Le strategie nell’ottica della sostenibilità di Pietro Coricelli, punto per punto
Una visione pioneristica quella dell’azienda spoletina che l’ha portata a essere la prima industria olearia a presentare un Report integrato Esg per valorizzare gli asset intangibili raccontando le linee guida del proprio operato. Il documento è stato redatto sulla base delle direttive dell’IR Framework dell’International integrated reporting council e offre una visione d’insieme creando una connessione tra le informazioni del bilancio tradizionale e le performance ambientali, sociali e di governance
Fornire una descrizione completa della strategia di sviluppo sostenibile adottata, cercando di rappresentare nella maniera più completa non solo le performance finanziarie ma anche quelle in ambito Environment, Social & Governance (Esg): è questo l’obiettivo del primo Report Integrato (riferito all’esercizio 2022) di Pietro Coricelli spa, azienda olearia umbra.
Una visione pioneristica quella dell’azienda spoletina che l’ha portata ad essere la prima industria olearia a presentare un Report integrato Es, scaricabile cliccando QUI, e a diventare nel settore un esempio virtuoso di trasparenza verso tutti gli stakeholder.
L’impresa di famiglia è stata fondata nel 1939 ed è guidata dal 2018 da Chiara Coricelli, Ceo e Presidente che, insieme ai fratelli, vuole tramandare alla future generazioni i valori ereditati: rispetto, comunità, trasparenza e qualità. Sotto la sua guida l’azienda accelera la spinta verso un percorso di crescita sostenibile che diventa il driver fondamentale per garantire la creazione di valore aggiunto.
“Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da grandi sconvolgimenti mondiali e incertezza, ogni difficoltà porta però con se anche una sfida e noi l’abbiamo voluta cogliere per provare ad essere migliori e trasparenti.Abbiamo deciso di aprire le porte della nostra azienda attraverso il primo Report Integrato Esg, un atto non dovuto ma fortemente sentito per raccontare in modo preciso e puntuale quanto la sostenibilità sia una sfida e un impegno concreto. La nostra sensibilità e responsabilità ci porta ad ispirarci alle grandi aziende e questa visione ci ha permesso di raggiungere risultati straordinari nell’ultimo anno. Non solo un’importante crescita di fatturato, nonostante uno scenario economico difficile, ma abbiamo raggiunto la leadership per i nostri oli 100% italiani. Al tempo stesso il nostro impegno a favore della comunità ci ha permesso di superare i 60.000kg di prodotti donati. Al centro della nostra visione rimane il progetto “Filiera Olearia Sostenibile che suggella il nostro impegno verso la trasparenza dell’origine, la qualità del prodotto, la sostenibilità economica degli olivicoltori a monte della filiera” dichiara Chiara Coricelli.
Il Report, redatto sulla base delle linee guida dell’Ir Framework dell’Iirc – International integrated reporting council, offre una visione d’insieme creando una connessione tra le informazioni del bilancio tradizionale e le performance ambientali, sociali e di governance tracciando una roadmap di obiettivi in linea con quanto stabilito dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Una vera e propria linea guida per gli anni a venire.
In anticipo rispetto gli obblighi normativi, il Report affronta anche il tema della doppia materialità: si tratta dell’analisi dell’engagement esterno, che permette all’azienda di prendere in considerazione gli impatti significativi, attuali o potenziali, sulla società e sull’ambiente generati dalle proprie attività e dalle attività della propria catena di valore.
Il Bilancio Esg di Pietro Coricelli vuole essere uno strumento per valorizzare gli asset intagibiliraccontando le linee guida su cui basa il proprio operato, fornendo informazioni precise ad esempio sul governo dell’organizzazione, sulle persone, la formazione e la sicurezza sul lavoro, sull’innovazione attraverso l’applicazione di tecnologie evolute, il risparmio energetico, la riduzione dei materiali di scarto delle lavorazioni, la gestione responsabile della catena di fornitura, l’attenzione verso la comunità locale.
