Culture pagina 5 di 91
Il cappotto di Gogol quale metafora degli squilibri sociali
Nei racconti del grande autore, risalenti al 1842, la grande Russia non conosceva nemmeno un timido tentativo di riforma sociale. In ciascuna narrazione, il precursore del realismo magico presenta l’implacabile quadro di una realtà vera, pungente, e nello stesso tempo profetica: la ricchezza e il potere restano riservati a una ristrettissima cerchia di persone, gli altri, pur tentando di emergere dal fondo nero dell’esistenza, finiscono per vari motivi miseramente
Sante Ambrosi
Un anno dopo Boccasette
Non è semplice ricostruire la “giovinezza dell’amore”, soprattutto se chi è coinvolto sono persone di un certo grado intellettivo, esperienziale e non facili all’agire istintivo. Poi però si materializzano altri momenti unici
Con mia madre
È stato molto di più il tempo che trascorrevo con lei che con mio padre, ed era un tempo intimo. Lei era l’ala protettiva che mi dava la sicurezza di essere sempre assolto dalle marachelle più o meno gravi, e che mi accompagnava intellettualmente nei primi passi dell’adolescenza. Lei è stata sempre, anche da adulto, e nelle intemperie della vita, la nostra sicurezza reciproca. “Non preoccuparti, sto benissimo”, mi disse. Di quel momento non dimenticherò mai il suo sorriso
Non si confonda l’agricoltura biologica con quella biodinamica
Due mondi e due approcci differenti. Da una parte le procedure di accreditamento, certificazione e relativi controlli ben definiti, cosa che non risulta esistere per la biodinamica. La Società Italiana per lo Studio delle Sostanze Grasse interviene con un proprio documento a difesa delle conoscenze acquisite rigorosamente con metodo scientifico prendendo le distanze da narrazioni distorte e dall’uso strumentale delle forze politiche al fine di guadagnare consensi; e stigmatizza altresì quanti, tra gli operatori della ricerca scientifica, nella comprensibile ricerca di fondi, non operano scelte eticamente corrette
Olio Officina
Il silenzio dell’acqua
L’uomo pensa, parla, mangia, si diverte, sempre nel rumore, non conosce più il silenzio. Ma allora cos’è il silenzio? Siamo ancora capaci di ascoltarlo, di sentirne il fascino, di dialogare con lui senza il rumore della parola? Resta infine da chiedersi se nel rumore del pensiero siamo in grado di percepire chi siamo veramente...
La scatola smarrita
Narrazioni. Siamo esseri che viviamo dentro una scatola, che è il nostro corpo, ma non ci conosciamo a sufficienza. Non sappiamo da dove veniamo e neppure dove siamo diretti. Eppure, questa preziosa scatola che abbiamo avuto in prestito, è sicuramente un dono divino. Molti di noi si convincono di essere gli unici veri possessori, forse anche immortali, e ci danniamo a costruire per la preziosa scatola grandi cose, ma poi?
Fabiana Zaia
La “lucidità” del gesto criminale
È ricorrente l’assistere a dichiarazioni di capacità di intendere e di volere, esse, normalmente, vengono espresse su basi che non hanno metodo scientifico bensì si basano su pareri, seppure dotti, assolutamente privi di oggettività biologica e in assenza di indicatori molecolari che traccino il percorso dello stato cosciente di chi ha commesso il misfatto
Impronte di vita
L’ipocrisia, dice La Rochefoucauld, è un omaggio che il vizio rende alla virtù, meglio avrebbe fatto a definirla come il rivolo perenne che inquina il meraviglioso mare del buon senso e della ragione
Ein unmusikalischer Mann
Narrazioni. Il suo nome è Ulrich von Günther. Ebreo tedesco, nobile, fuggito dalla Russia all’epoca della Rivoluzione, studi a Parigi, lavoro a Stoccarda e in seguito in Italia, in Toscana, sua patria elettiva. Un ingegnere meccanico. Le donne, il minimo indispensabile. Il sesso, non al centro dei suoi interessi. Non essendo confluito in nessuna donna, l’amore si era spostato sulla meccanica
Mariapia Frigerio
Perché in Italia i bravi vanno osteggiati?
