Un’oliva tira l’altra
Un volumetto dedicato a un frutto che ha reso l’olio il più pregiato tra i grassi. Ne è autore Luciano Luciani, ed editore Maria Pacini Fazzi
Codice Oleario
Le impressioni di Laura Turri, l’imprenditrice veronese che ha partecipato al corso di panel leader per l’assaggio delle olive da tavola. Si tratta di una tappa importante per il futuro, laddove ancora in pochi conoscono la materia. E’ il secondo corso internazionale organizzato a Madrid dal Coi
Un volumetto dedicato a un frutto che ha reso l’olio il più pregiato tra i grassi. Ne è autore Luciano Luciani, ed editore Maria Pacini Fazzi
Ci si limita di solito a due figure: l’olivicoltore e il frantoiano. Sono effettivamente due ruoli chiave, ma non gli unici. Ma non sono da sottovalutare l’agronomo, il perito agrario o l’agrotecnico: figure non meno determinanti. E il tecnologo alimentare, dove lo mettiamo? C’è infine l’oleologo che può racchiuderle tutte o essere una
L'impollinazione incrociata non è la regola, ma l'autoimpollinazione è piuttosto rara. Ed ecco allora che la natura fa la sua parte. A una pianta come l'olivo, il cui polline è affidato al vento, la natura da’ la possibilità di fare tantissimi fiori. Tutto si gioca sulle probabilità di incontro tra organi maschili e femminili. In attesa dei frutti, che tuttavia è sempre bene non siano mai troppi
E’ un volume che non può mancare, edito da Tecniche Nuove. E’ stato realizzato da più autori sotto la guida della Società italiana di scienze sensoriali. Per sentirsi real,enmte assaggiatori professionisti, occorre confrontarsi con tutti gli alimenti
Uniti nel nome della comune passione per l’olio, ma poi, come sempre, ogni buona intenzione, in una Italia che non accoglie mai di buon grado la possibilità di rinnovarsi, manca la giusta e necessaria sinergia fra le varie forze in campo. Ogni buona intenzione viene meno e nulla cambia
Un utile libro edito da Tecniche Nuove, e di cui sono autori Ulrich Strunz e Andreas Jopp, ci aiuta, come recita il sottotitolo, a “Scegliere i cibi giusti per mantenere in forma corpo e mente”
C’è uno strumento fondamentale, seppure poco praticato, per difendersi da oli poco raccomandabili: il proprio naso. Attraverso l’assaggio, se si è educati nel riconoscere la qualità, è possibile scegliere l’olio giusto al prezzo giusto
Tutti parlano – giustamente - di eccellenza, ma poi, se si fa un attento esame di coscienza, si scopre che la produzione di oli di scarsa qualità continua ancora inarrestabile, anche nel nuovo millennio. In Italia, oltretutto, gli oli lampanti non sono nemmeno tra i migliori in circolazione. Cosa è cambiato, rispetto al secolo scorso?
Ne avevamo già scritto in anteprima. Rilanciamo ancora una volta il prezioso volume The extra virgin olive oil handbook, cui hanno contribuito ben 17 autori, con le parole dello stesso curatore, il professor Claudio Peri
Se ne parla tanto ma poi di fatto lo si spiega poco, mai con parole semplici, comprensibili per tutti, anche per il consumatore più svogliato, il meno accorto e sensibile, quello che punta solo al prezzo in apparenza più conveniente. Come si può spiegare l’olio? In che modo presentarlo? Ci proviamo, secondo una visione laica
Punti di vista. Il mercato mondiale dell’olio d’oliva? Semi-morto. I difensori del prodotto puro? Sempre in svantaggio. E’ come il doping. L’intervento di Udo Gumpel al Festival del giornalismo, il quale propone una lotta senza quartiere alle truffe, ponendo due domande: come si convince il cliente italiano a comprare Dop anziché prodotti industriali? Come si convince il cliente all’estero che non conosce l’olivo?
Punti di vista. Perché la Dop sia efficace, è necessario che venga riempita di contenuti. In un intervento al Festival del giornalismo, Carlo Cambi sostiene la necessità di costruire un nuovo mercato per gli extra vergini. L’olio – dice – è fruito, percepito e venduto come una commodity. Eppure c’è una strada per la costruzione di un brand territoriale
Tutto è partito da un commento del lettore Carmelo Scalìa: "non riesco a capire che ci azzecca l'olio di sansa". Un confezionatore di prodotti sottolio demonizza invece l'olio di oliva perché ritenuto un "olio chimico". E’ la dimostrazione che esiste una grave lacuna culturale che riguarda soprattutto gli addetti ai lavori. I consumatori? Non hanno colpe
Girovagando su Internet, è possibile richiedere un pregiato olio di sansa di oliva made in Puglia, dalla personalità unica. Sul portale Claudio Specialty Foods l'olio è stato definito perfino luminoso, prodotto secondo l’antica tradizione pugliese. Sicuramente artigianale, aggiungiamo noi
E’ tra le più note varietà in circolazione, se non addirittura la più famosa. A Taggia si terrà in maggio “Meditaggiasca”, con il coordinamento di Luigi Cremona. Con uno slogan forte: una grande oliva non solo per un grande olio