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Il packaging fa vendere?
Da tempo siamo abitati a investire sempre più nella qualità dell’olio extra vergine di oliva, ma come viene vestita la qualità che presentiamo sul mercato? Il design fa la differenza? Quale strumento di marketing sensoriale l’abbigliaggio è senza dubbio capace di influenzare il comportamento d’acquisto davanti a uno scaffale in cui sgomitano extra vergini della stessa fascia di prezzo e dello stesso livello qualitativo?
Mariangela Molinari
L'olivicoltura in Turchia
Tutto quanto serve sapere intorno a un settore in continua espansione. Una fotografia dettagliata che mette in luce l’incremento delle superfici olivetate, unitamente ai continui investimenti in strutture estrattive e in centri di immagazzinamento moderni. In tutto ciò, cresce anche il consumo interno, che si attesta ora a 2 kg pro capite, per via di una attività di promozione che mette in risalto i vantaggi per la salute
Consiglio Oleicolo Internazionale
Il settore oleario sta cambiando?
Se ci si ostina a portare avanti l’irrazionale resistenza a qualsiasi forma di ricerca scientifica, basata unicamente sulla speranza che il nostro glorioso passato ci difenda anche durante il sonno, il prezzo che purtroppo dovremo pagare sarà sempre più alto. Per fortuna dopo anni di autocommiserazione da parte dei produttori, e di continue speranze nei finanziamenti pubblici, qualcosa sta cambiando. Ora, finalmente, si sente parlare di progetti volti al rinnovamento e all’aumento della produzione
Domenico Fazio
Più olivi per l'Italia
Per anni eravamo abituati al declino, e ora qualcosa sta cambiando. L'orgoglio e la consapevolezza che non vi è altra possibilità per il Paese. Ecco allora i 150 ettari di oliveto sul mare a Menfi, un grande progetto della famiglia Planeta, che ha inizio con il 2017, piantando 13 mila alberi di olivo in Sicilia
Quale agricoltura
Il consueto appuntamento con il Rapporto sull'agricoltura del Mezzogiorno, a cura di Svimez e Ismea, ci spinge a una serie di riflessioni. La prima delle quali ci porta a chiedere una decisiva svolta, con indagini che non si fondino più soltanto su studi statistici, ma su indagini qualitative capaci di farci capire i veri processi reali
Fruttato, amaro, piccante
Il termine “robusto”? Deve essere sostituito con “intenso”. Il termine ”delicato”? Deve essere sostituito con “leggero”. Cosa possiamo scrivere in etichetta? Ecco le modifiche alla disciplina sulla terminologia facoltativa ai fini dell’etichettatura relativa alla diciture soggette alla certificazione delle prove organolettiche
Olio Officina
L’industria dell’olio d’oliva
Oltre dieci mila, tra occupati diretti e indotto, con un fatturato che supera i 2,5 miliardi di euro. Vi presentiamo una fotografia aggiornata con i dati del settore nel quadro prospettato da Assitol per Olio Officina
Olio Officina
Ecco l’olivicoltura tunisina
L’ultima edizione di Olio Officina Festival è stata l’occasione per scattare, e presentare al pubblico italiano, una vivida istantanea del comparto olivicolo del Paese nord africano. Pronta a esibire un patrimonio varietale ricco e complesso anche grazie alle sue forti differenze climatiche, la Tunisia conta in particolare su due cultivar: la Chemlali, che rappresenta il 70% della produzione nazionale, e la Chetoui
Mariangela Molinari
Le etichette per l'olio
Un unico ente di rilevanza ministeriale per il “Visto, si stampi!” applicato alle etichette dell’olio extra vergine di oliva. Nel settore olivicolo-oleario la confusione e frammentazione è soprattutto normativa, in difetto, ad oggi, di un Testo Unico. Ecco allora le valutazioni giuridiche del Centro Studi Diritto Alimentare. L’obiettivo, è garantire piena certezza di diritto per quanti si occupano d'olio
Antonella Carbone, Giorgia Antonia Leone
L'olivicoltura conviene?
