Roma, agra press – A settembre 2013 – rende noto l’Istituto nazionale di statistica – i prezzi al consumo di prodotti alimentari e bevande analcoliche sono calati dello 0,2% su agosto e sono aumentati dell’1,9% su base annua. I prezzi di alimentari e bevande analcoliche – rileva l’Istat – “contribuiscono in primo luogo a determinare il tasso di inflazione generale”. “Per quanto riguarda gli alimentari non lavorati – informa l’Istituto – la diminuzione su base mensile e’ principalmente attribuibile al calo dei prezzi della frutta fresca (-4,8%; +5,2% su base annua, in netto rallentamento dal +9,9% del mese precedente). per contro, nello stesso comparto, si rilevano aumenti congiunturali dei prezzi dei vegetali freschi (+1,9%; in flessione, tuttavia, del 2,8% dal +2,2% di agosto), del pesce fresco di mare di pescata (+0,5%, -1,5% in termini tendenziali), della carne suina (+0,4%, +1,6% su base annua) e del pollame (+0,2%, +2,3% nei confronti di settembre 2012)”, rende noto l’istat, aggiungendo che “con riferimento agli alimentari lavorati, gli aumenti su base mensile sono per lo piu’ di lieve entita'”. “Da rilevare – prosegue l’Istat – gli incrementi congiunturali dei prezzi del burro (+0,5%, +3,4% su base annua), dell’olio d’oliva (+0,3%, +5,8% in termini tendenziali) e delle bevande alcoliche quali vini (+0,3%, +5,0% su base annua) e aperitivi (+0,3%, +2,6% nei confronti di settembre 2012)”. (ab)
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