Cosa deve riportare l’etichetta dell’olio extra vergine di oliva?
Tra indicazioni obbligatorie e facoltative, le informazioni sull’etichettatura non sono certamente chiare e immediate. Questo avviene con quasi ogni tipologia di alimento, e proprio per questo motivo le scelte dei consumatori possono essere influenzate da contenuti fuorvianti. Proviamo allora a fare chiarezza e a capire a cosa prestare attenzione quando si acquista una bottiglia di olio [1. continua]
L’etichettatura è il mezzo che rende possibile la comunicazione tra l’azienda e i clienti, informando questi ultimi sulle principali caratteristiche del prodotto.
Il testo dell’articolo 1 del Decreto legge 109 del 27 gennaio 1992, che attua le Direttive CEE 395/89 e 396/89 sulle norme generali concernenti l’etichettatura, nonché le regole per la presentazione e pubblicità dei prodotti alimentari, afferma che per etichettatura si intende “l’insieme delle menzioni, delle indicazioni, dei marchi di fabbrica o di commercio, delle immagini o dei simboli che si riferiscono al prodotto alimentare e che figurano direttamente sull’imballaggio o su un’etichetta appostavi o sul
dispositivo di chiusura o su cartelli, anelli o fascette legati al prodotto medesimo.”
Svolge una funzione di tutela e informazione per il consumatore, aiutandolo a scegliere quale olio, in questo caso, è più adatto alle sue esigenze.
Purtroppo, non sempre le indicazioni riportate aiutano ad avere tutti gli elementi utili per meglio identificare qualità e virtù di un prodotto: ogni extra vergine ha un sapore diverso, l’impiego di uno rispetto a un altro può migliorare, o peggiorare, la pietanza che si ha nel piatto, e proprio per questo motivo occorre che i produttori investano maggiormente in quello che è il comparo comunicativo, ma questa è un’altra storia e presto la approfondiremo.
L’etichetta deve contenere le indicazioni obbligatorie, quelle previste per legge e che devono essere ben evidenziate, e sono:
- Denominazione di vendit
- Informazioni sulla categoria art. 3 Reg. CE 29/12
- Designazione sull’origine
- Nome o ragione sociale o il marchio depositato e la sede del fabbricante o confezionatore sede dello stabilimento se diversa dalla sede legale
- Termine minimo di conservazione
- Lotto
- Quantità netta
- Modalità di conservazione
- Indicazioni ecologiche
Una sintesi visiva può aiutare a comprendere dove sono collocate queste diciture nelle etichette degli oli extra vergini di oliva
A queste, vanno aggiunte quelle facoltative. Solitamente riportate sulla controetichetta, sono ammesse sempre che rispettino quanto stabilito dalla normativa generale per evitare che vengano diffuse informazioni ingannevoli per il consumatore.
In termini generali, le etichette dei prodotti alimentari sono destinate ad assicurare la corretta e trasparente informazione del consumatore, tale da:
- Non indurre in errore l’acquirente sulle caratteristiche del prodotto alimentare, e precisamente su natura, identità, qualità, quantità e origine, ecc…
- Non attribuire al prodotto effetti o proprietà che non possiede;
- Non suggerire che il prodotto possieda caratteristiche particolari quando tutti i prodotti analoghi hanno caratteristiche identiche;
- Non attribuire al prodotto alimentare proprietà atte a prevenire, curare o guarire una malattia umana né accennare a tali proprietà;
In merito all’ultimo punto dobbiamo fare un importante accorgimento, in quanto si rileva finalmente il riconoscimento ufficiale da parte della Efsa (European Food Safety Autority) di alcune prerogative dell’extra vergine ai fini nutrizionali e salutistici.
Ora è possibile, in maniera facoltativa, riportare in etichetta dei messaggi (claim) che mettano in risalto le proprietà indicate.
La norma europea si allinea alla normativa vigente negli Usa, che consente, già da tempo, di riportare in etichetta gli effetti curativi e/o preventivi nei confronti di una determinata patologia, qualora la scienza ufficiale comprovi che un determinato prodotto alimentare possieda favorevoli effetti sulla salute.
In particolare, la FoodandDrugadministration, l’Agenzia governativa americana competente in materia di alimenti, consente di apportare sulle confezioni di olio extra vergine una dicitura che richiama effetti salutistici attribuiti al prodotto.
Quindi è possibile trovare la dicitura indicante che un apporto nella dieta giornaliera di circa 23 grammi di extra vergine, può ridurre il rischio di malattie coronariche grazie al contenuto di acidi grassi monoinsaturi (acido oleico), purché si riduca di una quantità simile l’apporto di grassi saturi e non si aumenti il numero di calorie totali assunte nella giornata.
Le informazioni di tipo nutrizionale, l’indicazione di provenienza, Dop e Igp, come anche la certificazione da agricoltura biologica, quella che attesta sistemi di qualità oppure quella relativa ai controlli dei processi di trasformazione dell’olio di oliva sono tutti elementi che possono modificare l’acquisto da parte del consumatore, ma è necessario ricordare che le informazioni aggiuntive apposte nell’etichetta della confezione trovano spesso una proliferazione incontrollata con effetti diseducativi e forvianti nei confronti dei clienti.
Inoltre, indipendentemente dalla veridicità del contenuto, le etichette non sono di facile lettura.
Il consumatore, non potendo distinguere le informazioni imposte dalle normative vigenti, necessarie per la commercializzazione del prodotto, da quelle “aggiuntive” di carattere facoltativo, orienta la propria scelta senza fare alcuna valutazione di ordine qualitativo e di tipicità, rivolgendo invece la propria attenzione al prezzo della confezione.
Come accennato, occorre una campagna di informazioni che non sia solo volta alla valorizzazione del prodotto, ma che sappia rendere i consumatori consapevoli nelle proprie scelte.
Maggiori approfondimenti si possono leggere nel manuale Succo di olive, edito da Olio Officina, un libro dal taglio scientifico e nel contempo divulgativo, dove si affrontano nei diversi capitoli tutto quel che occorre sapere intorno al tema olio da olive, dalla produzione fino al suo consumo. Ne sono autori Giovanni Lercker, Luigi Caricato, Stefano Cerni e Lorenzo Cerretani.
L’illustrazione di apertura è di Angelo Ruta ed è tratta dal volumetto Il racconto dell’olio, di cui è autore Luigi Caricato, ed edito nel maggio 2002 a cura della Comunità Europea per VII Campagna di Promozione del Consumo di Olio di Oliva
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