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Roberto De Andreis: creare una interazione tra chef e olive da mensa
Tutti i professionisti del settore ristorazione devono saper riconoscere le tipologie di olive da tavola, le lavorazioni e tutte le eventuali anomalie, in modo da non impiegarle nelle preparazioni. Componente del Gruppo olive da tavola del Consiglio oleicolo internazionale, De Andreis nell’ambito della settima edizione del Forum Olio & Ristorazione ha ricordato l’importanza di istruire anche i consumatori in questo processo di conoscenza
Mauro Meloni: la ristorazione può trovare l’occasione di diventare ambasciatrice dell’olio
Il settore del food & beverage può svolgere un ruolo di promozione del prodotto insostituibile nella misura in cui però l’olio sia di qualità e lo si possa di conseguenza comunicare. È quanto spiega il direttore del Ceq e di Unifol presso la Cascina Cuccagna, nel corso della settima edizione del Forum Olio & Ristorazione. Uno degli impedimenti maggiori, in tutto ciò, è senz’altro l’aspetto qualitativo, in quanto per ottenerlo significa rinunciare a parte del raccolto e incorporare costi di produzione elevati
Filtrato o non filtrato?
"Stesso olio: a sinistra non filtrato, a destra filtrato". È quanto afferma l'agronomo Giovanni Melcarne, che è anche un olivicoltore e frantoiano, presente sul mercato con l'olio a marchio Foresta Forte. Sua è la foto, utile - dice "per far comprendere l'importanza di filtrare un olio extra vergine di oliva"
Simona Lauri: è fondamentale, oggi, creare una carta del pane per l’olio
Panificatrice, maestra e formatrice di arte bianca, nell’ambito del Forum Olio & Ristorazione, alla sua settima edizione, ha ricordato come esistano abbinamenti per assonanza o per contrasto, ed è proprio qui che si rivela cruciale l’abilità nell’individuare gli abbinamenti vincenti. Ci sono oli extra vergini di oliva che, per via delle specifiche peculiarità, si sposano alla perfezione con alcune tipologie di pane e meno con altre
Cristina Santagata: l’importanza del dialogo per un nuovo comparto oleario
Amministratrice delegata di Santagata 1907, nell’ambito del Forum Olio & Ristorazione ha evidenziato come vada assolutamente riconosciuto un ruolo centrale all’olio extra vergine di oliva nei locali della ristorazione, a partire da un prezzo corretto e adeguato, passando per le modalità di conservazione, fino alla valorizzazione, a tavola, attraverso una comunicazione precisa con il cliente
Tutta l’emozione delle olive in frantoio
Dopo alcune olivagioni alquanto complicate in Toscana, ecco una foto che rende tutta la felicità di Roberta Maccioni, dell'Antico Colle Fiorito, mentre assiste alla molitura delle sue amate olive. La gioia di chi produce l'olio è la stessa che vive ogni madre nel portare a termine la propria gravidanza. L'olivagione è come l'attesa di un parto. Le olive, coltivate nella sua campagna a Lamporecchio, hanno nome Moraiolo, Leccino, Frantoio e Pendolino. L'olio, appena franto, con tutti i profumi, sapori e aromi, è la migliore gratificazione che si possa immaginare. Dopo mesi di attesa, arriva il frutto del proprio lavoro
Quando l’olivagione fa rima con condivisione
Si fa un gran parlare della vendemmia, con il coinvolgimento festoso di tanti non addetti ai lavori, poco, invece, si fa quando è tempo di raccogliere le olive. Manca quella speciale adesione, fortemente motivata, da parte della gente comune. Con Milena Pepe la raccolta in Irpinia diventa non solo occasione di socializzazione, ma anche un modo per immergersi nella natura e scoprire il profilo sensoriale degli oli
Alessia Cipolla: l’importanza di buon servizio dell’olio
Ad oggi, chiarisce l’architetto fondatrice dello Studio Archipass e del progetto “La costruzione del gusto”, mancano degli elementi studiati apposta per far vivere al commensale un’esperienza completa per l’assaggio dell’olio extra vergine di oliva. La designer Alessia Cipolla ne ha parlato durante il Forum Olio & Ristorazione, alla sua settima edizione, anche attraverso la masterclass “Il progetto della tavola”, con l’obiettivo di ampliare la grammatica del gusto a tavola
Quanta è buona l’abbinata olio (Dop Garda) e formaggi
Pio Costa: l’olio è un prodotto in divenire
Proprio per questo, come afferma il titolare della Lorenzo Costa fu Eugenio nell’ambito della settima edizione del Forum Olio & Ristorazione, occorre osare e avere il giusto coraggio per sperimentare e proporre cose nuove ai consumatori, riconoscendo in questo modo l’importanza dei corsi di formazione per la crescita di tutto il comparto del food & beverage
Arriva l’olio nuovo, fresco nei profumi, brillante nel colore
Il Salento ha un forte desiderio di voltare pagina. Dopo la decennale, devastante e brutale esperienza vissuta nel cercare di contrastare il temibile batterio Xylella fastidiosa, non ancora domato, gli olivicoltori non si arrendono. In questo territorio vi sono le giuste energie per opporre resistenza. L'olio che appare in questa foto, appena franto, ne è la più viva testimonianza. Non è facile, ma lo spazio per la speranza c'è. Scegliere di consumare l'olio salentino è un atto etico cui non ci si deve sottrarre
Carlotta Perilli: l’olio si usa sempre ma non viene raccontato a sufficienza
L’olio extra vergine di oliva non bisogna solo mangiarlo, ma goderlo e comprenderlo, afferma la maître del ristorante Bu:r di Milano, presente come relatrice ai lavori della settima edizione del Forum Olio & Ristorazione. Proprio per questo motivo, il suo locale dedica all’olio un momento a sé, che non è all’inizio del servizio, ma verso la metà, per evitare che l’appetito del commensale appena seduto a tavola danneggi l’assaggio del prodotto
Serena Mela: l’olio in tavola è cruciale per far crescere la cultura del prodotto
Il Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia conosce bene il ruolo della ristorazione nel raccontare l’olio extra vergine di oliva: gli chef e gli operatori di sala sono un veicolo importante. A ricordarlo, nell’ambito della settima edizione del Forum Olio & Ristorazione, è la responsabile marketing della storica realtà olearia imperiese
Quando si dice olivo ultracentenario
Siamo nel Lazio, nel viterbese. L'uomo che vedete nella foto è Arturo Archibusacci, un imprenditore di Canino che ha reso celebre un territorio e con esso una cultivar. Questo esemplare d'albero è presente all'interno dell'oliveto La Chiusaccia. Le notizie che ci giungono sono rassicuranti: "niente attacchi di mosca; precipitazioni buone per la pianta e per il frutto". Qui l'olivagione ha avuto inizio il 23 settembre e si estenderà fino al 30 con le varietà più precoci dell'oliveto Madonna delle Mosse per la produzione del "130.6" a firma Archibusacci. Il racconto di chi vive in prima persona l'esperienza quotidiana degli olivi è commovente e merita grandi attenzioni
Dop Garda. In attesa dell’olivagione 2024
I preparativi per la raccolta fervono tra le aziende olivicole d'Italia e del resto del mondo. L'attesa si fa sentire e così le occasioni di incontro per coinvolgere in questi giorni anche i consumatori non mancano, come dimostra l'ultima edizione di WardaGarda, il festival dell'entroterra gardesano che si è tenuto nell'oliveto urbano di Cavaion Veronese