Se non si riesce a fare profitti, in olivicoltura è bene che si eviti almeno di avere perdite. Occorre in realtà avere una nuova visione di olivicoltura. Eppure non sempre si accetta il nuovo. Perché, dunque, una così scarsa fiducia nel modello intensivo? Resta il fatto che non è più il tempo di chi pianta oggi affinché figli e nipoti possano raccogliere i frutti domani
Angelo Godini
Forme dell’olio 2017, chi vince
Giunto alla quarta edizione, il concorso internazionale dedicato al packaging ha dato i suoi frutti. Ecco chi vince nelle categorie oli da regalistica, oli da scaffale e canale Horeca, e nella sezione migliore etichetta. Premi speciali per l’idea innovativa, linea commerciale, originalità stilistica, oggettistica e valore sociale ed educativo
Olio Officina
Il visto di conformità
Proprio perché l’etichettatura è qualcosa d’importante, c’è bisogno di fare chiarezza. A sostegno della campagna “Etichetta olio: Visto, si stampi!”, lanciata da Olio Officina - anche il presidente di Ceq e Mangiare Italiano. Non sarebbe più opportuno, proprio a tutela del consumatore, ma anche per salvaguardare gli imbottigliatori che “obbligatoriamente” l’etichetta degli oli d’oliva venisse sottoposta a un preventivo visto di conformità?
Elia Fiorillo
Il futuro della Pac
Alla fine se ne parla sempre, di questa Pac. D’altra parte, quando si tratta di agricoltura, tutti si concentrano sulle necessità materiali, di cui si ha sempre urgente bisogno. Ma a chi vanno i fondi destinati all’agricoltura? I problemi legati alla gestione dei fondi sono enormi, tant’è che si continua a parlare di semplificazione e modernizzazione. La Pac non è una politica qualsiasi. Il suo bilancio, pari a 408 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, rappresenta il 38% dell’intero bilancio Ue
Ripensare l’etichettatura
La campagna di sensibilizzazione lanciata da Olio Officina - Etichetta olio: Visto, si stampi! - sta riscuotendo un grande consenso, segno che le imprese vivono uno stato di grande incertezza e tensione. Una bottiglia d’olio immessa in commercio non può tramutarsi in qualcosa di farraginoso e complicato al punto da ingenerare le più svariate e contraddittorie interpretazioni in chi deve esercitare i controlli a garanzia dei consumatori. Se ne parlerà a Olio Officina Festival
Etichetta olio: Visto, si stampi!
Meno burocrazia e più flessibilità per sopravvivere. Le aziende - soprattutto le più piccole, sprovviste di ufficio legale - sono in seria difficoltà di fronte allo stato di incertezza e al rischio di incorrere in sanzioni. Le Istituzioni, da parte loro, non aiutano, semmai complicano una materia già tanto complessa e di per sé controversa qual è l’etichettatura. A chi giova non venire incontro alle imprese? Una iniziativa di Olio Officina tenta di risolvere un serio problema
Luigi Caricato
Italia-Spagna, il confronto
Ogni confronto tra i due Paesi è inevitabile. Gli spagnoli dimostrano una minor abitudine a “piangersi addosso”. C’è una maggiore attitudine a rimboccarsi le maniche. E noi? Quel che è stato è stato. Sarebbe auspicabile una collaborazione tra i due paesi più importanti per il settore dell’olio da olive. La “guerra” storica non ha portato a un vantaggio di settore. Chiudiamo la nostra inchiesta con il parere dell’oleologo Lorenzo Cerretani
Luigi Caricato
Km zero per chi?
