Mondo

L’olio e l’olivo nelle parole del Papa emerito Benedetto XVI

Scomparso all’età di 95 anni il 31 dicembre, Joseph Ratzinger, venne eletto Papa il 19 aprile 2005 e rinunciò alla carica pontificia l’11 febbraio 2013. Un gesto che gettò nello sconforto e nella paura, ma fu anche certamente simbolo di coraggio. Abbiamo così deciso di ricordarlo attraverso un passaggio tratto da una sua omelia pronunciata nel giorno della benedizione degli oli durante la Messa crismale del Giovedì Santo

Olio Officina

L’olio e l’olivo nelle parole del Papa emerito Benedetto XVI

La sacralità e l’olio sono due elementi inscindibili. Ne parlano i miti greci, i testi di più culture e religioni seppur distanti tra di loro.

Per questo motivo noi di Olio Officina abbiamo pensato che non ci fosse migliore di ricordare il Papa emerito Benedetto XVI se non riportando alcune sue parole tratte dall’omelia pronunciata nel giorno della benedizione degli oli durante la Messa crismale di un Giovedì Santo di alcuni anni fa:

«L’olio dell’ulivo ha un significato ampio. È nutrimento, è medicina, dà bellezza, allena per la lotta e dona vigore. I re e i sacerdoti vengono unti con olio, che così è segno di dignità e di responsabilità, come anche della forza che viene da Dio. Nel nostro nome “cristiani” è presente il mistero dell’olio. La parola “cristiani”, infatti, con cui i discepoli di Cristo vengono chiamati già all’inizio della Chiesa proveniente dai pagani, deriva dalla parola “Cristo” (cfr At 11,20-21) – traduzione greca della parola “Messia”, che significa “Unto”. Essere cristiani vuol dire: provenire da Cristo, appartenere a Cristo, all’Unto di Dio, a Colui al quale Dio ha donato la regalità e il sacerdozio. Significa appartenere a Colui che Dio stesso ha unto – non con un olio materiale, ma con Colui che è rappresentato dall’olio: con il suo Santo Spirito. L’olio di oliva è così in modo del tutto particolare simbolo della compenetrazione dell’Uomo Gesù da parte dello Spirito Santo».

L’olio è parte di noi, della nostra cultura e del nostro modo di rapportarci con il mondo e con la preghiera: «Nella Chiesa antica l’olio consacrato è stato considerato, in modo particolare, come segno della presenza dello Spirito Santo, che a partire da Cristo si comunica a noi. Egli è l’olio di letizia»

È per il nostro corpo un elemento necessario, di cui non possiamo fare a meno, ed è attraverso la sua assunzione, in qualunque modo questa avvenga, che porta in noi benessere e cura.

Avere rispetto per la pianta di ulivo e per il suo dono più grande, l’olio, significa rispettare noi stessi e ciò che porta al nostro benessere.

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui

Commenta la notizia