Daniela Marcheschi
L’olivo? È anche un simbolo di immortalità
Nel nuovo romanzo di Stefania Auci, il secondo dedicato alla saga dei Florio, vi è un capitolo intitolato “Olivo”. Non è un caso che la villa della storica famiglia siciliana era ubicata nel parco dell’Olivuzza, una contrada che mutuò il nome dalla bettola di una donna che si chiamava Oliva e in cui si riunivano un tempo i cacciatori di conigli
Vai alla voce "amore" e comprendi tutta la complessità del caso
Il testo che vi appresterete a leggere - credeteci, lo farete di gran gusto - non reca una firma ma ha comunque un autore che la Redazione ben conosce e frequenta. Tutto ciò che è riportato nero su bianco serve a comprendere come a volte non basti dire ti amo, perché c'è tutto un mondo che vi si spalanca davanti e vi spiazza
Olio Officina
Cosa sappiamo del meccanismo molecolare della percezione degli odori?
Il recettore olfattivo presente nelle cavità nasali ma prodotto anche all’interno del cervello viene attivato da alcune molecole espresse nel bulbo olfattivo. Dopo oltre vent’anni di ricerche basate sulla formazione di mappe sensoriali cerebrali, definite da una precisa disposizione spaziale dei neuroni olfattivi guidata dal recettore dell’odore, ora si sa qualcosa di molto interessante
Olio Officina
Noi, i cactus e l’universo. Tutto in natura ha un suo ordine
Cactus, piante grasse, succulente, agavi, fichi d’india ci insegnano l'arte del sopravvivere. Anche quando si adattano come sculture viventi in un ambiente infausto, l’ordine matematico della crescita non perde il ritmo della composizione. Nella sopravvivenza, coltivano una opinione di sé austera, logaritmica, essenziale. ll cactus è una parte del carattere del sud: paziente nelle attese, parco nei consumi, capace di adattarsi, perseverante, impassibile nelle difficoltà
Stefania Morgante
Il canto del gallo
Narrazioni. Ode al gallo. Bellissimo, dalla grande cresta, dal piumaggio sgargiante e dal portamento fiero. Il suo canto ti trasporta dal mondo dei sogni, sovente interrompendoli.
L’addio a Franco Battiato
La sua scomparsa addolora moltissimo, perché è come se fosse stato un padre, un fratello maggiore, un amico. Oltre al musicista, c’è la persona che si impone con grande evidenza e discrezione. La sua riservatezza, la grande sensibilità che lo ha da sempre contraddistinto. Il suo volto pubblico è speculare a quello privato. Una grande perdita
Olio Officina
Come era l’olivicoltura a Bitonto nel XV secolo?
L’olio bitontino godeva già nel Basso Medioevo di particolare fama, essendo un prodotto particolarmente apprezzato sui mercati, come d’altra parte ancora oggi. Per approfondire il tema si consiglia innanzitutto la lettura di un prezioso volume edito da Secop, di cui è autore lo storico Vito Ricci. Mercoledì 19 maggio è possibile assistere alla presentazione del libro nell’ambito delle attività culturali di “Teca del Mediterraneo”, con l’autore che dialoga con Luigi Caricato
Olio Officina
Cinema e arte, quando i due linguaggi si intersecano
Esiste un parallelo fra Volevo nascondermi di Giorgio Diritti e Van Gogh-Sulla soglia dell’eternità di Julian Schnabel: la vita tormentata di pittori unici, identificabili in un loro stile personale d’impatto, la ricerca pittorica, la denigrazione sociale, la solitudine. Solo che al primo interessa l’uomo, molto meno l’artista; il secondo è interessato invece ad entrambi e l'uomo e l'artista si compenetrano
Stefania Morgante
Perché il diavolo. Un libro per comprendere il senso di una figura mai chiarita
Per le edizioni Olio Officina abbiamo pubblicato un volume molto interessante, perché con questo saggio si intende avviare la demitizzazione del demonio, per riscoprirlo quale realtà legata al profondo della psiche e della complessità della natura umana. È un libro che consigliamo di leggere, prestando la massima attenzione. Così, per aiutare i lettori, abbiamo riportato la Guida alla lettura che precede l'introduzione a firma dello stesso autore
Sante Ambrosi