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Renzo Ceccacci

Renzo Ceccacci

Medico, è assaggiatore d’olio e presidente di Olea, l’Associazione Nazionale Organizzazione Laboratorio Esperti Assaggiatori.

Gli articoli di Renzo Ceccacci

Ricco di profumi freschi l’extra vergine Spaccavento

Saggio Assaggio. Se lo abbinate agli strascinati di grano arso, con cime di rapa e mollica fritta, non ve ne pentirete. A produrre il blend di cui vi parliamo è l’omonima azienda, con sede a Molfetta, in provincia di Bari, dove il titolare, Francesco Saverio, coltiva un ventaglio di prodotti capaci di offrire primizie in quasi tutte le stagioni

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Paccheri con baccalà, peperoni cruschi e olio Ravis? La combinazione perfetta

Saggio Assaggio. Si tratta di un extra vergine campano, ottenuto da sole olive Ravece, prodotto dalla Cooperativa agricola Montuori. Vestito di un vivace colore verde-giallino, è limpido, e di fruttato medio-elevato, caratterizzato dal profumo appagante e fresco di foglia di pomodoro in bella evidenza su cicoria, cardo, mandorla, erba falciata ed erbe aromatiche

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“Fra Bernardo” è un extra vergine dalla fluidità esemplare

Saggio Assaggio. Ottenuto da sole olive Ascolana Tenera, il monovarietale di cui vi parliamo è prodotto con metodo biologico dall’azienda Conventino di Monteciccardo, nelle Marche, nel moderno frantoio dotato di tecnologia continua a due fasi. Aggiungendolo, si può arricchire ogni piatto del profumo e aroma di pomodoro senza tingerlo di rosso

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L’extra vergine Bio Cru Coratina dal timbro erbaceo  

Saggio Assaggio. Dal 1992 Nicola Monterisi cura personalmente tutte le fasi della filiera produttiva dell’Olio Monterisi, dal campo al confezionamento dei suoi oli. L’oliveto di cinque ettari, su cui prosperano più di mille ulivi, restituisce prodotti di alta qualità, come l’Evo di cui vi raccontiamo, capace di arricchire i piatti con la sua freschezza

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Le vivaci sfumature di verde dell’olio Oro San Felice

Saggio Assaggio. Ci troviamo a Giano dell’Umbria, in provincia di Perugia, e più precisamente presso l’azienda Frantoio Speranza. Gestita da Valeria Massucci con notevole competenza, ma soprattutto con grande passione, la grande attenzione riservata a tutti i processi della filiera restituisce un extra vergine perfetto per accompagnare i strangozzi all’ortolana, fresco e decisamente erbaceo

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L’Evo Bio Castello di Meleto, fluido e dal piccante vivace

Saggio Assaggio. Le mura del castello custodiscono più di mille anni di storia, iniziata nell’XI secolo con i Monaci Benedettini della Badia a Coltibuono. Oggi ospita una vigna prevalentemente dedicata alla produzione di Chianti Classico Docg, e un oliveto composto da circa 1.600 piante su oltre cinque ettari, coltivate a regime biologico. Da queste si ottiene l’extra vergine di cui vi raccontiamo che, grazie al suo amaro gradevole, accompagna alla perfezione una buona ribollita

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Il Gran Pregio Bio monocultivar Coratina, un olio capace di appagare

Saggio Assaggio. La tradizione familiare di olivicoltura ed attività frantoiana dell’azienda agricola Maria Caputo è tra le più antiche del territorio di Molfetta. Tutta la filiera produttiva è orientata al perseguimento della qualità, iniziando dalla coltivazione rigorosamente biologica dell’uliveto che comprende 3.500 piante su 16 ettari. L’extra vergine di cui vi parliamo è fresco e caratterizzato da buona fluidità, ideale con cavatelli con ceci, vongole e basilico

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Pici all’aglione conditi con l’olio “Le Vignole”

