Terra Nuda

Cosa sarebbe l’olio senza il suo territorio e viceversa  

Dal 21 al 23 luglio torna, per la ventottesima volta, la Festa dell’olio di Leivi. Da quasi tre decenni lo scopo è quello di valorizzare una delle principali eccellenze liguri, legata in modo indissolubile alla morfologia e alla cultura della sua regione, divenendo così nel tempo simbolo di un'identità precisa. Imperdibile, tra le tante iniziative, la mostra fotografica L’olio e l’ulivo a 360 scatti, esposta presso l’area sportiva di San Bartolomeo

Olio Officina

Cosa sarebbe l’olio senza il suo territorio e viceversa  

Il 21, 22 e 23 luglio ritornerà un’occasione immancabile per la Riviera di Levante: la Festa dell’olio di Leivi, giunta alla sua ventottesima edizione.

Da quasi tre decenni ormai l’evento sancisce un connubio indissolubile tra il Municipio, i suoi ulivi e la produzione di olio. Indetta dal Comune di Leivi, dalla sua Pro Loco e dalle Camere di Commercio di Genova e Riviere di Liguria, la manifestazione è di centrale importanza: vede infatti i patrocini della Regione Liguria e della Città Metropolitana di Genova oltre alla collaborazione dell’Associazione nazionale Città dell’olio. Luogo dell’evento sarà l’Area Ludico Sportiva di San Bartolomeo.

Il programma prevede per il 21 e 22 luglio la presenza di stand gastronomici a partire dalle 19:00, con un accompagnamento musicale delle orchestre “Fabio Cozzani” e “Giuliano e i Baroni” dalle 21:00.

Cuore della festa sarà la giornata di domenica 23 luglio che si aprirà alle 8:30 con la manifestazione d’auto e moto d’epoca “Le vie dell’olio”, organizzata dalla scuderia Auto Moto Retrò Leivi che collabora alla realizzazione dell’evento.

Le premiazioni delle categorie in concorso avverranno dalle 18:00.

A decretare i vincitori delle competizioni riguardanti i migliori oli sarà un panel d’assaggio composto dalla Camera di Commercio di Genova e coordinato da Francesco Bruzzo. Alle categorie “miglior olio extra vergine” e “migliore olio Dop” parteciperanno ventun oli provenienti dalle province di Genova e La Spezia.

Ventuno sono anche gli oli iscritti alla sezione “miglior olio hobbista”, provenienti da tutto il comprensorio del Tigullio. Tutti i prodotti verranno prima sottoposti ad analisi chimiche eseguite dal laboratorio di Albenga.

Arrivate ormai alla loro ventesima edizione, si affiancheranno alle competizioni olearie quella per il “miglior uliveto”, che vede la partecipazione di sedici comuni per un totale di 138 uliveti, e quella per il “miglior uliveto di Leivi”.

Faranno seguito l’apertura degli stand gastronomici alle 19:00 e l’intrattenimento musicale dell’Orchestra “Caravel” alle 21:00.

Nel corso di tutte e tre le giornate sarà presente un mercatino con prodotti artigianali e agroalimentari e un’esposizione di attrezzature agricole.

Parallelamente ai contest oleari e olivicoli, il Comune e la scuderia Auto Moto Retrò Leivi hanno nuovamente indetto il concorso fotografico “L’olio e l’ulivo a 360 scatti”, giunto alla terza edizione.

Le trenta migliori foto amatoriali di ulivi verranno esposte nel corso del weekend presso l’area sportiva di San Bartolomeo: votando la loro preferita, i visitatori potranno decretare la vincitrice del premio della giuria popolare. Una giuria di qualità selezionerà ulteriori tre fotografie che riceveranno in premio l’olio extra vergine di Oliva di Leivi.

Il Sindaco Vittorio Centanaro ha descritto la festa come “centrale per questo prodotto e la nostra Terra. L’olio è un’eccellenza legata alla morfologia del territorio e la sua valorizzazione tramite un evento culturale aiuta ad ampliare anche la dimensione turistica dell’area. Inoltre, la tutela degli ulivi al giorno d’oggi deve necessariamente avere uno sguardo all’ambiente e alla sostenibilità: la loro coltivazione consente di prevenire il dissesto idrogeologico e diminuirne i rischi correlati.”

L’oro verde a Leivi è simbolo di identità e sancisce un legame secolare che affonda le sue radici in una cultura antica quanto le piante di olivo. Nell’XI secolo, partendo da Bobbio, i monaci di San Colombano arrivarono fino a Leivi attraverso la Via del Sale.

Qui iniziarono a bonificare e a terrazzare il territorio, per poi impiantare gli ulivi davanti ai monasteri, tantochè diversi siti delle colline olivate vengono ancora chiamati col nome di “Munastè”.

La tradizione olivicola di quello che viene definito il “Paese dell’0lio” prosegue incessantemente anche oggigiorno: l’80% del terreno coltivabile è infatti composto da ulivi. Ricoperto dall’argento delle fronde, il territorio collinare ha una conformazione adatta allo sviluppo degli uliveti: il frazionamento terriero ha permesso un tipo di insediamento diffuso, in cui lo spazio per le coltivazioni diventa notevole.

Dall’alto dei suoi terrazzamenti, infatti, Leivi abbraccia con lo sguardo il Golfo del Tigullio e le montagne dell’Appennino Ligure in una sintesi perfetta del paesaggio di una terra suggestiva che trova negli olivi una delle sue più grandi risorse.

I frutti di questi alberi, simbolo di unione delle civiltà del Mediterraneo, sono trasformati sapientemente in olio e rappresentano un patrimonio culturale e ambientale la cui tutela coinvolge tutti i leivesi, dai professionisti della filiera agli appassionati.

Proprio per questo ogni estate viene organizzata la Festa dell’olio che celebra le eccellenti varietà native della Riviera di Levante.

E quando parliamo della Liguria dell’olio non possiamo non pensare a una delle cultivar più celebri, la Taggiasca, immagine simbolo della regione. Olio Officia ha così pubblicato un volume interamente dedicato a questa oliva, di cui sono autori Alessandro Giacobbe e Roberto De Andreis. Si intitola Storia della Taggiasca. L’olivicoltura eroica ligure e l’identità di un territorio a partire da un’oliva e apre a uno scenario inedito e ricco di sorprese. Il libro, con l’introduzione a cura di Luigi Caricato, direttore di Olio Officina, esamina gli aspetti agronomici e tecnici ma anche il percorso compiuto con coraggio e forte impegno nel corso dei secoli.

Di fondamentale importanza anche per la realizzazione della Festa dell’olio, la collaborazione del comune con l’Associazione nazionale Città dell’olio.

Composta da 450 enti pubblici, l’Associazione ha come scopo quello di divulgare la cultura dell’olio di qualità garantendo al consumatore le denominazioni d’origine, di tutelare e promuovere l’ambiente e il paesaggio olivicolo e diffonderne la storia tramite l’organizzazione di eventi.

A dimostrazione del continuo impegno per la valorizzazione di olio e ulivi, i dieci punti che compongono la Carta dei Fondamenti di Città dell’olio sono pienamente rispettati dal comune di Leivi in un sodalizio che punta a far risaltare un’eccellenza tutta italiana.

Un’imperdibile occasione per appagare i cinque sensi, toccare con mano e degustare olio e prodotti d’eccellenza, in una cornice d’eccezione: Leivi.

In apertura, foto di Olio Officina© 

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