Economia

Lo stato di salute delle IG olearie? Intervista al ministro Francesco Lollobrigida

“In passato – sostiene il titolare del dicastero agricolo – le lungaggini burocratiche hanno scoraggiato i produttori e alla fine del percorso molti avevano già fatto altre scelte imprenditoriali, come quelle di investire magari sul biologico o sul proprio brand aziendale o altre certificazioni private. Con la nuova riforma i tempi non saranno così lunghi. Si arriverà al riconoscimento di un prodotto in pochi mesi e questo potrebbe servire per aiutare la crescita anche delle Dop”

Luigi Caricato

Effetto Brexit: lo stato delle Dop e Igp italiane nel Regno Unito

Si tratta sicuramente uno degli eventi più rilevanti nello scenario geopolitico, europeo e mondiale, del nuovo millennio. Le conseguenze sugli aspetti economici e normativi inerenti al settore agroalimentare sono state inevitabili, ed è a cura di Origin Italia, in collaborazione con Fondazione Qualivita, il report sul settore dei prodotti a indicazione geografica nel mercato Uk, in cui sono stati presi in analisi gli effetti maggiormente avvertiti dagli operatori. Per quanto concerne il comparto olio da olive, l’Italia è il secondo fornitore, rappresentando un importante traino per l’export

Olio Officina


Preoccupa la disponibilità di olio fino alla nuova campagna olearia

Intervista a Marcello Scoccia. Dopo due anni da considerare unici e, si spera, irripetibili, abbiamo incontrato uno storico selezionatore di oli, operativo sin dal 1985, e noto anche per l’attività di docente di analisi sensoriale applicata gli oli da olive nell'ambito di Onaoo.  “Per un determinato periodo – sostiene Scoccia – l’olio italiano era addirittura più a buon mercato, rispetto a quello spagnolo e greco. Molte aziende compravano l’olio italiano da inserire nei blend comunitari. Oggi, tuttavia, qualcosa è cambiato. Si registra una maggiore stabilità degli oli italiani

Luigi Caricato


In Spagna è giunto il momento di ripensare la classificazione degli oli da olive

Le differenze tra le categorie commerciali “olio extra vergine di oliva”, “olio di oliva vergine” e “olio di oliva” sono definite nei regolamenti da una prima analisi fisico-chimica seguita da una sensoriale. Istituito oltre trent’anni fa, questo sistema di controllo ha portato un miglioramento alla qualità del prodotto, anche se ora risulta necessario introdurre nuovi strumenti per facilitare il lavoro e restituire maggiore agilità ai processi. Da qui l’innovativo progetto pilota del Gruppo operativo GO Sensolive Oil

Olio Officina


Lo stato del comparto oleario al 30 giugno 2024

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a 21.397, dei quali restano in giacenza 179.416 tonnellate di olio da olive con riduzione del 11,7% rispetto al 31 maggio scorso (203.186 t). Le giacenze di olio sono inferiori (-23,0%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Olio Officina


La Spagna olearia si sente al centro del mondo

A Madrid, dal 26 al 28 giugno si è tenuto un incontro che ha riunito i principali attori del comparto olio da olive, nell’ambito dell’Olive Oil World Congress. Alla due giorni ha partecipato tra gli altri, per l’Italia, il professor Francesco Visioli, al quale abbiamo chiesto come siano andati i lavori e quali prospettive si vanno delineando per il futuro

Olio Officina


La fabbrica delle Dop

Può apparire paradossale, ma, di fatto, a volte si scade nel grottesco. Ci sono tante Dop fantasma, nel comparto oleario italiano. Denominazione di origine protetta sprovviste addirittura di un consorzio di tutela, ovvero di quell'organismo così fondamentale in quanto attraverso di esso è possibile mettere in atto le giuste dinamiche in modo da rendere pienamente operative e di successo tutte le attestazioni di origine. Si tratta di oli a marchio Dop che, oltretutto, vengono ogni volta citate nel lungo elenco di quelle riconosciute, legittimate a pieno titolo, ufficializzate, ma, poi, completamente assenti sul mercato. E il bello è che nessuno ci fa caso o si scandalizza

