Che il Sian sia con voi
Produzione e commercializzazione degli oli da olive, l’Italia olearia nei numeri. La presentazione di Vincenzo Peluso, in rappresentanza di Agea, riguardante i dati raccolti dal Sian sugli andamenti del settore
Economia
Il giorno della presentazione dei dati del Monitoraggio degli oli di oliva e di sansa, sono intervenuti Giovanni Zucchi, Claudio Ranzani, Pina Romano, Vincenzo Peluso, Massimo Occhinegro, Angelo Cremonini e Mauro Quadri. Noi li abbiamo ascoltati, hanno detto qualcosa su cui è bene riflettere
Produzione e commercializzazione degli oli da olive, l’Italia olearia nei numeri. La presentazione di Vincenzo Peluso, in rappresentanza di Agea, riguardante i dati raccolti dal Sian sugli andamenti del settore
Il drastico calo della produzione di oli da olive, con una diminuzione media del 54%, è alla radice dei cattivi risultati del reddito nelle province olivicole. Pur tuttavia, il reddito agricolo in Andalusia è cresciuto dello 0,2% rispetto all'anno precedente. E' quanto si legge sul quotidiano "El Pais"
Dare respiro al settore , è questo l’obiettivo di Giovanni Zucchi, neo presidente di Assitol. La crisi? Non deve essere un deterrente a investire. L’attività più urgente? Avviare un percorso di ascolto. E’ necessaria una collaborazione costruttiva tra tutti i player, dice. Anche perché divisi non si arriva da nessuna parte
Presentati i dati del monitoraggio Assitol. Buone prospettive, ma preoccupa lo svantaggio competitivo rispetto ai concorrenti stranieri. A fare la parte del leone l’extra vergine. I più venduti? Gli oli convenzionali delle grandi marche italiane: il 91,6% della categoria. Il “100%” italiano? Rappresenta il 6,5% del settore
La competizione globale che si misura sui grandi numeri crea non poche difficoltà. Al fine di ristabilire i giusti valori degli oli, occorre pensare a una riformulazione secondo una nuova logica, almeno a livello europeo. Un esempio? L’olio di oliva vergine potrebbe diventare l’equivalente del vino da tavola. L’extra vergine al pari dei migliori vini
Una confezione apposita, dall’aggravio minimo, per garantire la sicurezza nel trasporto, onde evitare fuoriuscite. L’operazione “Porta a casa un tesoro” ha i suoi vantaggi: per il ristoratore, il produttore e il cliente. Una grande idea, con un obiettivo: rilanciare i consumi di qualità nel fuori casa
Dal 6 giugno non c’è altra soluzione se si ha a che fare con le Pubbliche Amministrazioni. Finisce l’era delle fatture cartacee. E’ un bene, non è un bene? Saranno pronti gli uffici? E gli operatori economici e i professionisti? Sarà tutta una complicazione e più burocrazia, o sarà la soluzione dei problemi?
Soluzioni innovative ed ecocompatibili per l’azienda Petra di Suvereto. Dopo il successo della storica bottiglia d’olio personalizzata, ora entrano in scena tre magnum per Frantoio, Moraiolo e Leccino. “Un equilibrio tra suggestione e informazione, con un pizzico di ironia”, spiega il creativo Gianluca Biscalchin
Un importante studio commissionato da Unapol ci offre un profilo tipo del consumatore in Germania. Emerge un quadro interessante, circa le abitudini di acquisto e consumo, il livello di competenza e informazione, l’importanza degli aspetti qualitativi e salutistici. Solo il 2,8% dichiara di non consumare mai oli da olive
L’olio extra vergine di oliva? E’, saldamente, la tipologia preferita. Anche all’estero. Se, tuttavia, per gli italiani la scelta dell’olio è strettamente legata al territorio di origine delle olive, a dispetto delle attese non è rilevante per nessuno degli altri Paesi indagati. Uno studio di Astraricerche per Oleificio Zucchi presenta la situazione dell’olio italiano nel mondo
Quasi fosse Champagne. E’ l’idea che ha permesso all’azienda Ranieri di imporsi come finalista al Premio Le Forme dell’Olio. “Abbiamo preso spunto dal settore enologico perché punta da anni l’attenzione, oltre che sulla qualità, anche sul marketing, con ottimi ritorni di immagine. Vorremmo – aggiungono – che ciò avvenga anche nel settore oleario”
Uno studio sull’attitudine all’uso dell’olio da olive nel mercato americano, condotto per conto della Naooa, la North American Olive Oil Association, svela qualcosa di molto importante per capire a fondo le tendenze di consumo
Ecco come Unapol si è impegnata in un articolato programma di coinvolgimento dei consumatori, a partire dall’educazione dei più piccoli nelle scuole e nei frantoi. Senza trascurare nulla. Fino a estendere il proprio raggio d’azione alla ristorazione e attarevrso una ben congegnata carta degli oli
L’agricoltura ne soffre tanto. Come ne potremo uscire? Tale crisi inizia nella seconda metà degli anni Ottanta. Le organizzazioni non si mostrano all’altezza e per non mettersi in discussione si pongono sulla difensiva, mostrando la propria fragilità e obsolescenza. Cosa è accaduto con il fallimento della Federconsorzi?
I grandi marchi dell’olio: Oleificio Zucchi. A volte si conoscono i nomi ma si ignorano i percorsi temporali delle aziende. A Cremona ha sede un’impresa con oltre 200 anni di esperienza e 120 dipendenti. L'ultima generazione punta molto sull’internazionalizzazione e sulla gamma degli oli da olive. Con una nuova identità grafica e concettuale (1. continua)