Saggio Assaggio. In provincia di Arezzo, in Toscana, l’azienda Eredi Casini Santi coltiva 1.500 ulivi su un terreno di otto ettari, posti a 377 metri sulla dolce collina di San Leolino. Dalle varietà Moraiolo e Leccino si ottiene il blend di cui vi parliamo, un extra vergine dalla notevole fluidità capace di esaltare la spiccata vivacità del piccante

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Soprano, l’Evo portabandiera della Frantoi Berretta

Saggio Assaggio. La produzione olearia dell’azienda siciliana, con sede a Mirabella Imbaccari, è ripartita su due extra vergini monocultivar e tre blend, di cui uno Bio. Ottenuto da sola oliva Nocellara dell’Etnea, l’olio di cui vi parliamo è capace di sposare e arricchire molti piatti, come i paccheri al macco di fave e finocchietto

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Un olio fresco e versatile? L’extra vergine San Cassiano

Saggio Assaggio. Con la denominazione Veneto Valpolicella Dop, è ottenuto da sole olive Grignano. A produrlo è l’omonima azienda agricola con sede a Mezzane di Sotto, in provincia di Verona, che, a partire dal 2004, ha installato un moderno frantoio dotato di tecnologia continua per arrivare a produrre oli con marchio proprio. Molto versatile in cucina, e perfetto con pasta e fagioli, l’Evo di cui vi raccontiamo si presenta limpido e di colore giallo dorato

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Un sapiente blend di Bosana, Tonda di Cagliari e Semidana firmato Accademia Olearia

Saggio Assaggio. Giuseppe Fois è erede di quattro generazioni di olivicoltori e ben coadiuvato dai figli Alessandro e Antonello. Tutta la qualità del loro modernissimo frantoio, dotato di tecnologia continua a due fasi, la si percepisce nel prodotto finale, come nell’extra vergine Gran Riserva Giuseppe Fois fruttato verde, dove l’amaro e il piccante equilibrati si sposano alla perfezione con fettuccine carciofi e bottarga

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Dal vivace colore giallo – verdino, il monovarietale Olivvs Nocellara

Saggio Assaggio. A produrlo è Alberto Galluffo, dell’omonima azienda siciliana, iscritto nell’albo nazionale dei Tecnici esperti assaggiatori e abilitato quale Capo panel. Produce olio da trent’anni in un territorio eccellente per il clima e il paesaggio, a Fontanasalsa, in provincia di Trapani, capace di conferire alle produzioni peculiarità e caratteristiche uniche. L’extra vergine di cui vi parliamo è molto fluido all’assaggio, con amaro gradevole e piccante deciso

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Dall’olivastro selvatico l’extra vergine “Mille” firmato Frantoi Cutrera

Saggio Assaggio. L’azienda siciliana, con sede a Chiaramonte Gulfi, esplora ogni possibilità nella diversificazione della qualità dei loro prodotti. Dal carattere prevalentemente erbaceo, il monovarietale di cui vi parliamo è ricavato dall’olivo non addomesticato, la pianta primigenia da cui ottenevano l’olio Fenici, Egizi, Greci e Romani: i suoi frutti sono piccoli e la resa bassa, ma il risultato ripaga tutti gli sforzi

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L’Evo Gran Cru Villa Magra Frantoio è un prezioso alleato degli chef

Saggio Assaggio. Capace di esaltare tantissimi piatti, l’extra vergine di Frantoio Franci ha il fruttato deciso ed è ricco di profumi erbacei fini. Il percorso di Franco e Fernando Franci nel mondo dell’olio è iniziato oltre settant’anni fa quando decisero di ristrutturare un fienile per adibirlo a frantoio e il 1996 è l'anno in cui celebrarono la stampa della loro prima etichetta

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“Emozione”, un extra vergine dall’identità precisa

