Festival

L’olio è “Musicale”

A Olio Officina Festival 2024 la musica sarà protagonista di primo piano. Non potevano ovviamente mancare i giusti riferimenti, come per esempio la bottiglia di olio extra vergine di oliva a nome “Musicale”, a firma dello storico Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia

Olio Officina

L’olio è “Musicale”

La famiglia Mela è impegnata sul fronte degli oli sin dal 1870. A Imperia, dove ha sede l’azienda, una impresa che si contraddistingue per la centralità che assegna all’oliva Taggiasca, varietà iconica della Riviera Ligure di Ponente. Non c’è un loro prodotto che non sia riconducibile a questa oliva. Vi si trova di tutto, e in tutte le possibili declinazioni, andando anche oltre l’olio e le olive da tavola tal quali, perché la fantasia non manca e ci sono perfino in catalogo le barrette di cioccolato Taggiasco alle olive Taggiasca essiccate, una delizia – e molto altro ancora.

C’è tuttavia un loro olio extra vergine di oliva, a nome “Musicale”, che ci piace segnalare e che ben si coniuga con il tema portante della tredicesima edizione di Olio Officina Festival, che è appunto “Olio musicale”. Non mancheranno certamente le sorprese, e a breve ne daremo notizia.

Intanto, ecco il “Musicale” del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia, che noi avevamo presentato con grande risalto nel 2020 proprio a Milano, sempre a Olio Officina Festival, e ne potete sentire QUI.

È una bottiglia nata per raccontare da un lato la passione della famiglia Mela per la musica (non a caso Matteo Mela è un chitarrista classico tra i più affermati sulla scena internazionale), dall’altro, invece, era stata concepita per celebrare nel contempo, all’epoca in cui uscì, i 70 anni del Festival di Sanremo.

Matteo Mela

La bottiglia di extra vergine “Musicale” la si apre, si versa il contenuto in un bicchierino, lo si annusa ed è “musica per il palato”.

Alla vista è giallo intenso dai riflessi dorati con lievi sfumature verdoline. Al naso spiccano i profumi freschi di oliva, con i sentori mandorlati e i richiami alla frutta bianca. Al palato si percepisce una buona fluidità e armonia, con una evidente nota dolce al primo impatto e l’amaro e il piccante contenuti, armonici e progressivi. Elegante, fine, in chiusura i rimandi alla mandorla fresca e alle erbe di campo, oltre a una lieve quanto gradevole punta piccante. Insomma, “musica per il palato”.

Maggiori approfondimenti il 29 febbraio, l’1 e il 2 marzo 2024, presso la Fabbrica del Vapore.

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