Luigi Caricato


Solo l’innovazione può sconfiggere caporalato e atti vandalici

La brutale morte di Satnam Singh a seguito di un braccio amputato e la distruzione di un campo sperimentale, il primo in Italia sviluppato con le tecniche di evoluzione assistita, sono due terribili episodi di stretta attualità che ci riportano al duro e inquietante stato in cui versano le campagne italiane. In una società che conserva e difende a spada tratta un’idea fantasmagorica di agricoltura, frutto di illusioni, sentimentalismi e sguardi nostalgici rivolti al passato, la demonizzazione dell’agricoltura tecnologica porta proprio a queste estreme e nefaste conseguenze. Ci vorrebbe un cambio di prospettiva e l’avvio di un grande progetto di ringiovanimento degli addetti con l’immissione di una forte dose di innovazione e di professionalità

Alfonso Pascale


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La Spagna azzera l’Iva sull’olio di oliva

Perché allora non favorire anche il comparto oleario italiano per un prodotto così tanto complesso e dalle dinamiche di mercato alquanto complicate e incerte? Sintomo di una situazione difficile dovuta alla mancanza di materia prima, il Paese iberico già lo scorso anno aveva abbassato dal 10% al 5% l’imposta. Non appena il Consiglio dei ministri darà conferma durante questa settimana, tale misura, volta a tutelare la spesa delle famiglie, entrerà in vigore a partire da lunedì 1 luglio

Olio Officina


Lo stato del comparto oleario al 31 maggio 2024

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a 22.734, dei quali restano in giacenza 203.186 tonnellate di olio da olive con riduzione del 9,1% rispetto al 30 aprile scorso (223.409 t). Le giacenze di olio sono inferiori (-29,8%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Olio Officina


Che campagna olearia sarà per gli altri Paesi produttori nel 2024?

Se quest’anno l’olio da olive italiano ha vissuto un anno di buone soddisfazioni, essendo stato il solo paese del mediterraneo ad aver avuto un buon raccolto (seppure non ottimo), con la prossima olivagione dovremo confrontarci con produzioni estere assai generose. Nel frattempo, il problema è per il breve periodo, rappresentato dalla scarsa dotazione di scorte. Quanto ai prezzi, si assisterà a un delicato equilibrio fatto di continui rialzi e ribassi, ma con direttrice principale in calo

Adriano Caramia


Lo stato del comparto oleario al 30 aprile 2024

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a 22.728, dei quali restano in giacenza 223.409 tonnellate di olio da olive con riduzione dell'8,0% rispetto al 31 marzo scorso (242.803 t). Le giacenze di olio sono inferiori (-23,8%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Olio Officina


Cosa si prospetta per la campagna olearia 2024-2025

È impossibile pronosticare il futuro, tanto più che le produzioni agricole sono soggette all’imponderabilità del clima. Eppure a Milano la storica Associazione Granaria ha organizzato un incontro martedì 21 maggio per cercare di tracciare uno scenario dal quale partire in vista della prossima olivagione. Vista la penuria di scorte d’olio, le preoccupazioni sono tante. Interverranno Adriano Caramia, quale membro della consulta nazionale merceologica Fimaa ed esperto soprattutto di mercati esteri, e il direttore di Olio Officina Magazine Luigi Caricato

Olio Officina


Un riposizionamento dell’extra vergine è possibile

Intervista a Giuseppe “Pippo” Vacca. Saremo in grado di creare valore? I distributori confermano di essere coscienti di trovarsi di fronte a un’offerta molto più variegata rispetto al passato. I consumatori, pur avendo poco gradito i notevoli e imprevisti aumenti, non hanno abbandonato l’extra vergine. L’impegno è nel far capire che il valore di taluni oli in termini di qualità sensoriale, nutrizionale e/o di servizio, è congruo rispetto ai recenti livelli di prezzo. C’è tuttavia un intoppo da superare: la classificazione merceologica. Vecchia di 60 anni, non aiuta nel lavoro di trasparenza e riorganizzazione dello scaffale. Ne abbiamo parlato con il presidente di Unifol

Luigi Caricato