Economia

Cosa garantisce il reddito agricolo agli olivicoltori spagnoli

La coltivazione degli oliveti sta particolarmente risentendo della difficile situazione climatica: la produzione si è drasticamente ridotta del 47% rispetto alla precedente annata. È stata così approvata dal Consiglio dei ministri in Spagna la diminuzione a dieci del numero minimo di giorni di lavoro per permettere agli operatori occasionali di accedere a questa e altre tipologie di agevolazioni

Olio Officina

Cosa garantisce il reddito agricolo agli olivicoltori spagnoli

Il Consiglio dei ministri ha approvato la riduzione a dieci del numero minimo di giornate effettive di contribuzione necessarie per accedere all’indennità di disoccupazione o al reddito agricolo di cui beneficeranno i lavoratori agricoli temporanei nelle comunità autonome di Andalusia ed Estremadura.

Questa riduzione è inclusa nel Regio decreto-legge che approva le misure per rafforzare la protezione dei consumatori di energia e per contribuire alla riduzione del consumo di gas naturale in applicazione del “Plan + seguridad para tu energía”, nonché le misure relative alla retribuzione del personale del settore pubblico e alla protezione dei lavoratori agricoli temporanei colpiti dalla siccità.

In precedenza, il Regio decreto-legge 4/2022 del 15 marzo, con importanti misure urgenti a sostegno del settore agricolo a causa della siccità, aveva già incluso, in materia di lavoro, la riduzione da trentacinque a venti del numero minimo di giornate effettive di contribuzione per accedere all’indennità di disoccupazione o al reddito agricolo fino al 31 dicembre 2022.

La conseguente evoluzione negativa delle precipitazioni ha peggiorato le previsioni di produzione.

Infatti, il valore medio nazionale delle precipitazioni nell’anno idrologico 2021/2022 (dal 1° ottobre 2021 al 27 settembre 2022) è stato di 475,5 mm, il 25,6% al di sotto del valore normale.

Questo peggioramento delle prospettive ha reso necessario il rafforzamento e l’estensione delle misure di protezione, soprattutto in vista di una significativa riduzione del raccolto di olive.

L’olivicoltura, una coltura ad alta intensità di manodopera, è particolarmente colpita da questa situazione climatica avversa, per cui è stato deciso di ridurre il numero di giornate di contribuzione a dieci, in modo che i lavoratori agricoli occasionali delle Comunità Autonome dell’Andalusia e dell’Estremadura possano beneficiare dell’indennità di disoccupazione e del reddito agricolo, al fine di ridurre al minimo l’impatto della situazione sulle loro prospettive di lavoro.

Perché questa misura

Le prime stime del Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione indicano un calo significativo del 47% del raccolto di quest’anno rispetto al precedente raccolto 2021/2022. Si tratterebbe inoltre della produzione più bassa delle ultime sette stagioni, pari a circa 800.000 tonnellate nella stagione 2022/2023.

Nelle stagioni 2012 e 2019, con un calo del 54% e del 53% del raccolto rispetto a quello precedente, è stata approvata una riduzione a venti del numero minimo di giornate effettive di contribuzione per ottenere l’indennità di disoccupazione o il reddito agricolo in Andalusia ed Estremadura.

Dato che la maggior parte della raccolta delle olive terminerà nel marzo 2023, e si prevedono dimensioni ridotte, è anche prevedibile che il corrispondente numero di giornate lavorative necessarie per la raccolta si ridurrà notevolmente, danneggiando le prospettive occupazionali dei lavoratori occasionali che abitualmente lavorano negli oliveti.

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In apertura, foto di Olio Officina©

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