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Il modello vincente dell’olio Dop Garda per valorizzare gli extra vergini territoriali

Il consumatore ha bisogno di certezze e di punti fermi. Per riuscire con successo in questa operazione è necessario fare cultura di prodotto coinvolgendo da un lato i produttori, portandoli a conseguire livelli qualitativi sempre più elevati, e dall’altro gli operatori del food service, partendo dalla formazione nelle scuole alberghiere. E così, a San Felice del Benaco, sono state premiate le migliori produzioni olearie gardesane e le migliori preparazioni di cucina dei futuri chef

Olio Officina

Il modello vincente dell’olio Dop Garda per valorizzare gli extra vergini territoriali

L’obiettivo del Consorzio di tutela dell’olio Garda Dop lo si può riassumere in una sola parola: “promozione” – da intendersi nel senso positivo del termine, ovvero nell’impegno esplicito e dichiarato di promuovere l’olio Garda Dop attraverso una serie di iniziative destinate a coinvolgere nel medesimo tempo più soggetti al fine di creare cultura di prodotto e fra conoscere l’olio in tutte le sue molteplici espressioni. Questo impegno, che viene esercitato con successo e dedizione da molti anni, lo si sta portando avanti su più fronti, sia valorizzando la qualità e l’immagine degli oli, sia coinvolgendo tutti gli attori della filiera, e non soltanto la parte più direttamente coinvolta nella produzione e commercializzazione, ma anche quella che fruisce professionalmente dell’olio, chef e ristoratori, anche a partire da chi ancora deve compiere il proprio percorso formativo.  L’obiettivo della promozione si coniuga pertanto con quello della formazione. Di conseguenza, il coinvolgimento diretto dei vari protagonisti di quello che è ormai diventato un  progetto comune, nel corso dei vari decenni da quando è stato istituito il consorzio è finalmente diventato un modello di riferimento per tutte le Dop, e in questo caso specifico la Dop Garda ha aperto scenari nuovi che sarebbe bene venissero presi in considerazione anche dagli altri consorzi, in modo da portare avanti una strategia comune per valorizzare al meglio tutti gli oli territoriali certificati Dop e Igp.

Ecco allora la cronaca di una giornata, quella di sabato 25 marzo 2023, che si è svolta presso la Cooperativa Agricola San Felice a San Felice del Benaco, località in provincia di Brescia.  Nel locale adibito a frantoio, trasformato per l’occasione in luogo di ritrovo, si è voluto celebrare, in un unico momento di festa, le premiazioni di ben due concorsi interregionali dedicati al prodotto simbolo delle sponde del Lago di Garda: l’olio extra vergine di oliva Dop Garda. Ecco dunque il Concorso unico “Oro del Garda”, riservato agli extra vergini prodotti e certificato nell’area di produzione a Denominazione di origine protetta, e il Premio olio Garda Dop, rivolto quest’ultimo agli studenti degli Istituti alberghieri delle tre regioni su cui insiste la denominazione, ovvero Veneto, Lombardia e Trentino.

Si tratta di due iniziative strettamente legate tra loro. L’obiettivo, come già evidenziato, è la promozione, non certo disgiunta dalla formazione. Chiara la finalità dei due concorsi: valorizzare l’olio Garda Dop attraverso i suoi produttori, e con loro l’intero territorio, nonché il patrimonio paesaggistico del Garda, di cui l’olivo è una delle piante più rappresentative e identitarie.

Così, dopo i saluti del sindaco di San Felice del Benaco Simone Zuin, del consigliere regionale Floriano Massardi, del deputato Antonio Girelli, di Eugenio Massetti, in rappresentanza della Camera di Commercio di Brescia e del giornalista e oleologo Luigi Caricato, direttore di Olio Officina, si è entrati nel vivo della giornata, assegnando i riconoscimenti del Premio Olio Garda Dop, contest rivolto agli studenti degli Istituti alberghieri delle tre regioni su cui insiste la denominazione: Veneto, Lombardia e Trentino.

Il nome del piatto che ha conquistato la giuria tecnica del 3° Concorso interregionale Premio Olio Garda Dop è alquanto suggestivo: “Battuta di spigola croccante marinata all’olio Garda Dop in nuvola di fumo d’olivo”.  Tanta fantasia nel nome, ma altrettanta bontà nella degustazione da parte di chi ha valutato la preparazione. Autori, gli studenti dell’Azienda Bergamasca di Formazione, con sede a Bergamo.

1° classificato, Azienda Bergamasca di Formazione

Il Premio Olio Garda Dop è un progetto molto importante perché coinvolge i futuri protagonisti delle cucine e delle sale. Viene realizzato con il contributo e il patrocinio della Camera di Commercio di Brescia, e indetto dal Consorzio di tutela Olio Garda Dop in collaborazione con la Federazione Italiana Cuochi, e Pentole Agnelli. L’intento è promuovere il prodotto simbolo del territorio gardesano e la sua valorizzazione in cucina presso le nuove generazioni dei futuri protagonisti della gastronomia.

Al centro della valutazione dei piatti in concorso non c’è stato solo l’utilizzo dell’olio Garda Dop e la bontà del piatto ma anche la capacità di raccontare e valorizzare sia l’olio, sia il frutto dell’elaborazione, perché la cucina è appunto cultura e come tale va trasmessa al fruitore di quei piatti.