Saggio Assaggio. Siamo in Umbria, più precisamente a Bettona. Nel 2004 Graziano Decimi ha acquistato con il padre un vecchio frantoio, per poi ampliare sempre di più le sue vedute con l’installazione di macchinari moderni da cui ricavare oli di qualità. Come l’Evo protagonista di questa recensione, ottenuto da varietà di Moraiolo, Frantoio, Leccino e San Felice, dal colore giallo digradante al verde

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I profumi finemente erbacei e inebrianti del monocultivar Frantoio

Saggio Assaggio. Filippo Alampi ha incontrato l’agricoltura giovanissimo, e da oltre vent’anni gestisce la Fattoria Ramerino. Ha dedicato scrupolose attenzioni a tutte le fasi produttive, iniziando dall’oliveto, dal quale ricava blend e monovarietali biologici, come questo che vi presentiamo, dall’amaro e piccante gagliardi ma piacevolmente equilibrati

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Si chiama Koinè ed è l’espressione della Tonda del Matese

Saggio Assaggio. Eccellente alfiere dell’azienda agricola Benedetta Cipriano e del suo territorio di antica tradizione olivicola, siamo nel Parco Regionale del Matese, in provincia di Caserta, è un monocultivar capace di carezzare il naso con il profumo di mandorla verde e arricchire di un’impronta erbacea tutti i piatti che incontra

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L’extra vergine Leccio del Corno è un piacere descriverlo, ancor di più assaggiarlo

Saggio Assaggio. Siamo in Toscana, a San Casciano Val di Pesa, e l’inizio di questa storia ha origine nel lontano 1934, quando Gianni Alfani abbandonò la mezzadria e acquistò una piccola azienda da condurre insieme ai figli. Nell’oliveto di famiglia vengono prodotti ben sette monocultivar, tutti da ulivi autoctoni. In particolare, l’olio di cui vi parliamo è di un bel colore giallo dorato con accenni di verde, dall’amaro e piccante piacevolmente equilibrati

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Olistico Gran Cru, un extra vergine dalla fluidità esemplare

Saggio Assaggio. A produrlo, attraverso il proprio frantoio dotato di tecnologia continua a due fasi, è l’azienda Passo della Palomba, collocata sulle colline di Cecanibbi, in provincia di Perugia. In quella proprietà che, prima dell’arrivo della famiglia Gilotti, stava quasi cadendo in rovina, oggi vengono coltivati cinquemila olivi che danno vita a cinque monocultivar e due blend, tra cui quello che abbiamo scelto di raccontarvi. Nettamente erbaceo, con una notevole quantità di profumi tutti molti fini, gli consentono di nobilitare la tavola degli intenditori

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Pennellate di amaro e piccante vivaci per il Leccio del Corno

Saggio Assaggio. Una realtà giovane, quella dell’azienda La Ranocchiaia, condotta da Gian Luca e Judyta, ma con idee chiare e ben maturate. I numerosi e ottimi monovarietali sono accompagnati da un extra vergine Dop e un blend di altrettanta qualità. L’olio di cui vi parliamo si presenta alla vista giallo-verdino limpido ed è perfetto per aggiungere ai piatti profumi finemente erbacei arricchiti dal pomodoro

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Gagliardo e decisamente erbaceo il Mimì Coratina

Saggio Assaggio. Il monocultivar di cui vi vogliamo parlare – limpido e giallo con riflessi verdini- porta il soprannome di Domenico Conserva, chiamato così da chi gli voleva bene. Troppo presto un brutto incidente lo ha portato via alla sua famiglia, che ha deciso di onorarne la memoria continuando a far vivere il suo sogno di dedicarsi a tempo pieno ai suoi ulivi. Oggi, con il nuovo frantoio nato nel 2015 e con 24mila piante allevate su 80 ettari, chiunque decida di acquistare gli extra vergini dell'azienda pugliese non potrà che apprezzarne la qualità

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Il gradevole timbro erbaceo del monocultivar Nonno Vittorio

