Economia

Lo stato del comparto oleario al 31 ottobre 2022

Secondo i dati forniti dall’Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell’olio, gli operatori del settore risultano pari a 21.770, dei quali risultano in giacenza 216.388 tonnellate di olio da olive, con incremento dello 0,5% rispetto al 30 settembre scorso (215.327 t). Le giacenze di olio sono superiori (+11,1%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

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Dai rincari alla contrazione produttiva c’è forte preoccupazione nel settore oleario

Anche per il bimestre ottobre-novembre sono previsti aumenti significativi nel comparto agroalimentare, portando così i prezzi su di un livello atteso pari al +16,6%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Secondo quanto emerge dal report di Unioncamere, in collaborazione con Bmti e Ref Ricerche, si attende un aumento per l’extra vergine pari all'8,2%, su cui pesano anche le attese di una netta contrazione produttiva

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Il mercato dell’extra vergine post conflitto russo – ucraino

L’export di olio Evo e di altri principali prodotti del Made in Italy, come caffè torrefatto e spumanti, verso la Russia mostra una netta contrazione dopo un inizio anno molto positivo. Le esportazioni dei medesimi generi alimentari verso altri Paesi sono, invece, in continua crescita, anche nel secondo trimestre, in linea con l’andamento generale di altri cibi e bevande

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Il forte calo della produzione olearia spagnola apre uno scenario inedito

Una olivagione estremamente complicata a causa della siccità e delle temperature elevate sta mettendo in difficoltà i maggiori Paesi produttori. In Spagna, per la campagna attuale si stimano 780.000 tonnellate di olio da olive: nell'annata 2021-22 le tonnellate ottenute sono state 1.488.481. Sempre nel medesimo anno, l’aumento dei costi di produzione è stato in parte compensato da prezzi di vendita superiori di circa il 27% rispetto all’annata precedente

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Una olivagione complicata, secondo Assitol. Manca materia prima

L’Associazione italiana dell’industria olearia esprime grande preoccupazione per come si sta evolvendo la campagna olearia 2022-2023. La ricorderemo tra quelle più difficili degli ultimi decenni. Le 200mila tonnellate d’olio previste non basteranno a soddisfare il fabbisogno dei consumi interni. Di qui alla prossima estate potremmo non avere prodotto a sufficienza. Ci vuole responsabilità. Il ricorso a vendite sottocosto potrebbe provocare un esaurimento anticipato dei già scarsi volumi a disposizione

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La forte presenza dell’agroalimentare e dell’olio andaluso in Belgio

In Andalusia, le esportazioni di cibi e bevande verso il mercato belga sono cresciute del 22,7%, per un fatturato pari a 201 milioni di euro nel periodo compreso tra gennaio e luglio. Quanto all'olio extra vergine di oliva, si registra una crescita del 117% per un totale di 16,5 milioni di euro. Attraverso l’iniziativa organizzata da Extenda presso il centro Bâtiment Excellis di Bruxelles, i produttori andalusi hanno potuto promuovere e far conoscere i loro principali alimenti, tra cui l’extra vergine e il prosciutto iberico, a rappresentanti di ristoranti e alberghi

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Cosa garantisce il reddito agricolo agli olivicoltori spagnoli

La coltivazione degli oliveti sta particolarmente risentendo della difficile situazione climatica: la produzione si è drasticamente ridotta del 47% rispetto alla precedente annata. È stata così approvata dal Consiglio dei ministri in Spagna la diminuzione a dieci del numero minimo di giorni di lavoro per permettere agli operatori occasionali di accedere a questa e altre tipologie di agevolazioni

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Lo stato del comparto oleario al 30 settembre 2022

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell’olio, gli operatori del settore risultano pari a 21.328, dai quali risultano in giacenza 215.327 tonnellate di olio da olive, con riduzione del 19,6% rispetto al 31 luglio scorso (267.848 t). Le giacenze di olio sono leggermente maggiori (+2,2%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

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Agroalimentare made in Italy, export da record: l’extra vergine tra i prodotti chiave

Con un aumento del 16,8% in valore per 763 milioni di euro e +0,3% in volume, è uno degli alimenti più rilevanti per le esportazioni nazionali secondo il report di Ismea. In termini generali, nonostante la crisi energetica e i rincari, l’export di tutti i comparti produttivi ha registrato, nei primi sette mesi del 2022, un incremento di circa il 18% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tuti i principali mercati di destinazione

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Olivagione 2022 – 2023: si stima un forte calo del 49%

Speciale Andalusia olearia 2. Il numero esatto a cui si attesterà la campagna di produzione è di 587mila tonnellate di olio. Cambiamento climatico e siccità sono i fattori principali che determinano tale scenario, afferma l’assessore dell’agricoltura Carmen Crespo. Tuttavia, si trattano di stime e l’evoluzione del clima nelle prossime settimane e altri fattori esterni potrebbero modificare in parte quanto previsto

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Comparto oleario andaluso: la grande sfida tra siccità e rincari 

Speciale Andalusia olearia 1. Nel settore olivicolo Jaén occupa un ruolo cruciale. Questo, però, secondo la visione dell’assessore all’agricoltura Carmen Crespo, non è sufficiente per mantenere la leadership. Per garantire una qualità sempre maggiore bisogna guardare a impianti tecnologici innovativi, un miglioramento delle fonti idriche e a strategie volte a rendere più redditizi gli oliveti tradizionali

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Tutti i numeri e le prospettive del comparto oleario

Il rapporto pubblicato da Ismea inquadra il settore internazionale dell’olio da olive, caratterizzato da luci e ombre. Per quanto la campagna di produzione 2021/2022 non abbia rispettato le stime negative effettuate in precedenza, ma abbia, invece, registrato un aumento in termini di tonnellate del 13%, occorre lavorare molto su tutti gli aspetti che compongono questa realtà. In Italia un ruolo chiave è occupato dalle Indicazioni Geografiche, che però meritano una maggiore valorizzazione

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La carta d’identità di Assitol

Speciale 50 anni Assitol / 6. Sono le tantissime battaglie che l’associazione ha portato e porta avanti. Dalla valorizzazione del ruolo dell’industria alle proposte per contrastare il sottocosto degli oli da olive, dalla revisione della legge Salari sugli oli da semi alla difesa degli oli vegetali, dall’economia circolare alle critiche al Nutriscore, e molto altro ancora. La voce degli associati è arrivata ovunque, con l’intento non di distruggere o fare polemiche sterili, ma di costruire. “Pensiamo, senza falsa modestia, di esserci riusciti”, sostiene nel suo intervento il direttore generale Andrea Carrassi

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L’olio da olive domina il mercato retail

Speciale 50 anni Assitol/ 5. In occasione del cinquantenario tenutosi a Roma nei giorni scorsi, Denis Pantini, responsabile agroalimentare Nomisma ha presentato quanto emerso dallo studio “Il valore del settore agricolo nelle performance di filiera”. L’extra vergine e l’olio vergine, nel comparto degli oli commestibili, hanno registrato vendite pari al 68,8% del totale. Inoltre, il settore oleario rientra tra quelli con discreti margini di manovra per puntare alla costruzione di una safety net

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Il volto digitalizzato dell’agroalimentare europeo si presenta a Malaga

La quinta edizione di Smart Agrifood Summit è alle porte. In Spagna, il 29 e il 30 settembre l’evento che guarderà all’innovazione del comparto e al dialogo tra i più svariati operatori capaci di mettere in relazione le proprie conoscenze e competenze. Luigi Caricato, direttore di Olio Officina, prenderà parte al ricco programma con l’intervento “Olio da olive: prospettive internazionali”

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