Creato dagli studenti Mattia Casari, Ruben Palaghianu, Eros Poleni e Franceildo Xavier De Oliveira, il piatto “Battuta di spigola croccante marinata all’olio Garda Dop in nuvola di fumo d’olivo” ha convinto la giuria tecnica proprio per il sapiente utilizzo dell’olio Garda Dop, che ne ha esaltato peculiarità e versatilità. Una capacità che è valsa all’istituto dei quattro futuri chef un premio di mille euro.

2° classificato – Cfp Enaip alberghiero Riva del Garda

Nelle posizioni d’onore, si sono classificati: al secondo posto l’Istituto Cfp Enaip alberghiero di Riva del Garda (in provincia di Trento), con il “Filetto di trota in oliocottura con carciofi in osmosi alla liquirizia e olio Garda Dop, crumble alle molche e gel al Trento Doc”, preparazione ideata da Jazmin Delai, Diego Tavernini, Lorenzo Fede e Alessandro Galas.

3° classificato, Cfp Canossa di Brescia

Terzi classificati gli studenti del Cfp Canossa di Brescia, i quali hanno presentato una “Panada con insalata di spigolo bollito e fonduta di nostrano Val Trompia”, preparata da Giovanni Maria Di Sabato, Luca Pubietti, Cristian Benuzzi e Rubens Bresciani.

Entrambi gli istituti di sono aggiudicati un set professionale di attrezzatura da cucina offerto da Pentole Agnelli, personalizzato con il logo del Consorzio di Tutela olio Garda Dop.

La Giuria tecnica – come riferisce nel dettaglio una nota del Consorzio di tutela dell’olio Dop Garda – ha inoltre attribuito due menzioni speciali.

Una menzione è stata assegnata all’Afgp Centro Bonsignori di Remedello (in provincia di Brescia), in gara con lo “Storione di Calvisano in oliocottura, cremoso di patate all’olio Garda Dop, limone e liquirizia”, ideato da Dalila Pirozzoli, Gurpreet Singh, Lucrezia Puzzanghera e Matteo Piafrini.

L’altra menzione speciale è andata al Cfp “Fondazione Casa del Giovane Don Mario Bottoglia” di Castiglione delle Stiviere (in provincia di Mantova) per la creazione del “Morbido fior d’olivo” realizzata da Martina Cunegatti, Marta Varini, Maxim Coptu, Nikole Pialorsi. E proprio quest’ultima ricetta ha ricevuto anche il Premio speciale alla memoria dello “Chef Onelio Proietti Lippi”, uno tra i punti di riferimento della ristorazione bresciana. Tale premio è stato assegnato dall’Associazione Cuochi di Brescia al piatto che, secondo il parere degli chef, valorizza ed esalta di più l’olio Garda Dop.

A seguire, dopo le premiazioni degli allievi delle scuole alberghiere, c’è stata la cerimonia del Concorso unico “Oro del Garda”, dedicato alla figura e alla memoria di Giovanni Mazzoldi, un personaggio di punta, tra i promotori più convinti della denominazione Garda Dop e tra gli imprenditori più lungimiranti del territorio, purtroppo scomparso nel 2018.

Il concorso di qualità, giunto alla sua ottava edizione, viene riservato all’olio extra vergine di oliva prodotto e certificato nell’area di produzione a Denominazione di Origine. La finalità, come è facilmente intuibile, consiste nel valorizzare le risorse umane implicate nel percorso che va dall’olivo all’olio, attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori di filiera, dai produttori agli enti, alle istituzioni sul territorio, operativi in un’area che comprende Lombardia, Veneto e Trentino. L’iniziativa, ideata e realizzata dal Consorzio di tutela, è finalizzata a stimolare i produttori a un sempre maggiore e più qualificato impegno al fine di ottenere una migliore qualità dell’olio, senza mai rinunciare alle sue peculiarità tipiche.

Sono state ben 36 le etichette sottoposte quest’anno al giudizio finale del Panel di assaggio Onaoo, panel riconosciuto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Gli oli esaminati sono stati suddivisi nelle due categorie di riferimento che caratterizzano gli oli Dop Garda: fruttato leggero e fruttato medio.

1° classificato Fruttato medio: Oleificio Cisano di Bardolino

A conquistare il primo premio quale migliore Olio Garda Dop dell’ultima campagna olivicola, sono stati rispettivamente l’azienda agricola San Felice di Toselli di San Felice del Benaco (in provincia di Brescia), per la categoria fruttato leggero, e l’Oleificio Cisano di Bardolino (in provincia di Verona) per la categoria fruttato medio.

1° classificato Fruttato leggero: San Felice di Toselli

A seguire, nell’ambito della categoria fruttato leggero, si sono posizionate al secondo posto l’azienda agricola Novello Cavazza di Alessandra Cavazza, con sede a Manerba del Garda (in provincia diBrescia), e, al terzo posto, il Consorzio Olivicoltori Malcesine di Malcesine (in provincia di Verona); mentre, per la sezione fruttato medio, la seconda posizione è andata all’azienda Madonna delle Vittorie di Arco (in provincia di Trento),e, terza classificata, l’aziendaOliocru di Riva del Garda (in provincia di Trento).

Le aziende premiate per i loro oli Dop Garda

 

Si ringrazia per i dettagli della notizia e per le foto Alessandra Tutino

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