Saggio Assaggio. L’azienda agricola condotta dai fratelli Antonio, Ermanno, Massimo e Alessandro Pratichizzo ha sede a Torremaggiore, nella culla della Peranzana, varietà dalla quale è stato ricavato l’extra vergine di cui vi raccontiamo. Dal colore giallo impreziosito da sfumature verdi, si scorgono freschi e gagliardi profumi di mandorla verde

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Dal triangolo d’oro dell’ulivo il monocultivar “Alchimia”

Formato dai comuni di Moscufo, Loreto Aprutino e Pianella, è in quest’ultimo che sorge l’azienda agricola Marina Palusci, in provincia di Pescara. L’extra vergine assaggiato è ottenuto dalla sola varietà Leccio del Corno: amaro e piccante decisi, ma valorizzati dalla notevole fluidità. Le sue caratteristiche lo rendono versatile, dalle sconfinate possibilità di utilizzo gastronomico

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“Fiore del Belice”, un grande extra vergine dominato dal pomodoro

Saggio Assaggio. La Valle del Belice vanta una tradizione olivicola millenaria: ne sono una prova i ritrovamenti di un frantoio con alcune macine a pietra risalenti al V secolo a.C. Regina incontrastata di questo territorio è la Nocellara del Belice, cultivar a doppia attitudine da cui Francesco Lombardo e la moglie Francesca ricavano olive da mensa e il monocultivar che vi presentiamo, dal colore giallo dorato, limpido per decantazione naturale

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Tutta la vivacità del piccante nell’olio campano Sacrum Blend Bio

Saggio Assaggio. Collocata a Fragneto l’Abate, in provincia di Benevento, l’azienda agricola Augusto de Martini vanta un oliveto composto da 1.100 piante delle varietà Frantoio, Leccino e Ortice. Se il monocultivar è eccellente, è il loro blend a stabilire un nuovo riferimento. Vestito di un brillante colore verde con bagliori gialli, aggiunge su ogni piatto uno straordinario ventaglio di profumi

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Legno d’Olivo Bio è l’extra vergine ricco di storia

Saggio Assaggio. I terreni in cui ha sede l’azienda Fattoria Altomena hanno conservato testimonianze di vita umana preistorica. Questi luoghi, poi, sono stati abitati dagli Etruschi, così come dai Romani, fino alla conquista Longobarda. Oggi, queste terre sono coltivate con vigne e uliveti condotti a rigoroso metodo biologico certificato. Da questi ultimi si ricava l’olio di cui vi raccontiamo, dal giallo sfavillante con profumi freschissimi. In bocca è intrigante per la fluidità esemplare

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L’extra vergine Etichetta Verde dalla doppia personalità

Saggio Assaggio. Con erbaceo e pomodoro a braccetto, possono renderlo godurioso ovunque venga aggiunto. Si tratta di uno degli oli Evo di pregio dell’azienda agricola Monte della Torre, condotta da Alberto e Antonio Marulli, ed è ottenuto dalle varietà Sessanella, Pignarola, Frantoio e altre locali. Sulle colline di Francolise sorgono 63 ettari di uliveto, in buona parte impiantato con metodo moderno, ma nuovi ulivi sono stati collocati per rinfoltire tutti gli spazi rimasti vuoti

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“Le Sciare Novecento” è l’olio dei terreni vulcanici

Saggio Assaggio. È il 1997 quando il Frantoio Romano Vincenzo viene fondato. L’esperienza frantoiana e di olivicoltura si è costantemente arricchita dalle tre generazioni succedutesi, e ad oggi può vantare una vasta e ben articolata offerta di extra vergini. Il monocultivar che vi raccontiamo, ottenuto da olivi di varietà Nocellara Etnea, ha il profumo fine del pomodoro enfatizzato dai sentori freschi di mandorla verde

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Tra blend e tanti monovarietali, spicca l’extra vergine Coroncina

Saggio Assaggio. Dall’accoglienza agrituristica alla ristorazione, l’azienda I Tre Filari possiede quarantacinque ettari condotti a regime biologico, venticinque dei quali dedicati a settemila ulivi. Ad oggi, la proposta è caratterizzata da diciotto oli Evo ottenuti da una sola varietà, previsti in arrivo altri quattro, e da due blend. Di questo monocultivar in particolare, occorrono poche gocce e i piatti su cui è aggiunto possono estasiare

