Autori
Mario Campli
Ha studiato teologia, filosofia e sociologia. Ha ricoperto l’incarico di dirigente nazionale della Confederazione
Italiana Coltivatori, di presidente del Consorzio Nazionale Olivicoltori e dirigente centrale della Lega Nazionale Cooperative e Mutue (Legacoop). E’ autore di molti libri, tra cui “Agricoltori europei” ed “Europa. Ragazzi e ragazze riscriviamo il sogno europeo”, nonché, con Marcello Vigli, di “Coltivare speranza. Una Chiesa altra per un altro mondo possibile”.
Gli articoli di Mario Campli
Uno sguardo sulla repubblica Islamica e i tratti di un popolo
Sono persiani, curdi, arabi, ma anche armeni e assiri. Osservano le religioni dell’Islam sciita e sunnita, ma non solo. In Iran, migliaia di persone - cittadine e cittadini della «nazione dell’Iran» - per le strade di tutte le città e dalle case di tutti i popoli iraniani testimoniano con la vita e la morte l’autentico amor di patria. Noi abbiamo il dovere di tenere con lucidità ben presenti i diversi fili del tessuto, nell’assunto ormai definitivo che: “In discussione non vi è solo un indirizzo politico, o una stretta più o meno rigida dei costumi, bensì la stessa natura del regime”
Hans Küng e il dovere e il rischio del dialogo fino in fondo
Un omaggio al grande teologo svizzero, scomparso lo scorso 6 aprile. Egli scrisse: “Presupposto per un buon dialogo tra le culture è la conoscenza reciproca di ciò che divide e ciò che unisce in modo che possa esserci capacità di dialogo e non sussistano pregiudizi o stereotipi. Questa conoscenza della propria e dell’altra cultura deve possibilmente essere sperimentata e provata molto presto, in tenera età, meglio se messa in atto già nella famiglia. Persone di differenti provenienze geografiche e di diverse professioni hanno oggi bisogno di competenze interculturali”
Covid-19. Per una visione filosofica della pandemia
Nella storia dei cataclismi, la reazione dei filosofi è stata sempre un motivo di riflessione. Il pensiero, si sa, è fondamentale. Serve ad aiutarci a capire e a trovare risposte plausibili. Eppure le visioni sono differenti, come è ben prevedibile. Anche oggi, come per il passato, il confronto tra gli intellettuali (filosofi e non) non è meno duro e meno conflittuale. Colpisce quanto espresso da Michelangelo Pistoletto, colpito personalmente da Covid-19 e guarito a 86 anni. Afferma l'artista: "Questo virus è una cosa che sta a metà tra Scienza e Natura"
Hanno risposto: Leave
Giovedì 23 giugno, alla domanda: “Il Regno Unito deve rimanere come membro dell'Unione Europea o deve lasciare l'Ue?”, i cittadini e le cittadine britannici hanno risposto come ormai sappiamo. Non è servito a nulla l'“Accordo speciale” siglato il 16 febbraio 2016 per dare al Regno Unito uno statuto particolare di membro dell'Unione
La lezione di Altiero Spinelli
Trent’anni fa - il 23 maggio 1986 - in un clinica romana si spegneva il padre fondatore dell'Europa, che oggi riposa nell’isola di Ventotene. Quando era ancora in vita, poco più che trentenne, era già stato nell’isola, prigioniero confinato dal regime fascista. Nel corso del 1941, insieme a Ernesto Rossi, vi scrisse Per un’Europa libera e unita. Progetto d’un Manifesto
La sfida più grande
L'Europa non può perdere i suoi giovani. Bisogna assumersi la responsabilità di “strappare” ogni ragnatela. La sfida che il pericolo concreto di una lost generation pone al vecchio continente è troppo grande ed è troppo significativa per non dover forzare le già note distribuzioni dei poteri
Integrazione o disintegrazione?
Diario europeo. Del ‘buon senso’ e del ‘senso comune’. Noi siamo abituati, infatti, a parlare, discutere e a fare i conti della “integrazione” europea; a indagare e riflettere se e come essa procede, segna il passo oppure si sta bloccando. Mentre l’insieme del processo – nella sua interezza – è fatto anche da processi di “disintegrazione”
Debito e/o colpa?
Diario europeo. Cosa c’è dietro al dibattito/conflitto politico in cui si evocano le magiche parole “flessibilità” e “debito sovrano”? Ne scaturisce un affresco su alcuni fondamenti culturali che ruotano intorno ad alcune precise concezioni dell’economia e ad alcuni, altrettanto precisi comportamenti di politica economica. Conosciamo veramente lo “spirito” (geist) che popoli e culture mettono alla base dei loro specifici modi di intendere (e attendere) le relazioni e/o le integrazioni tra culture e tra Stati?
Una rivoluzione democratica
La democrazia delle istituzioni europee rischia di essere o diventare una democrazia senza popolo! Nello stesso tempo, rivela anche una tendenziale incapacità a prevenire le crisi (sociali, economiche, politiche e via via strategiche) e/o a rilanciare processi e percorsi politici e ideali necessari e urgenti, per motivare continuamente il sentimento collettivo e identitario (identità europea: dell’insieme, cioè, che si aggiunge a quella dei singoli popoli). Che fare?
Società nazionali, società europea
Diario europeo. Quando in un Paese membro si tengono importanti e rilevanti elezioni, l’Unione Europea in quanto tale ha qualcosa su cui interrogarsi, su cui riflettere, da comprendere, da mettere in campo? Nel pensiero che ha di se stessa, nel suo disegno strategico e nelle sue politiche? Ecco la domanda che ci si pone oggi
La sfida per il futuro
Due figure di punta, Mario Campli e Alfonso Pascale, due intellettuali che hanno la pazienza di non fermarsi a ciò che si coglie solo in superficie, ci conducono per mano verso i grandi temi dell’ecologia presenti nell’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco la 21ª Conferenza delle Parti sul Clima, con un corposo documento che offre preziosi approfodimenti