La globalizzazione spiegata con due parole e un numero: ciliegie chilene a 10,5 euro al kilogrammo. C'è un valido motivo per cui vale la pena riflettere. Bisogna spiegarlo ai Masanielli che non hanno il pudore di nascondere la loro ignoranza in materia di economia e, soprattutto, di storia economica
Una strategia comune per l'olio
Più spazi di mercato remunerativi, più consumatori consapevoli. Nella nostra inchiesta sul confronto tra Italia e Spagna, ha risposto Mauro Meloni, il direttore del Ceq, il Consorzio dell’olio extra vergine di qualità. Il confronto pende a favore degli spagnoli, ma i due Paesi devono muoversi insieme. Non ha senso una guerra. Bisognerebbe puntare a incrementare il numero assoluto di consumatori nel mondo, oltre al numero di consumatori che ne percepiscono l'alto valore
Luigi Caricato
Olio Igp Marche
È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue la domanda di registrazione dell’attestazione di origine. Ora finalmente si prospetta la nuova tendenza, con l’obiettivo di valorizzare tutto il territorio regionale. La reputazione dell’olio «Marche» è antichissima e si è mantenuta tale fino ai giorni nostri. Molti i riferimenti storici
Olio Officina
Rimettersi in gioco
Il made in Italy non è una favola. Con l’olio extra vergine di oliva non si può vivere ancorati sulle glorie del passato. Occorre sempre misurarsi con i mercati. La Spagna lo sta facendo, con grandi risultati. E l’Italia? Il parere di Massimo Occhinegro, tra i massimi esperti di marketing applicato agli oli da olive
Luigi Caricato
Spunti di marketing
Una breve ma essenziale nota di antropologia alimentare ce la fornisce la pasta al tonno decantata dal noto rapper di origine ghanese Bello Figo. Il suo video su Youtube ha totalizzato oltre 5 milioni e 200 mila visualizzazioni
Gli spettacolari oli spagnoli
Italia e Spagna olivicolo-olearia a confronto, continua la nostra inchiesta, condotta per “Mercacei”, con l'intervista allo scienziato Francesco Visioli. La Spagna? Investe in ricerca, in comunicazione, in sviluppo del brand e, non ultimo, nella conquista dei mercati esteri. E l’Italia? Non riesce a fare squadra
Luigi Caricato
Italia-Spagna? C'è molto da fare
Prosegue la nostra inchiesta fatta per il trimestrale Mercacei e che condividiamo qui, riportandola nel suo testo integrale e più ampio. Secondo il presidente di Assitol Giovanni Zucchi, l’olio in Spagna è sicuramente una gloria da difendere, a qualsiasi costo, sia nel bene, come nel male. Nessuno tuttavia, tra gli operatori dei due Paesi, può ritenersi arrivato: nella conquista dei mercati mondiali siamo tutti indietro
Luigi Caricato
Spagna olearia vs Italia olearia
Intervista a Elia Fiorillo, presidente Ceq: dispiace dirlo, ma in fatto di lavoro efficace la Spagna ci batte. Solo da poco le guerre interne nel nostro Paese si sono attenuate, ma si è perso tempo invano. Loro, da dietro le quinte, sono comparsi sulla scena mondiale con successo. Dobbiamo abbandonare slogan vecchio stile del tipo “siamo i migliori del mondo” o “solo noi abbiamo la qualità”. Bisogna voltare pagina come avvenne nel vino anni addietro. E fare squadra, con un progetto concreto
Luigi Caricato
La zonazione per gli oli
Se ne parla ormai da tanto tempo, nel settore viticolo ed enologico, ma ancora poco per quello olivicolo e oleario. È un vero peccato. Anzi, è un errore: perché cambierebbe il nostro modo di approcciare e proporre gli oli extra vergini di oliva. Si parla tanto di peculiarità e valorizzazione del territorio, infatti, ma allora occorre farlo bene. Chi già applica il concetto di zonazione per l’olio, è molto più avanti degli altri, avendo saputo cogliere l'importanza della differenziazione
La sansa fa bene
Sì, avete letto bene: questo sottoprodotto, definito anche impropriamente "scarto", fa proprio bene, all'economia e all'ambiente. Una nota di Assitol ci aiuta a capire il perché. E' un problema culturale, perlopiù. Purtroppo da decenni si ascolta la solita accusa, del tutto ingiusta e inappropriata, di essere dannoso per la salute. Occorre superare ancora molti pregiudizi. La sansa in realtà è quel che resta della lavorazione delle olive in frantoio, quindi una materia prima preziosa, valorizzata dalle aziende che estraggono, dalla sansa, un olio alimentare e un combustibile vegetale
Olio Officina
La questione Taggiasca-Giuggiolina
È tempo di scelte. Siamo sempre chiamati a compiere scelte, in realtà. In Liguria c’è gran fermento. E anche un po’di tensione. È inevitabile, quando la posta in gioco è alta. Si sono creati due fronti contrapposti, ma c’è la Taggiasca Dop, per salvare l’identità e il futuro della Liguria dell’olivo e dell'olio
Roberto De Andreis
Esiste la bioeconomia circolare
Un seminario a Bologna, all’Eima Energy, con esperti del settore, cercherà di mettere a fuoco le proposte per la valorizzazione delle biomasse. Ci sono nuove prospettive per il futuro; tra queste, la bioeconomia è l'insieme di attività economiche relative all'invenzione, sviluppo, produzione e uso di prodotti e processi biologici destinati a migliorare e rendere più sostenibili i risultati del settore sanitario e la produttività dell'agricoltura e dei processi industriali
Marcello Ortenzi