La “Festa dei Frantoi e dei Castelli” per accogliere l’arrivo dell’olio nuovo
Si tratta dell’evento oleo-gastronomico di punta di Frantoi Aperti, al quale si potrà prendere parte il 12 e il 19 novembre per degustare l’extra vergine e tante specialità della tradizione culinaria umbra. L’obiettivo è anche quello di far conoscere il ricco patrimonio storico – artistico, culturale e architettonico di Campello sul Clitunno, luogo in cui si terrà la manifestazione, attraverso numerose e disparate attività
La “Festa dei Frantoi e dei Castelli”, evento oleo-gastronomico di punta del cartellone di Frantoi Aperti in Umbria, tornerà ad animare il comune di Campello sul Clitunno, in Umbria, posto al centro della Fascia Olivata Assisi-Spoleto, nelle due giornate di domenica 12 e domenica 19 novembre 2023.
Teatro dell’evento, domenica 12 novembre, sarà il Castello di Acera, posto tra i monti sopra Campello, a quasi mille metri d’altitudine, ai piedi del Monte Maggiore, immerso in una fitta vegetazione boschiva di querce, tartufaie e aceri.
Le mura medievali racchiudono l’antico borgo che, seguendo l’andamento del terreno, si presenta nel suo tessuto urbano con una caratteristica conformazione sempre più circolare man mano che si sale verso la vetta del colle.
All’interno si trovano due chiese, una intitolata a San Biagio e l’altra alla Madonna, e la svettante torre poligonale, che venne costruita dalla famiglia Prioreschi nel Settecento, inglobando due torri preesistenti, una trecentesca di pianta rettangolare e l’altra risalente al Cinquecento.
In questa suggestiva cornice si festeggerà la prima spremitura e l’arrivo dell’olio nuovo con una serie di iniziative che vanno dalle degustazioni guidate di olio Evo e di prodotti agroalimentari unici della tradizione umbra, all’escursione per famiglie accompagnata dalla narrazione di fiabe tra i boschi e gli olivi guidata dalla CamminAttrice Loretta Bonamente, il mercatino degli artigiani del cibo e dell’arte, la visita guidata del Castello, del piccolo Museo della Civiltà Contadina e quello della Pastorizia, il trekking naturalistico alla scoperta del faggio gigante monumento boschivo del territorio, il pranzo attorno al forno collettivo del castello, punto di aggregazione sociale della comunità, e la mostra mercato di olio appena franto delle aziende del territorio che si ritroveranno intorno ai fuochi accesi per le bruschette, nella piazza del castello.
Domenica 19 novembre, invece, il palcoscenico della manifestazione si sposterà nel capoluogo comunale di Campello sul Clitunno, la frazione de La Bianca, dove sono previsti numerosi appuntamenti all’insegna della tradizione enogastronomica locale, come le degustazioni guidate di olio Evo e di prodotti agroalimentari del territorio, le merende a base di pane e olio appena franto proposto dalle aziende olivicole locali, le visite in bus navetta ai frantoi Marfuga, Eredi Gradassi e Carletti, e la possibilità di partecipare alle lezioni della Scuola di Cucina presso la Villa Arnoldi alla Bianca, dimora gentilizia risalente al primo Settecento e circondata da un vasto parco.
Non mancheranno passeggiate nella natura e occasioni di intrattenimento musicale e all’insegna dell’arte, tra cui il trekking ed esperienze artistiche tra gli ulivi nel quadro di #Chiaveumbra | In Natura – Sperimentazioni artistiche nel Paesaggio Olivato”, iniziativa incentrata sul linguaggio dell’arte contemporanea che offre chiavi di accesso inedite e sperimentali sul territorio umbro, la piccola rassegna musicale “Suoni dagli Olivi Secolari” ed il laboratorio didattico alla scoperta del Museo della Civiltà Contadina di Campello.
Obiettivo delle due giornate della “Festa dei Frantoi e dei Castelli” è anche quello di far conoscere il ricco patrimonio storico-artistico, culturale e architettonico di Campello sul Clitunno, con la possibilità di visitare il Tempietto sul Clitunno, che è uno dei sette gruppi monumentali del sito seriale Unesco “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568 – 774 d.C.)”, e la visita guidata del centro de La Bianca, che comprende il Museo della Civiltà Contadina, i giardini e l’opera di Sol LeWitt, il palazzo Casagrande, la chiesa della Bianca con gli affreschi dello Spagna e villa Negri Arnoldi.
Si ringrazia per le foto, all’interno e in apertura, Add Comunicazione
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