Economia

Perché un commissario straordinario per la gestione della Xylella?

A rispondere e a fare luce sulla più ampia situazione attuale della Puglia olivicola è Donato Pentassuglia, assessore regionale all’Agricoltura, che si dice aperto a eventuali collaborazioni con figure esterne. Gli ultimi dati dimostrerebbero un arretramento del batterio, ma il focus deve rimanere il medesimo e guardare all’eradicazione per una maggiore tempestività di intervento

Roberto De Petro

Perché un commissario straordinario per la gestione della Xylella?

Il doppio incontro con il Comitato di sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022 e con i referenti della Commissione Europea che si sono svolti a Manduria vedono un Donato Pentassuglia, Assessore Regionale all’Agricoltura abbastanza soddisfatto, anche se non mancano alcune criticità.

“Sono state due giornate importanti di lavoro e siamo consapevoli del dover affrontare l’N+3 del Psr 2014-2022 – ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia – e garantire la spesa dei fondi europei della vecchia programmazione fino al 2025, ma intanto abbiamo messo le basi, illustrando i criteri di selezione degli interventi di prossima attivazione nell’ambito del Csr Puglia 2023-2027. Integrazione tra lavoro, cultura e formazione, per la trasformazione dei prodotti agricoli, senza dimenticare il rapporto sinergico con le Università e i centri di ricerca. Stiamo investendo risorse importantissime sul capitale umano e stiamo lavorando sulla condizione femminile in agricoltura. Voglio ricordare che questa attività del comitato di sorveglianza e di monitoraggio continueremo a portarla nelle diverse province pugliesi, poiché concorre anche a dare visibilità ai diversi territori, anche per spiegare il lavoro e le potenzialità dello sviluppo rurale made in Puglia”.

Donato Pentassuglia

L’olivicoltura e la Xylella sono tra gli argomenti che tengono più banco la Puglia agricola. La Xylella è arrivata in provincia di Bari a Putignano, oltre che a Triggiano. Da qualche parte chiedono un commissario straordinario. Ma la domanda è: perché vi è la necessità di avere un commissario straordinario per la Xylella, la Regione non è stata e/o non è in grado? O c’è dell’altro?

“Questa è una domanda che a volte mi faccio anche io. Ho consegnato un dossier puntuale al sottosegretario La Pietra e al Ministro perché sono per la leale collaborazione istituzionale. Il mondo scientifico dice che c’è stato un arretramento, quindi un rallentamento della fitopatia per una serie di ragioni, una delle quali è relativa ai maggiori controlli della tempestività nella eradicazione. Abbiamo abbattuto i tempi, lo dice l’audit della Commissione europea di indagine che ha relazionato. Si è osservato che negli ultimi due anni il lavoro svolto è da modello e da riferimento; quindi, sicuramente c’è un passato che è una storia, ma nell’ultimo biennio si sono viste cambiare esattamente le cose. Sappiamo che è una fitopatia che non ha evidenza scientifica quindi si sposta, seppur lentamente, e perciò dobbiamo essere molto attenti. Non a caso l’otto giugno ho chiesto reiteratamente, per l’ennesima volta, di modificare l’articolo 3 del decreto ministeriale perché manca di una parte. Il sottosegretario ha preso atto delle ragioni della richiesta perché, anziché solo cinque chilometri a nord di Polignano, voglio fare una zona franca,  di controllo, di almeno venti chilometri.  Quindi, come ho detto al sottosegretario, se chiedono un commissario per un’attività non meglio individuata io non mi scandalizzo: sono una istituzione a disposizione dei cittadini e di altre istituzioni. Se arriva un commissario collaboreremo. Perché un conto è guardare la situazione e controllare chi si è occupato dell’aratura, dei trattamenti, delle eradicazioni; un conto, invece, è guardare tutta l’attività di ricostruzione sulla quale ho esplicitato, al Ministro e al Ministero, che nel decreto ministeriale abbiamo impegnato il 74% e speso il 49%. Ma di progetti di forestazione ne sono arrivati solo ventisei, mentre abbiamo sull’articolo sei domande per 240 milioni. Ai 40 milioni originari ne abbiamo aggiunti altri 20, impegnandoli quasi totalmente, senza pagare coloro che non hanno l’antimafia o il Duro non regolare. E anche qui ho introdotto degli elementi di semplificazione perché il Durc può essere compensato: ogni tema va puntualmente indagato e poi su quello trova altre soluzioni. Perché è vero che il decreto ministeriale ha tre anni, ma i soldi in molti casi, in due, non sono proprio arrivati. In altre situazioni sono arrivati a distanza di un anno o un anno e mezzo, quindi nell’ultimo anno sono state accelerate le tempistiche accelerato”.

E quindi il commissario straordinario cosa dovrebbe fare?

“Forse dovrebbe monitorare e sanzionare coloro i quali non seguono le attività. Ma ripeto, la fitoterapia non ha evidenze scientifiche in questo momento, e vanno effettuate tutte le lavorazioni per rallentare e avere una convivenza la più tranquilla possibile”.

Attualmente la situazione si può considerare sotto controllo?

“Dal punto di vista scientifico stiamo facendo ogni tipo di azione concreta con il Crea, il  Cnr, con il Comitato scientifico e il nostro osservatorio fitosanitario e nel frattempo abbiamo implementato di dieci unità. A breve ne assumeremo altre: stiamo rafforzando la macchina e le persone non bastano mai. C’è anche un altro tema da tenere presente: prendiamo i campionamenti, successivamente vengono portati nei laboratori e ne abbiamo solo cinque accreditati in Puglia, non possiamo andare fuori regione perché fuori regione non accettano i nostri campioni, ma seppur temano qualcosa noi continuiamo a lavorare. Ad oggi, siamo andati ad oltre 240.000 campionamenti. Il numero è importante, questo non ci spaventa, abbiamo investito anche altri soldi. Continueremo con la stessa tenacia, però siamo consapevoli con chi ci dobbiamo confrontare”.

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui

Commenta la notizia