 59% del personale, hanno giudicato la capacità di intervento di Salov 9,05/10.

Il rapporto con il territorio e l’importanza della bellezza

Nei suoi oltre 150 anni di storia, Salov è stata costantemente una presenza discreta e rassicurante e oggi è un punto di riferimento del territorio.Nel 2020 SALOV ha supportato la comunità locale, il proprio territorio e varie Onlus della zona attraverso iniziative quali la donazione di alberi e piante per la riqualificazione dell’area antistante lo stabilimento, l’offerta di DPI all’ospedale Versilia e la donazione all’Amministrazione Comunale di DPI oltre che di attrezzature tecniche per svolgere le attività da remoto.

Anche l’impatto delle strutture aziendali nel contesto naturalistico e paesaggistico rientra a pieno titolo nelle relazioni con il territorio. In questo senso, le scelte e gli interventi di ammodernamento e rifacimento dell’impianto di Massarosa sono sempre eseguiti con particolare attenzione, nel rispetto del paesaggio.

Siamo convinti che la bellezza abbia un ruolo non secondario nelle scelte e nella vita d’impresa perché dalla gradevolezza del posto di lavoro dipendono il benessere delle persone e la qualità del clima aziendale” – ha chiarito l’A.D di SALOV. “Con il progetto Cisterne d’Autore, per esempio, abbiamo affidato a un noto street artist il compito di decorare alcune delle nostre cisterne di stoccaggio affinché divenissero elementi pienamente armonizzati e dialoganti con il paesaggio circostante, portando la bellezza dentro e fuori il perimetro dello stabilimento.”

Questo primo Bilancio di Sostenibilità segna una data importante per Salov: non un traguardo ma un ulteriore tassello in un processo che tende al miglioramento continuo, un cammino che procede con fiducia nel futuro grazie ad investimenti sulle persone, in tecnologia e innovazione.

SALOV SPA

L’esordio nel 1919, per volontà di Giovanni Silvestrini, storico socio in affari di Filippo Berio fondatore dell’omonimo marchio, e di un gruppo di imprenditori lucchesi. Rapidamente l’azienda diventa un punto di riferimento della Lucchesia nel mondo.

Salov ha sede a Massarosa, in provincia di Lucca, ed è tra le più grandi Aziende del settore oleario con un fatturato netto consolidato nel 2020 di circa 335 milioni di euro e 120 milioni di litri venduti. Dal 2015 fa parte del Gruppo Internazionale Bright Food.

Il Gruppo Salov è presente da sempre sul mercato italiano con lo storico marchio Sagra e ha lanciato a fine 2019, per la prima volta in Italia, il marchio Filippo Berio, brand con oltre 150 anni di storia presente in tutto il mondo e in posizione di leadership in USA, UK e Russia, oltre che in Belgio, Svizzera e Hong Kong.

In Italia, Filippo Berio è presente con una gamma dedicata, capace di rispondere a un consumatore sempre più esigente in termini di qualità e soprattutto di tracciabilità e sostenibilità. Grazie al Metodo Berio, infatti, ogni fase del processo produttivo è tracciata e certificata a partire dal campo e dall’applicazione delle tecniche sostenibili della produzione integrata.

In apertura, l’olivo di Villa Filippo Berio [particolare]

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