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A un certo punto ci siamo detti: “reggerà il palco?”

Sì, alla fine poi ha retto. Per tutti e tre i giorni di Olio Officina Festival. È stata una dodicesima edizione coi fiocchi, di grande successo. In questa foto di Gianfranco Maggio sono sul palco i giovani talenti del Liceo Artistico Ambrogio Alciati di Vercelli, coordinati dal prof. Diego Pasqualin, con le prof Isabella Vitti e Angela Aceto. Così, insieme con gli artisti di Arte da Mangiare, hanno preso parte alla mostra "Macchia dopo macchia: la tradizione avanza", ideata da Ornella Piluso, con la curatela di Monica Scardecchia

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I vecchi tempi dell’olio

C'era un tempo in cui gli oli viaggiavano nelle latte in banda stagnata. E c'era il tempo in cui vi erano i cappellotti copri damigiane a protezione dell'olio. Nella mostra  Oltre la lattina – espressioni creative di Riccardo Guatelli e Elena Leal Santiago, mostra a cura di Manuela Guatelli, alcuni segni del passato sono stati al centro dell'attenzione dei tanti visitatori che hanno partecipato alla dodicesima edizione di Olio Officina Festival

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È del Garda solo se è Dop Garda

Nessun dubbio, nel momento in cui la bottiglia di olio extra vergine di oliva riporta il famigerato marchio Dop, acronimo di denominazione di origine protetta, allora, sì, si è sicuri della reale provenienza e della qualità, perché tutto è certificato. Questa foto di Sonia Santagostino a Olio Officina Festival ci ricorda un  appuntamento importante, sabato 25 marzo a San Felice del Benaco, dove si scopriranno i tre piatti vincitori del concorso per Istituti Alberghieri Premio Olio Dop Garda

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Il cibo e le molteplici espressioni dell’olio in abbinamento

Che effetto fa l'olio quando entra in contatto con i vari ingredienti? Se l'extra vergine utilizzato è versatile tutto è in armonia e nessun sapore viene prevaricato. Per questo nella scuola di cucina di Olio Officina Festival si è insegnato come abbinare correttamente gli oli. Nella foto di Sonia Santagostino l'olio extra vergine di oliva "Elogio" di Agridè

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Il cibo e l’olio di lentisco a Olio Officina Festival 2023

Si chiama "Ristincu", ed è la voce salentina per indicare l'olio ricavato dalla bacche di lentisco. Tutto è partito da un progetto di Alberto Fachechi, autore, tra l'altro, per le edizioni Olio Officina, di un libro che racconta quest'olio così poco conosciuto e tanto sorprendente all'assaggio, come dimostra il successo di consensi ottenuti durante la dodicesima edizione del grande happening sui "condimenti per il palato & la mente"

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Quando i bambini dicono “olio”

È sempre un grande piacere annunciare un nuovo numero, il 15, della rivista - in edizione cartacea, bilingue italiano/inglese - OOF International Magazine. Gli strilli di copertina non lasciano adito a dubbi: "L'olio dei bambini. L'olio per i bambini". La presentazione ufficiale a Olio Officina Festival

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I bicchieri per l’assaggio sempre pronti

Presso il Frantoio Turri a Cavaion Veronese, dove si produce il prestigioso olio Dop Garda, si va a visitare il Museo della memoria contadina, l'oliveto campo collezione delle principali cultivar mondiali, il frantoio aperto anche quando non è tempo di olivagione, lo show room, ma, soprattutto, si va per assaggiare l'olio nei bicchieri, perché in fondo tutto parte da lì, dall'approccio diretto con l'olio extra vergine di oliva

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“Abulivia”, la via degli ulivi

Attorno a un ulivo gira una giostra umana diretta dal regista Michele Pinto. Nell'ambito della dodicesima edizione di Olio Officina Festival la presentazione e visione di un cortometraggio ambientato tra gli ulivi di Puglia. Ab-Uli-Via è il grido di speranza e di dolore cui è sottoposta la “carne viva” della gente del mezzogiorno. I giovani come gli ulivi sradicati e portati al nord, ancora oggi partono con una valigia piena di precarietà, lasciando vuoti incolmabili e difficili da riempire. Il cortometraggio affronta in modo ironico e divertente il preconcetto secondo cui i contadini debbano restare, in una impasse sociale e culturale, fermi, come se alla vanga e alla calura non potesse far eco la cultura, quando invece è proprio dai lavori umili legati alla terra che può partire il riscatto di tutto il Sud Italia

 

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Vi auguriamo un anno epifanico

Come ogni anno, vi auguriamo buona Epifania. Anche se oggi si vive in una società secolarizzata, poco o per nulla credente, noi riteniamo sia comunque molto importante tale data, perché è il giorno in cui Gesù si manifesta per la prima volta in pubblico e i Re Magi lo ossequiano. È qualcosa di straordinario e di trascendentale, ci si creda o meno. Per chi non ha fede, e non è nemmeno un cristiano osservante, resta comunque l'augurio, per tutti, di un anno epifanico, dove ogni giorno del 2023 sia per tutti un giorno caratterizzato dallo stupore e dalla meraviglia. Buona Epifania, dunque

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