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Milan International Condiments Award, tutti i vincitori della prima edizione

Con l’acronimo di MICA, il concorso è nato con uno scopo ben preciso: valorizzare tutte le produzioni di qualità appartenenti alle categorie dei condimenti aromatizzati, sottoli, paté, conserve e composte. La giuria ha valutato attentamente le proposte, immaginandole in abbinamento a diverse pietanze e ricette, restando molto colpita da alcuni particolari sapori. Ad aggiudicarsi il titolo di vincitore assoluto è il Battuto di olive Taggiasca con limoni, del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia. Le premiazioni si svolgeranno a marzo, nell’ambito del nostro attesissimo appuntamento annuale, Olio Officina Festival

Olio Officina

Milan International Condiments Award, tutti i vincitori della prima edizione

Dopo un periodo di riflessione, qualche mese fa è nata l’idea di dare avvio a un concorso dedicato a tutti quei prodotti che, spesso, vengono proposti indistintamente sugli scaffali dei punti vendita gourmet e dei supermercati.

Vincitore assoluto MICA 2023

Il vincitore assoluto di questa prima edizione del MICA è il Battuto di olive Taggiasca con limoni, del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia, di Imperia.

Premio miglior condimento aromatizzato

La categoria condimenti aromatizzati ha avuto ben due vincitori assoluti, che si sono classificati a parimerito: l’azienda siciliana Frantoi Cutrera, con il Condimento a base di olio extra vergine di oliva aromatizzato all’arancia e l’azienda pugliese Nicola Pantaleo, con il Pantaleo condimento al limone a base di olio extra vergine di oliva.

Premio miglior prodotto per la categoria sottoli, paté, conserve e composte

Il Battuto di olive Taggiasca con limoni, del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia si è anche aggiudicato il premio come miglior prodotto per la categoria di appartenenza.

Premio miglior condimento all’aceto

Agresto – condimento balsamico dell’azienda marchigiana Gabrielloni ha ottenuto il premio nella categoria dedicata ai prodotti a base di aceto.

Le materie prime fanno la differenza, restituiscono la giusta armonia al palato, quella necessaria per apprezzare – o meno – il prodotto.

Aromatizzare un olio extra vergine di oliva non è semplice. Non è semplice trovare il giusto equilibrio, e perdere il bilanciamento è questione di pochi attimi.

La scelta dettagliata degli ingredienti è, quindi, il primo passo che si deve compiere.

Così, tutte le aziende vincitrici hanno saputo realizzare prodotti capaci di imporsi all’attenzione della giuria per l’ottimo connubio di sapore, qualità e versatilità: le numerose combinazioni in cucina non sono affatto un aspetto scontato.

E il MICA nasce per questo, per sensibilizzare i consumatori, così come gli operatori professionali del canale Horeca, ad aprirsi a una nuova visione di tali categorie, facendo in modo che sia l’aspetto qualitativo, e non il prezzo, a guidarli nella scelta.

CLICCANDO QUI troverete tutti i premiati del contest Milan International Condiments Award

La giuria in questo caso specifico, in vista della prima edizione del MICA, dovendo ragionare intorno ai prodotti in concorso e su come procedere nella loro valutazione sensoriale, mancando peraltro una apposita scheda di valutazione per decidere i criteri da adottare, è stata composta solo da cinque elementi: Luigi Caricato nel ruolo di presidente della giura, Stefania Moroni, per le sue competenze di ristoratrice, Matteo Scibilia quale chef e ristoratore, Vittorino Brambilla per la sua esperienza pluriennale di buyer storico della catena Gdo Esselunga, e Concetta D’Emma, in rappresentanza di Solidus, il forum permanente delle associazioni professionali del mondo alberghiero italiano, che comprende al suo interno le figure professionali che vanno dai direttori alle governanti, dai sommelier ai maître, dai cuochi agli impiegati, fino ai portieri, un organismo che raccoglie le associazioni che rappresentano circa 56.700 professionisti del settore dell’ospitalità.

In un prossimo articolo racconteremo nel dettaglio come ci siamo mossi nel giudicare i prodotti in concorso, esperienza che reputiamo molto interessante e alquanto proficua perché apre a nuovi e originali criteri di valutazione.

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