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Buone letture in piedi

Luigi Caricato mentre legge OOF special edition,  l'ultimo numero del tabloid edito da Olio Officina è dedicato ai temi, tanto attuali, di tracciabilità e sostenibilità. Si parte con l’intervista a Chiara Coricelli, ad di Pietro Coricelli Spa

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Gabriele Riccardi: «L’olio Evo determinante nella prevenzione e cura del diabete»

“Grazie alla sua componente lipidica e ricca di polifenoli, l’extra vergine contribuisce a ridurre il rischio di malattie e di relative complicanze”. Pillole di sapere, in collaborazione con l’Istituto Nutrizionale Carapelli in merito all’“Etichettatura Nutrizionale Fop – stato dell’arte e il caso paradigmatico dell’olio d’oliva”

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La sostenibilità è un valore da coltivare

Nella foto, il professor Francesco Lenoci, dell'Università Cattolica di Milano, mentre esibisce il volume Bilancio di sostenibilità 2020 , edito dal gruppo oleario Salov, e copia della rivista Amministrazione & Finanza, edita da Wolters Kluwer, in cui compare il saggio a sua firma Quando la storia olivicola sposa la sostenibilità: Gruppo Salov. "Ci sono tanti bilanci di sostenibilità che restano bilanci di sostenibilità - commen ta il professor Lenoci -  e poi ci sono alcuni, davvero pochi, bilanci di sostenibilità che diventano Best Practice, che diventano Dottrina. Complimentio Salov"

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“Il grande libro dell’olio” sulle pagine del quotidiano “il Giornale”

Finalmente una recensione scritta come si deve. Noi di Olio Officina siamo contenti non soltanto perché lusinghiera (il che fa sempre piacere), ma per almeno altre due ragioni: la prima, il fatto che sia una vera recensione e non la riproduzione di quanto riportato nella quarta di copertina del volume; la seconda, molto più significativa, è che un libro che affronta una materia prima tanto complessa come è l’olio da olive non sia più relegato nelle pagine altre, quelle che a noi piacciono meno, del cibo, ma nello spazio che un simile libro merita di essere accolto, dove si argomenta di cultura

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“Il grande libro dell’olio” conteso

Sono venuti a trovarci, nella redazione di Olio Officina, l’architetto Manuelita Maggio e l’architetto e designer Mauro Olivieri, e ci ha fatto molto piacere. Ovviamente il volume che stringono tra le mani è disponibile in tutte le librerie, o lo si può richiedere direttamente a noi: QUI

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Il tuorlo d’olio

In attesa della undicesima edizione di Olio Officina Festival 2022 [ricordate le nuove date: il 17, 18 e 19 marzo 2022, in presenza, al Palazzo delle Stelline di Milano] noi ci divertiamo così, con questa foto buffa

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Latta d’olio a Jaén

Quando la fantasia vince. Esposta nella capitale dell'olio spagnola, a Jaén. Un modo semplice ed efficace per degli usi alternativi, creativi e sostenibili dei contenitori un tempo destinati ad accogliere olio extra vergine di oliva

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Le buone letture di Michelangelo Raiola

Lo chef e docente di cucina nel ritratto di Gianfranco Maggio nell'ambito dell'ultima edizione, in presenza a MIlano, del Forum Olio & Ristorazione, mentre esibisce la rivista OOF International Magazine. Raiola ha la fortuna di insegnare presso l'Istituto “Falcone”di Gallarate, unica scuola alberghiera in Italia ad essere una scuola e azienda insieme, con un ristorante aperto al pubblico, e, a sua volta, anche l'Istituto per il quale insegna può vantare un professore di così alto profilo e professionalità

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L’olio epifanico

E all’improvviso ci apparve tutta la verità, nella sua essenza. L’immateriale che si rende visibile manifestandosi in tutta la sua evidenza. Ecco il dono della mirra, l’olio essenziale che connette il mondo materiale a quello spirituale. Buona epifania a quanti ci seguono con costanza, curiosità e senso di stupore.

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Una distesa di olivi, ad Alghero

Con questa foto abbiamo ricevuto gli auguri di buon anno da Pasquale Manca, patron di Olio San Giuliano. Quale migliore testimonianza di chi guarda con ottimismo al futuro? L’Italia è senza olio e non è mai stata auto sufficiente, perché non pianta più olivi da tempo e non produce il necessario. Pasquale e la sua famiglia, con il padre Domenico, offrono un punto di vista alternativo, nella loro meravigliosa Sardegna, incrementando la quota di oliveti, aggiungendo centinaia di ettari a centinata di ettari, il tutto con le proprie sole forze, come dovrebbero fare i veri imprenditori. Questo è l’atteggiamento che dovrebbero assumere gli italiani: credere nel proprio lavoro e investire in continuazione sul futuro. Anche questa è bellezza

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