Terra Nuda

Un passo cruciale nel sistema delle Indicazioni geografiche con la nuova riforma

Una maggiore protezione, la sostenibilità, intesa nelle sue dimensioni sociali, ambientali, economiche, i cui relativi impegni da rispettare nella produzione saranno concordati dai Consorzi di Tutela, e procedure semplificate rientrano tra le principali novità. Nella stesura dei punti chiave è stato determinante il ruolo di OrigIn Italia, che ha saputo portare all’attenzione le esigenze del settore delle Dop e Igp

Olio Officina

Un passo cruciale nel sistema delle Indicazioni geografiche con la nuova riforma

Un successo per tutto il modello italiano.

È questo il primo commento di Origin Italia, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche che rappresenta oltre il 95% delle produzioni Ig italiane, al raggiungimento dell’accordo sulla riforma del Sistema Ig avvenuto il 24 ottobre in sede di trilogo.

Più forza al ruolo dei Consorzi di tutela, maggiore protezione (anche online grazie all’ex-officio sui domini internet che bloccherà in automatico i contenuti illeciti) delle Ig e procedure semplificate, oltre agli impegni di sostenibilità. Sono alcune delle novità che arriveranno con l’entrata in vigore del nuovo regolamento, a partire dal 2024.

Inoltre, tante nuove opportunità per quanto riguarda i Consorzi stessi, come la promozione del turismo enogastronomico e l’estensione da tre a sei anni per i piani di regolazione dell’offerta, che consolidano una ulteriore crescita della Dop Economy e dei territori che riguardano il settore.

“È un obiettivo raggiunto grazie a un lavoro di concerto tra il mondo produttivo e quello politico che dimostra come quello italiano sia ancora una volta un modello per quanto riguarda il settore delle Dop Igp – commenta la notizia Cesare Baldrighi, Presidente di Origin Italia – l’impegno di Origin Italia è stato determinante durante tutto il percorso portando all’attenzione le esigenze del settore e i potenziali pericoli che sarebbero scaturiti dall’adozione di alcune disposizioni normative che inizialmente il testo conteneva e per questo dobbiamo ringraziare il Governo italiano, in particolare il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, oltre al Relatore stesso della Riforma, l’eurodeputato Paolo De Castro, ai quali abbiamo fin da subito garantito l’appoggio della nostra associazione e di tutti i suoi Consorzi di Tutela soci”.

La riforma sottolinea il ruolo centrale della Commissione Europea in materia di sviluppo economico del sistema Ig, limitando il ruolo dell’Euipo, inoltre rafforza la protezione delle Ig anche online e sui nomi di dominio, nonché quando utilizzate come ingredienti, attraverso l’obbligo per i trasformatori di informare i gruppi di produttori riconosciuti quando utilizzano il nome registrato nei prodotti trasformati e la possibilità per gli Stati membri di rafforzare tale procedura, come già avviene in Italia.

Aumentata la protezione anche nel caso in cui vi siano prodotti che sfruttino indebitamente la reputazione delle Ig, come nel caso del Prosek o dell’aceto balsamico e cipriota. Rafforzamento dei gruppi perseguito invece attraverso l’introduzione di numerosi poteri e responsabilità, lasciando però alla sussidiarietà degli Stati la definizione di alcune disposizioni, come quelle concernenti i contributi obbligatori per tutti gli operatori, anche se non aderenti. Infine, la sostenibilità, intesa nelle sue dimensioni sociali, ambientali, economiche e di benessere e salute degli animali, i cui relativi impegni da rispettare nella produzione saranno concordati dai Consorzi di Tutela ed evidenziati in un rapporto di sostenibilità.

In apertura, foto di Olio Officina©

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