Autori

Eddo Rugini
È stato professore all’Università della Tuscia, operando nel settore delle coltivazioni delle piante arboree, della propagazione sia con metodi tradizionali che innovativi, della fisiologia della radicazione, del miglioramento genetico con tecniche biotecnologiche e del controllo del differenziamento fiorale e dell’allegagione.
Gli articoli di Eddo Rugini
Appunti, di uno scienziato, sui cambiamenti climatici
L’agricoltura subisce più danni dai cambiamenti climatici di quanto possa procurarli se compiuta con attenzione e nel rispetto delle indicazioni della scienza! I cambiamenti climatici oggi sono una realtà che provocano molti danni all’agricoltura, perché certi fenomeni, in passato rari, oggi si verificano con maggior frequenza. Ci sono: […]
Salviamo il comparto agroalimentare italiano da politiche irragionevoli
Fino a quando alcuni giornali diffondono il pensiero di economisti convinti che l’Italia debba dimenticare espressioni come “produrre derrate alimentari”, ebbene, solo la “fame vera” potrà far cambiare loro idea, assieme ad alcune associazioni e agli stolti decisori politici che li ascoltano. Paradossalmente, sono gli stessi soggetti che, […]
Perché si ha paura della ricerca?
Gli olivi distrutti dopo dieci anni di sperimentazione. Eppure si trattava di piante resistenti a siccità e salinità. Perché l’Italia è così ostile alla scienza?
Perché lo Stato italiano non crede nella ricerca Ogm?
Dal 2002 in Italia non è possibile fare sperimentazione di campo con piante geneticamente modificate, a causa della mancata applicazione delle Direttive europee. In tutti i Paesi del mondo, invece, non si pone alcun freno al progresso. Eppure i cittadini hanno diritto di verificare i benefici che i prodotti biotecnologici possono offrire per il miglioramento dell’efficienza dei sistemi di coltivazione, la riduzione dell’impatto dei sistemi agricoli sull’ambiente e il miglioramento di qualità e sicurezza degli alimenti
Gli olivi non graditi allo Stato
L’Italia non è un Paese normale. Un razionale dibattito sull’importanza delle biotecnologie non è mai nato, né sul metodo né sul merito. Si è dato spazio solo alle voci più sconvenienti. L’immobilismo, la distruzione delle conoscenze e il porre veti ovunque impediscono di trovare una via di crescita e, nel contempo, accelerano il declino culturale ed economico. Ecco le ragioni per le quali è necessario sviluppare la ricerca sulle piante transgeniche di olivo
Le conseguenze dell’olivo
La venerazione nei confronti di una pianta quasi immortale, ha forse costituito – addirittura - un ostacolo per la ricerca volta ad approfondire le conoscenze sulle sue caratteristiche più intime. La ricerca in agricoltura è ridotta al lumicino. La nostra olivicoltura non può e non deve essere solo custodita come un dipinto antico in un museo