Terra Nuda

Vi siete mai domandati se esiste un modo giusto per gustare un panettone?

Per sceglierlo potete andare per tentativi ed errori, assaggiarne tanti e sentire il parere di quanti hanno il piacere di condividerlo con voi. Oppure, potete lasciarvi guidare alla scoperta delle sue caratteristiche, in modo semplice e intuitivo, con Il Codice Sensoriale Panettone di cui sono autori Agnese Fabbri, Giuseppe Fabbri e Luigi Odello, pubblicato dal Centro studi assaggiatori, con il supporto di Sweet Academy

Olio Officina

Vi siete mai domandati se esiste un modo giusto per gustare un panettone?

Come scegliere e gustare il panettone? È proprio con questo intento che Centro Studi Assaggiatori, con il supporto di Sweet Academy e dei suoi esperti, ha dato alle stampe Il Codice Sensoriale Panettone che guida alla scoperta delle caratteristiche sensoriali in modo semplice e intuitivo e giustifica la percezione con l’esame puntuale del processo di produzione.

Per scegliere un panettone potete andare per tentativi ed errori, assaggiarne tanti e sentire il parere di quanti hanno il piacere di condividerlo con voi.

Oppure potete appropriarvi del suo codice sensoriale partendo da ciò che vi dice la vista, poi l’olfatto, quindi il tatto e il gusto, imparando a identificare il linguaggio dei sensi e traducendo la percezione in valore delle materie prime e in maestria di esecuzione. Perché così funzionano i codici sensoriali di cui quello del panettone è l’undicesimo della collana.

«Già solo a nominare il panettone si aprono per ciascuno di noi i cassetti della memoria legati all’atmosfera natalizia, alla serenità delle feste viste con occhi di bambini, alla famiglia, a quello stare bene insieme che rende piacevole l’attesa dell’inverno. Se è vero, infatti, che la tradizione è una innovazione ben riuscita, è altrettanto vero che alcune tradizioni sono talmente radicate da poter essere considerate parte integrante del patrimonio culturale di un popolo e a mio avviso il panettone si colloca in una posizione di assoluto primo piano nel patrimonio della cultura enogastronomica italiana».

Così si è espressa la professoressa Francesca Venturi dell’Università di Pisa nella sua prefazione.

Alla medesima, vicepresidente dell’International Academy of Sensory Analysis e direttrice del Master in Scienze sensoriali per un’alimentazione sana e consapevole, si deve anche la revisione scientifica del volume che sarà un prezioso libro di testo per i corsi tenuti dalla Sweet Academy e che avranno per obiettivo la valorizzazione dell’eccellenza del panettone presso l’intera filiera che lo porta sulla tavola, pasticcerie in primis.

Chi è il Centro Studi Assaggiatori

Il Centro Studi Assaggiatori, fondato nel 1990 per operare in chiave metodologica e di trasferimento della conoscenza nell’ambito delle scienze sensoriali, svolge, anche in partnership con Good Senses, la sua attività in cinque aree: edizioni, test di analisi sensoriale, formazione, gestione di organizzazioni non profit e ricerca. Editore de L’Assaggio, Sensory News, Coffee Taster e di una ventina di libri, ogni anno svolge test su centinaia di prodotti e percorsi formativi per oltre 1.500 allievi. Gestisce la segreteria dell’International Academy of Sensory Analysis. Ospita regolarmente studenti per tesi e stage e ricercatori italiani e stranieri. Nel corso di oltre trent’anni di attività ha generato una banca dati di oltre 300.000 test sui consumatori e profilato in laboratorio 33.000 campioni di prodotti o servizi di oltre 170 merceologie.

Chi è Sweet Academy

La Sweet Academy è pensata per formare gli agenti di vendita, affinché il loro racconto dei prodotti di eccellenza sia ancora più consapevole; i consumatori e gli amatori, perché conoscano i processi di lavorazione dei prodotti Bonifanti e sviluppino una competenza sensoriale; i docenti e gli studenti, affinché si estenda e sviluppi la cultura della lievitazione dei dolci da forno, fatta con il solo lievito madre; e infine, i clienti, per trasformarli in veri e propri intenditori capaci di un acquisto consapevole.

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In apertura, foto di Olio Officina©

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