Tra gli highlights significativi vi è il progetto “Filiera Olearia Sostenibile”, nato nel 2019 con la prima di linea di prodotti tracciati Casa Coricelli si è successivamente ampliato con l’applicazione della tecnologia Blockchain di Ibm Food Trust.
Un percorso proseguito nel 2021 con la sottoscrizione del primo contratto di filiera per l’olio Made in Italy tra l’azienda olearia e tre produttori pugliesi affiliati a Unaprol (Consorzio Olivicolo Italiano).
Un contratto triennale, per un quantitativo di due milioni di chili, siglato per tutelare e valorizzare l’olio extra vergine d’oliva italiano e per premiare il lavoro degli olivicoltori garantendo loro la sostenibilità economica grazie ad una premialità aggiuntiva rispetto ai valori delle borse merci. Grazie a questo accordo nel 2022 arriva sul mercato il primo olio Pietro Coricelli “Firmato dagli agricoltori italiani”.
Sul fronte ambiente, invece, i 22 ettari di uliveti (circa 22.000 piante) aiutano a compensare parte delle emissioni di CO2 prodotte dall’attività aziendale: 44t CO2 al giorno che si trasformano in circa 16.000 tonnellate all’anno.
L’utilizzo di materiali di consumo è diminuito dell’11%, il vetro riciclato è pari al 68% dell’utilizzo totale mentre l’uso di carta/cartone riciclato arriva all’81% del totale.
Inoltre, il consumo di acqua dolce è diminuito del 53% rispetto all’anno precedente. La presenza di tre motori di cogenerazione che producono energia elettrica permette a Coricelli di contribuire alla percentuale di energia rinnovabile presente sulla rete pubblica.
Tra le best practices troviamo il progetto di economia circolare relativo all’olio di avocado che coinvolge l’intera catena del valore.
L’azienda ritira le eccedenze alimentari dei frutti di avocato da grossisti, catene di distribuzione e dettaglianti che vengono sottoposti a processo produttivo per ottenere olio di avocado direttamente dalla frangitura del frutto. L’olio di avocado grezzo viene poi raffinato per l’uso alimentare mentre gli scarti vengono utilizzati per la produzione di biogas, eliminando completamente gli sprechi.
Infine, per quanto riguarda l’attenzione alle persone sono state assunte sedici nuove persone raggiungendo un organico 2022 di ottantaquattro dipendenti nell’82% dei casi con contratto a tempo indeterminato e età media di quarantuno anni.
Nel 2022 sono state erogate oltre 1800 ore di formazione, circa ventidue ore per dipendente, in aumento del 47% rispetto al 2021. Prevista, inoltre, copertura sanitaria, premio di produzione e contributo nido per neomamme e neopapà. Per le neo e future mamme disponibili anche parcheggi rosa.
Pietro Coricelli, in costante crescita e con una presenza in 110 paesi nel mondo, passa da un fatturato di 116 milioni nel 2018 a ricavi che superano i 244 milioni di euro nel 2022, segnando un +49% rispetto al 2021 grazie anche ad un sensibile aumento dei volumi di vendita (56,6 mln di litri vs 44,5 mln di litri dell’anno precedente).
Aumenta, inoltre, il valore economico distribuito che segna +50% rispetto all’anno precedente. L’Export, invece, raggiunge quota 58%.
La crescita aziendale si riflette anche sul fronte nazionale: Coricelli cresce del 3,7%[1], in un settore quello oleario in calo ( -6 % rispetto all’anno precedente) mentre la quota di mercato raggiunge 8,6% (un punto in più rispetto al 2021).
“Abbiamo ancora tante pagine bianche da scrivere, con parole ma soprattutto numeri, per misurare effettivamente il nostro impatto e il nostro ruolo in un mondo che abbiamo il dovere morale di sostenere. La nostra strategia e visione di sostenibilità, plasmata in questo Report, sarà la nostra bussola per gli anni a venire: vogliamo dare vita ad un sistema sempre più connesso dove persone, azioni e progettualità sono legate inscindibilmente”, conclude Chiara Coricelli.
Si ringrazia per la notizia e la foto in apertura, Angela Arena
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