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Il timbro erbaceo del monovarietale Camp del Rey Bosana Selezione Speciale

Saggio Assaggio. Si tratta dell’extra vergine dell’azienda Antica Compagnia Olearia Sarda, dove tutte le fasi produttive, così come il frantoio, hanno ottenuto le certificazioni ISO. Un monocultivar dal giallo dorato, in bocca apprezzabilmente fluido e fresco, è il frutto di una attenta conduzione da parte di Antonio Gavino Fois e il fratello Raffaele di 25mila ulivi su quasi 200 ettari di terreno, con in progetto importanti iniziative

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Gli extra vergini differenziati e ben caratterizzati di Frantoi Cutrera

Saggio Assaggio. “La continua ricerca della perfezione assoluta” è il motto che muove la storia di Maria, Giusy e Salvatore, che nel 1979 hanno aperto il primo frantoio oleario di famiglia. Con sede a Chiaramonte Gulfi, sono un riferimento di molti olivicoltori della zona e il loro Primo Dop Monti Iblei - Gulfi esprime il frutto del loro lavoro. È da provare su tutti i piatti in cui si voglia rafforzare l’aroma del pomodoro già presente, o si voglia aggiungerlo senza colorarli di rosso

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Un blend fluido dagli ampi profumi

Saggio Assaggio. Composto dalle cultivar Nocellara del Belice e Frantoio, è uno degli eccellenti extra vergini dal giallo dorato e piccante vivace che l’azienda Villa Uva può vantare. Dal 2012 è Emidio Alvisi, nipote dei proprietari, a reggere saldamente il timone di questa storica realtà pugliese adibita non solo alla produzione di olio e di olive da mensa, ma dedicata anche all’accoglienza agrituristica

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È il monocultivar Intosso l’alfiere dell’azienda Forcella

Saggio Assaggio. I primi terreni di questa realtà abruzzese furono acquistati nel 1924. Destinati a uliveto, negli anni sono state perfezionate le tecniche colturali e di estrazione dell’olio per raggiungere i vertici della qualità. Oggi dalle 4.500 piante si ottiene un monovarietale dal fruttato di intensità medio-elevata, capace di trasmettere una piacevole sensazione di freschezza

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Vigore e freschezza distinguono l’extra vergine Coratina della famiglia Maselli

Saggio Assaggio. Ad Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, vengono coltivate le migliori varietà di ulivi autoctoni. Negli anni il terreno agricolo si è esteso, e c’è stata una accelerazione importante sulla strada della qualità dell’olio. Ed è in questo contesto che spicca il monovarietale dal colore giallo dorato, decisamente erbaceo e da utilizzare senza confini, dosandone sapientemente la quantità

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Nella culla della Tonda Iblea un monovarietale dai molteplici profumi e aromi

Saggio Assaggio. L’azienda agricola Cinque Colli è collocata a Chiaramonte Gulfi, in Contrada Mazzarronello, una zona estremamente vocata alla olivicoltura. La passione e la competenza che caratterizzano l’intera filiera produttiva restituiscono un extra vergine dal prevalente profumo di foglia di pomodoro avvolto da sentori di mandorla verde, ideale con trofie alla Norma

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Rajo, un monocultivar umbro tutto da scoprire

Saggio Assaggio. Quella di Frantoio Suatoni è una storia cominciata settant’anni fa. Nel tempo si sono susseguiti tanti momenti significativi, come l’acquisizione della certificazione biologica nel 1995, capaci di rendere l’azienda sempre più competitiva. Oggi l’attività di famiglia prosegue e vanta una produzione molto ampia, dal vino ai tartufi. Con seimila piante di ulivo si ottiene il loro vanto in assoluto, l’extra vergine dal giallo dorato limpido capace di esaltare tutti i piatti, dai più delicati ai più saporiti

