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La pesca sostenibile pugliese raccontata al Seafood Expo Global di Barcellona

Quest’anno, la più grande manifestazione fieristica dedicata alla filiera ittica ospiterà dodici imprese della Puglia, una regione a forte vocazione marina come afferma l’assessore regionale all’agricoltura, Donato Pentassuglia. Con il supporto del Mipaaf, questo evento si traduce in una grande occasione per far conoscere a un mercato internazionale le tipicità del pescato, come acciughe e sgombri, allevati nel pieno rispetto degli habitat naturali e degli ecosistemi

Roberto De Petro

La pesca sostenibile pugliese raccontata al Seafood Expo Global di Barcellona

Sono dodici le imprese pugliesi che quest’anno, nella capitale catalana, faranno conoscere a un pubblico internazionale le produzioni ittiche locali, della pesca sostenibile e del pescato di qualità avendo così l’occasione di avviare scambi commerciali con buyers stranieri e di confrontarsi con gli oltre 2000 espositori provenienti da tutto il mondo al Seafood Expo Global di Barcellona in Spagna (dal 26 al 28 aprile), la più grande manifestazione fieristica dedicata alla filiera ittica e dell’acquacoltura.

“Non potevamo mancare – ha dichiarato l’assessore regionale al ramo Donato Pentassuglia – e celebrare simbolicamente, come Regione a forte vocazione marina, il 2022 dichiarato dalla Fao anno mondiale della pesca artigianale e dell’acquacoltura. Quello di Barcellona è un appuntamento che ha un po’ il sapore della rinascita per un comparto che ha sofferto duramente le rigide misure anticontagio di questi ultimi difficili anni”.

Una delegazione delle imprese di pesca pugliesi, accompagnate da una rappresentanza del Dipartimento regionale, potrà raccontare e presentare, in una tre giorni fieristica altamente specializzata, la nostra offerta produttiva, le tipicità del pescato pugliese da impianti di allevamento sostenibili e da attività rispettose degli ecosistemi e degli habitat naturali.

La Puglia sarà presente nell’area fieristica dedicata all’Italia, con il supporto del Mipaaf, insieme alle altre regioni che godono di una ricchezza ittica che abbiamo il dovere di tutelare e promuovere.

Scampi. Foto di Roberto De Petro

“La pesca – ha proseguito Pentassuglia – è un segmento produttivo fortemente peculiare della Puglia che con i suoi oltre 900 chilometri di litorale è oggi regione trainante per produzione e quantitativo di catture di specie ittiche, per export di prodotti della pesca e dell’acquacoltura, come per rilevanza di flotte delle marinerie, tra le più importanti d’Italia”.

Il naviglio della Puglia è il secondo per grandezza in Italia, con produzioni superiori al 13% della media nazionale.

Senza contare il numero degli operatori impiegati che fanno registrare fatturati da oltre 350 milioni di euro pari al 18% della produzione nazionale.

Sono numeri importanti di un settore che merita attenzione e sostegno, per il valore economico, culturale, identitario, sociale, ambientale e turistico. Il Seafood, come azione di promozione e valorizzazione del comparto, rientra in un’ampia strategia regionale a sostegno della pesca e dell’acquacoltura.

“Come Regione – ha proseguito Pentassuglia – grazie al Feamp e alle risorse a valere sul nostro bilancio autonomo, stiamo provando a far crescere il settore della pesca e dell’acquacoltura nel solco della sostenibilità e dell’innovazione, ma anche dell’ammodernamento e della diversificazione delle pratiche e produzioni tradizionali. Stiamo coinvolgendo, anche in progetti pilota innovativi, operatori delle marinerie regionali, anche con il supporto prezioso delle Capitanerie di porto, per migliorare la competitività della filiera attraverso investimenti nella qualità e nel valore dei prodotti e in impianti e tecniche migliorativi in termini di impatto ambientale e benessere animale. Non solo produzione ma anche potenziamento di infrastrutture e servizi, formazione e sinergie con il mondo della ricerca, della scienza e delle imprese: sono tutte azioni che stiamo mettendo in campo per rilanciare il settore, stimolare una crescita economica sostenibile e intelligente della risorsa ittica e garantire la sua tenuta nel medio lungo termine”.

“Abbiamo ancora molto da fare – ha concluso l’assessore – ma la strada è tracciata e questo soprattutto agli sforzi e alla lungimiranza di tutti gli operatori del settore che hanno acquisito la consapevolezza di dover investire in processi modernizzazione e innovazione che facciano sintesi delle esigenze di sostenibilità ambientale e socio-economica della pesca. In questo – vorrei ribadire – la Regione Puglia non si tirerà indietro nel sostenere e rispondere ai bisogni e alle istanze di un comparto produttivo tanto faticoso quanto straordinario e indispensabile per tutti”.

Polpi. Foto di Roberto De Petro

Nello spazio fieristico dedicato all’Italia le imprese pugliesi esporranno il prodotto principale del pescato regionale: il pesce azzurro, in particolare, acciughe, sgombri e sardine, apprezzati per le loro proprietà nutrizionali, ricchi di omega 3.

Non mancheranno cefalopodi e crostacei, spigole, orate, gamberi rossi e viola, scampi e pesci spada, merluzzi e triglie certificati e tracciati.

In mostra anche i prodotti dell’acquacoltura con la molluschicoltura tipica del bacino di Taranto (iniziando dalle famose cozze nere), della laguna di Varano, nota per una eccellente produzione di ostriche, e della fascia costiera a Nord del Gargano.

In apertura, orate e saraghi. Foto di Roberto De Petro

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