Olio Officina Festival

Quando la bottiglia d’olio è bella si vende di più

Dare valore all’olio extra vergine di oliva passando dalla cura del packaging e puntando su un design coerente, originale e innovativo. A Milano, nell’ambito del Simei, si è svolto un importante incontro sul tema con la partecipazione di designer italiani e spagnoli. È emerso un quadro interessante, che va oltre il marketing

Maria Carla Squeo

Educare il gusto

Speciale OOF 2020. Giovedi 6 febbraio, giorno d’apertura di Olio Officina Festival, sarà possibile ascoltare la relazione della professoressa Rosalia Cavalieri, di cui anticipiamo l’abstract: “la gastromania oggi dilagante non comporta alcun approfondimento culturale, non muove da scelte informate e consapevoli di ciò che si mangia, non poggia su una fondata competenza sensoriale, ma è frutto spesso di improvvisazioni”

Rosalia Cavalieri


La cultura dell’olivo e dell’olio a Palazzo di Varignana

Un nuovo polo culturale a Castel San Pietro Terme, in Emilia. Si è concluso con successo l’evento itinerante Olio Officina Anteprima, che quest’anno si è svolto nella giornata di domenica 13 ottobre presso le sale del prestigioso resort con vista sui colli bolognesi, in un vasto areale suggestivamente circondato dagli oltre 200 ettari di nuovi oliveti, realizzati da Agrivar ricorrendo quasi interamente a cultivar di olivi autoctoni, perlopiù delle varietà Nostrana e Ghiacciola

Olio Officina


Olio e ristorazione in Spagna

Nei locali stellati l’extra vergine non è molto visibile, lo è invece molto di più negli altri. Lo chef Dani Garcia, tre stelle Michelin, fa eccezione a Malaga, come nei due ristoranti di Madrid, nei quali serve una selezione di pane e olio. L’alta ristorazione è diversa, ma questo piccolo gesto è importante. L’intervento dell’editore di Mercacei Juan Peñamil (Diciottesima puntata. Continua)

Maria Carla Squeo


La critica gastronomica non esiste

Figurarsi se esistono attenzioni per gli oli di qualità. È quanto ha sostenuto il giornalista Valerio Visintin, intervenuto nell’ambito della seconda edizione del Forum Olio & Ristorazione. Il quale, tra l’altro, riguardo agli extra vergini non esita a dire che chi dovrebbe promuovere la cultura, ovvero i ristoranti più noti e blasonati, continuano invece a fare orecchie da mercante, e non se ne occupano. I consumatori, in ogni caso, hanno le loro responsabilità: chi vede qualcosa di sbagliato, deve farlo presente (Diciassettesima puntata. Continua)

Maria Carla Squeo


L’olio re-ingegnerizzato

Una certificazione del Ceq, il Consorzio extra vergine di qualità, per avviare un processo virtuoso che porti ad assegnare valore a un olio, l’extra vergine di alta qualità, che non è come tale uguale agli altri extra vergini, e che proprio per questo va saputo presentare e spiegare, con l’intento di far percepire tutto il valore e nel contempo tutto il lavoro e la progettualità che stanno dietro all’atto del produrre. Prosegue il nostro racconto della seconda edizione del Forum Olio & Ristorazione, con le dichiarazioni pronunciate da Mauro Meloni (Quindicesima puntata. Continua)

Maria Carla Squeo


Olio & Benessere

In occasione di Olio Officina Anteprima, Palazzo di Varignana ha strutturato diverse opzioni per il fine settimana del 12 e 13 ottobre 2019. Per gli amanti della natura, di una sana alimentazione e del benessere, sono state concepite cinque possibili formulazioni attraverso le quali poter coniugare il piacere della ruralità e del buon cibo, con il proprio star bene nel nome dell’olio e della natura, nel corpo come nello spirito

Olio Officina


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Far pagare l’olio nei ristoranti

Dimentichiamoci dell’olio extra vergine di oliva al ristorante. Non è così che si crea valore. A sostenerlo è stato il direttore del Ceq Mauro Meloni nell’ambito della seconda edizione del Forum Olio & Ristorazione: “Un prodotto ha un valore, e, se ce l’ha, allora bisogna riconoscerlo; e, di conseguenza, il consumatore deve essere disposto a pagarlo”. Basta educare li consumatore. Può sembrare impossibile? Siamo sicuri? (Quattordicesima puntata. Continua)