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Fresco ed equilibrato, l’extra vergine Riserva Vantu Extreme è capace di stimolare emozioni

Saggio Assaggio. Dal colore giallo dorato, è un olio fresco dall’ampio ventaglio di profumi: iniziano dalla foglia di pomodoro e continuano fino alle erbe aromatiche. Viene prodotto in Sardegna, a Orosei, dall’oleificio Sandro Chisu, che dal 2004 conduce la coltivazione dell’oliveto a regime biologico certificato

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Nell’extra vergine “Polifemo” è racchiusa tutta l’anima della Tonda Iblea

Saggio assaggio.  La cultivar più rappresentativa del territorio di Chiaramonte Gulfi costituisce la maggioranza dei cinquemila ulivi dell’azienda Viragì, una realtà giovane come coloro che la guidano con entusiasmo e dedizione. Il loro olio Evo si presenta con un brillante colore verde arricchito dai riflessi dorati, accompagnato dal profumo fine di pomodoro

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Il paradosso del progresso. Quando l’inquinamento mette in gioco il futuro dell’umanità

Negli ultimi duecento anni, con velocità esponenzialmente crescente abbiamo modificato in modo quasi irreversibile il pianeta, inquinandone aria, acqua e suolo. Per non parlare dell’inquinamento elettromagnetico, di cui non si conoscono bene gli effetti dannosi. Si è poco consapevoli del fatto che attraverso i polmoni, la pelle e il cibo entrano nel corpo le sostanze più disparate. Notevole pure l’impatto dei farmaci immessi nell’ambiente attraverso urine e feci: antibiotici, ansiolitici, antidepressivi, antineoplastici e sostanze ormonali. Figurarsi poi gli effetti di oppioidi e cocaina

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È Giacomì, il monovarietale Coratina di Masseria Pezze Galere

SAGGIO ASSAGGIO. Il nome dell'olio fa riferimento a Giacomo Oronzo Semeraro, che nel 1859 iniziò ad impiantare alcuni olivi secolari nel suo terreno posto ai piedi dei colli di Cisternino. Ora, a distanza di anni, c'è Giacomo Francesco Semeraro, che insieme alla moglie Alba Guarini e al figlio Giacomo, coltiva 3 mila olivi ripartiti in 5 varietà su 26 ettari, tra cui la imbattibile oliva che prende nome da Corato

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C’è olio e olio. Quale aggiungere nel piatto?

La risposta dovrebbe essere ovvia: l'olio extra vergine di oliva che ci piace di più! Per capire come muoversi, si deve pensare a una distinzione per tipologia di oli: erbaceo, pomodoro, frutti di bosco. Sono queste le sensazioni gusto-olfattive che maggiormente differenziano gli oli quando vengono aggiunti nei piatti. D'altra parte, il sapore amaro e la sensazione piccante, anche se intensi nell’olio, a motivo della piccola quantità aggiunta hanno influenza pressoché nulla, o comunque minima, sul risultato organolettico complessivo

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Abbinamenti? Nessun dogma

Ha senso parlare di abbinamenti olio e cibo? C’è da osservare che dagli assaggiatori l’olio non viene mai giudicato nel contesto di una preparazione gastronomica. Questo sembra rendere difficile la proposta di un metodo che sia al contempo universale e semplice da utilizzare. Ciò che è certo, è che il presupposto indispensabile per decidere quale possa essere l’olio capace di rendere appagante un determinato piatto è la corretta conoscenza delle sue qualità

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Gocce d’oro sull’olio

I risultati dell'ottavo Premio nazionale “L’Oro d’Italia 2017” e del sesto Premio internazionale "L'Oro del Mediterraneo 2017", prestigiosi concorsi a cura di Olea, che offrono un quadro edificante del comparto produttivo italiano ed estero. Si tratta degli unici concorsi di alto livello, organizzati integralmente da una associazione di assaggiatori, tra le più importanti e significative

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