Un obiettivo chiaro: imparare a tradurre i descrittori sensoriali dell’olio
Con allievi provenienti da Paesi come Italia, Norvegia, Estonia, si è recentemente concluso il corso avanzato di formazione degli assaggiatori professionisti Onaoo. Un’importante esperienza per acquisire una visione globale delle cultivar, nazionali e internazionali, e la capacità di classificazione degli oli vergini di oliva
Mario Portera

Il primo e il due dicembre ho preso parte alla sessione conclusiva del primo anno del corso avanzato Onaoo, presso la sede di Imperia.
È un percorso biennale che ha come mission la formazione di esperti del settore e in particolare crea la figura di assaggiatore professionista Onaoo e di selezionatore o Master Blender.
Il superamento del corso permette l’inserimento nel registro internazionale degli assaggiatori professionisti.
Gli allievi provengono da Regno Unito, Egitto, Canada, Italia, Estonia, Norvegia, Grecia.
Hanno tutti partecipato a sette sedute on line, a due sessioni in presenza e sono stati sottoposti a due self training con correzione degli stessi.
Nei due giorni intensi di formazione sono stati assaggiati oltre venti campioni di olio provenienti da tutto il mondo, sono stati analizzati diversi attributi negativi (difetti) e le caratteristiche organolettiche degli attributi positivi (flavour fruttato, amaro e piccante).
I corsisti guidati dai docenti Carlotta Pasetto e Marcello Scoccia, con la collaborazione di Barbara Ricca e Sara Bruzzone, hanno messo a punto le tecniche di traduzione dei descrittori sensoriali e hanno classificato i campioni in funzione dell’intensità dei difetti percepiti e dei flavour fruttato, acquisendo le capacità di classificazione dei differenti oli vergini, in particolare la distinzione tra extra vergini e vergini.
Il mondo degli appassionati dell’olio da olive, grazie ad Onaoo, ha la possibilità di acquisire una visione globale di tutte le cultivar nazionali e internazionali.
Onaoo, con la creazione di una rete di esperti internazionali, consente di valorizzare l’olivicoltura nazionale e di acquisire le conoscenze che permettono di confrontarsi nel mercato globale.
Le due giornate si sono concluse con la visita del frantoio Calvi d’Imperia.
È stata un’esperienza importante, che ha permesso di conoscere un’organizzazione capace di gestire la produzione di olio atto a divenire Dop Riviera Ligure e Biologico.
I titolari Calvi ci hanno fatto assaggiare gli oli di loro produzione .
Il gruppo si prepara al secondo anno di formazione per raggiungere l’obiettivo di assaggiatore professionista.
Fondamentale è, in questo percorso, la guida di Onaoo, super partes culturale che, con metodologia scientifica, confronta le attuali conoscenze di dati, nozioni ed esperienze, aiuta a far conoscere l’olio, a degustarlo, a percepire le differenze delle diverse qualità provenienti da cultivar da tutto il mondo e formando gli assaggiatori professionisti, migliora la qualità della filiera olearia globale.
In apertura, foto di Olio Officina©. Per le foto all’interno, si ringrazia Mario Portera
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