Olivo Matto

Benvenuti nell’era dei crociati anti muffa

Luigi Caricato

Benvenuti nell’era dei crociati anti muffa

Sabato 26 novembre è stato un giorno di meritato riposo, dopo i tanti impegni. Non ho avuto voglia di scrivere nulla sul blog, per una forma di muta protesta nei confronti di coloro che con troppa superficialità, non avendo cura del futuro, si giocano tutte le carte nel presente, costi quel che costi. Ed ecco che riprendo un articolo apparso su Teatro Naturale, riguardante un’indagine Coldiretti-Unaprol-Symbola sugli oli presenti al supermercato. Una vecchia storia su cui si continua a speculare.

In Italia – ho scritto qualche giorno fa all’amica Jeanne – si ama giocare purtroppo al massacro. L’obiettivo è farsi sempre del male illudendosi di fare il proprio e altrui bene.

L’indagine in questione riporta un dato che è tutto da verificare: muffe in 4 bottiglie di olio in vendita su 10. Il comunicato stampa diffuso da Coldiretti-Symbola-Unaprol getta una luce sinistra sugli oli extra vergini di oliva e lascia seri dubbi sulla bontà dell’indagine. Non che nei supermercati non vi siano pessimi oli in circolazione, ve ne sono anzi tanti e di dubbia purezza, ma è che su questioni così delicate occorre intervenire con la dovuta prudenza, per non inquietare il consumatore.

Io resto sempre più convinto del fatto che si debbano effettuare controlli severi e sequestare merce e condannare a pene dure eventuali responsabili di malefatte; senza però suscitare clamore, mai tacendo, ma senza creare inutili allarmismi. E’ il mio pensiero, potrei anche sbagliarmi, ma io resto di questo parere, non so voi.

La muffa? Che strano! E’ un difetto organolettico ormai così raro da trovare. E’ il flavor caratteristico degli oli ottenuti da olive aggredite da funghi e lieviti in quanto lasciate per lungo tempo ammassate in ambienti umidi. Ormai è così infrequente tale incuria e c’è da restare stupiti dai nasi del trio Coldiretti-Symbola-Unaprol. Saranno forse nasi soprannaturali?

Per approfondire il tema di questo post, è da leggere con attenzione il mio articolo apparso su Teatro Naturale: clicca qui.

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