Maria Carla Squeo


Olio territoriale, olio sartoriale

L’anticipazione. Si rinnova l’appuntamento, domenica 13 ottobre 2019, con Olio Officina Anteprima. Nel nome della via Emilia dell’olio. Teatro dell’evento, il Resort Palazzo di Varignana a Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna. Grande spazio per l’olio, con un ricco programma di incontri, assaggi e pacchetti di benessere per il fine settimana. Non è stato scelto un luogo a caso. Con il progetto olivicolo dell’azienda Agrivar ci sono, ad oggi, oltre 65 mila piante di olivi e, a regime, nel 2022 gli olivi supereranno i 100 mila alberi. E adesso, con grande tenacia, si sta lavorando per ottenere l’olio Igp Bologna

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Lo stato dell’olio, oggi

Non c’è altra scelta se non quella di puntare a una nuova categoria di extra vergine, che si chiami superior o in altro modo poco importa, ma una distinzione è necessaria. Occorre muoversi sul fronte dell’alta qualità o non c’è salvezza. Così Tullio Forcella, direttore di Federolio, tra i relatori della seconda edizione del Forum Olio & Ristorazione. Il quale ha anche ammesso che le aziende olearie presidiano poco il canale Horeca, perché, di fatto, è la distribuzione organizzata a veicola l’80% del prodotto (Tredicesima puntata. Continua)

Maria Carla Squeo


Anche l’olio di sansa

Tutte le categorie merceologiche che rientrano tra gli oli da olive hanno un proprio valore. La stessa ristorazione può trarne vantaggio, per esempio nelle fritture. Eppure viene un po’ considerato come il fratello povero. Nell’ambito della seconda edizione del Forum Olio & Ristorazione è intervenuto Michele Martucci, presidente del Gruppo Olio di sansa di Assitol (Dodicesima puntata. Continua)

Maria Carla Squeo


L’olio è un’emozione

“Una bottiglia di acqua, o una bottiglia di vino già aperta, viene forse portata su un altro tavolo? No. L’olio invece sì? Perché?” Secondoilmaître Valerio Beltrami, presidente di Amira, l’associazione maître, ristoratori e albergatori, pensare all’olio extra vergine di oliva quale apertura prima del pasto, è la strada giusta per valorizzarlo, ma occorre far di più. Oggi al ristorante non si va più solo per mangiare, ma per vivere una emozione, e l’olio è una grande emozione. Prosegue il nostro dettagliato resoconto di quanto è stato affermato nel corso della seconda edizione del Forum Olio & Ristorazionea Milano (Undicesima puntata. Continua)

Maria Carla Squeo


Tanti oli al ristorante

Secondo lo chef Massimo Moroni, presidente di Apci Lombardia, l’Associazione professionale dei cuochi italiani, occorre essere sempre alla ricerca di innovazioni tecnologiche, sviluppando nuove ricette a base di olio, come per esempio una sua ultima creazione: una emulsione fatta solo di miele e olio, oltre a una piccola dose di acqua. In un ristorante? Ci devono essere più extra vergini a disposizione. Prosegue il nostro dettagliato resoconto di quanto è stato affermato nel corso della seconda edizione del Forum Olio & Ristorazionea Milano (Decima puntata. Continua)

Maria Carla Squeo


Non si vende solo olio

Pensare che si possa coinvolgere il settore professionale dell’Horeca solo cercando di piazzare bottiglie o taniche d’olio, è un approccio sbagliatissimo, poco funzionale. Ecco allora quanto ha sostenuto Anna Baccarani,trade marketing del Food Service di Olitalia nel corso della seconda edizione del Forum Olio & Ristorazione: “occorre avere una struttura – sia commerciale, sia marketing, sia produttiva – in grado di andare incontro alle necessità del soggetto professionale, molto diverso dal soggetto consumer. Si ottengono risultati se si offre un servizio e si è capaci di intercettare le necessità e le esigenze di chi deve fare business all’interno del proprio locale (Nona puntata. Continua)

Maria Carla Squeo